s e d i c i

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La permanenza parigina era stata estremamente produttiva e più divertente di quanto mi sarei potuta aspettare: Marco aveva firmato un ottimo contratto di due anni con la Nike, ed io ero riuscita a passare un po' di tempo con i suoi due splendidi figli, che mi avevano regalato la spensieratezza che solo due bambini possono garantire. Mentre le pagine gossip non smettevano di parlare, anche a causa di un silenzio tombale da parte di tutti i diretti interessati, io non vedevo l'ora che l'aereo atterrasse a casa, per poter tornare nella città che mi sarei voluta iniziare a vivere di più.

"G, non hai idea di quanto sia bello rivederti; avevo un gran bisogno di stringerti di nuovo" non sentii una stretta così forte da parte sua.

"Dobbiamo parlare, non sono in vena di dolcezza. Estoy muy enojado" mi squadrò con sguardo freddo, e quando parlava spagnolo con me non era mai un buon segno.

"¿Que pasó? ¿Hice algo malo?" salii sul sedile del passeggero e mi ferì notare come non mi degnò di uno sguardo.

Aspettò una manciata di secondi che sembrò eterna prima di rispondere "Me ocultaste cualquier cosa,¡Beatriz!" urlò, ed io non me lo sarei mai aspettata "Quieres hablar primero de tu sita con Paulo, de tu increíble noche con Federico, ¿o prefieres empezar hablando de tu relación con Marco?"

"Quella notte non è stata così incredibile" ci tenni a specificare "E non capisco di cosa tu stia parlando! ¿Mi sita con Paulo y mi relación con Marco?"

"So tutto, smettila di nascondere le cose; è finito il tempo in cui ti prendi gioco di me"

"Non potrei mai farlo,mi stai accusando di qualcosa che non mi compete"

Quando si fermò al semaforo, posò il suo sguardo su di me "Credi di non averlo fatto? Sei sparita per una settimana, mi mandi un messaggio dicendo cose che sai che Isa non è pronta a sentire. Non mi dici nulla di ciò che sta ti succedendo, ma quando arrivi qui pretendi che sia tutto come prima?"

"Gonzalo non ti ho nascosto nulla; per giunta non riesco a capire cosa c'entri Isabella in tutto questo"

"Quando per la prima volta ci siamo incontrati ed innamorati" imitò una voce stridula, facendo riferimento alla mia nota vocale "Smettila di tornare al passato, non sono più innamorato di te. Amo la tua migliore amica, e lei soffre nel sentir parlare della nostra storia"

"Non l'ho fatto di proposito, avrei voluto che ciò che ho detto rimanesse tra di noi"

Mi sentivo ferita dalle sue parole "Non fai mai nulla con cattiveria vero? Però ultimamente stai distruggendo tutto ciò che tocchi, e non te ne rendi conto"

"Abbassa il tono della voce, per favore"

"Non dirmi cosa cazzo devo fare Beatriz" la sua voce tuonò all'interno della Jeep.

"Ti sto solo chiedendo di non urlare, non ce la faccio a vederti così"

"Potevi pensarci prima di far danni ovunque" non aveva mai avuto peli sulla lingua, ed ora men che mai "Ti è capitato di pensare a come stesse Paulo?"

Perché avrei dovuto? "Cosa c'entra Paulo con noi?" non capii.

"Sono giorni che si allena sottotono, non è concentrato e sembra non essere mai presente con la testa"

"Forse pensa alla sua nuova storia? Perché deve essere colpa mia?" salí fino al mio appartamento e lo lasciai entrare, consapevole del fatto che la discussione non sarebbe terminata a breve.

"Perché potrà scoparsi qualsiasi ragazza, ma il suo cuore e la sua testa saranno sempre qui" portò il suo indice sul mio petto "Mentre tu continui a non dimostrare sensibilità nei confronti di questa situazione"

Pensami anche domani -Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora