d i e c i

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"Voglio sapere ogni dettaglio: dove siete andati, come era vestito, come si è comportato. Il bacio come è stato?" Isabella irruppe nella mia nuova casa.

"In un ristorante fuori Torino, era un bel posto sai? G ti ci dovrebbe portare" infilai i jeans.

Sospirò "Si d'accordo poi glielo dirò; le cose importanti?"

"Aveva un pantalone nero e una polo bianca ed è stato un gran gentiluomo. Ma credo tu già lo sappia, si vede dal suo atteggiamento"

"Sexy ed educato, un punto a suo favore. Ora smetti di evitare il discorso, la notte?"

"Sono rientrata e ho dormito bene, grazie per esserti interessata al mio sonno"

Mi tolse di mano il mascara "Mi stai davvero dicendo che non sei andata da lui?"

"È la verità; il bacio c'è stato ed è stato bello, ma non siamo andati oltre"

"Lo sapevo" affermò soddisfatta di se stessa, restituendomi ciò che mi aveva sfilato dalle mani "E avete intenzione di vedervi ancora?"

"Stiamo andando allo stadio, credo che sia difficile non vederlo" optai per un rossetto nude.

"Si ma non mi riferivo a quello. Uscirete di nuovo?"

Annuii "Non me lo ha chiesto ma credo di sì; a me farebbe piacere"

"Sono davvero contenta; continuo però ad essere team Dybala, scusami" scossi la testa, sorridendo "Federico è sotto, ci vediamo all'uscita dallo stadio?"

"Federico Higuain è a Torino?" avevo sempre avuto un bel rapporto con il fratello di G.

"Si. È arrivato ieri sera e rimarrà circa una settimana. Mi ha detto che avrebbe voluto vederti, ma è stato messo al corrente del fatto che partirai per Madrid"

La salutai "Ci vediamo questa sera"

Cercai la chanel nera e infilai dentro lo stretto necessario; poi chiusi casa e salii in macchina. Sentii una strana sensazione alla pancia, come se mi facesse più piacere del previsto andare allo stadio. Paulo, Douglas e Federico avevano insistito affinché assistessi al derby d'Italia, senza lasciarmi la possibilità di tirarmi indietro.
Non avevo mai dichiarato di essere tifosa della Juventus, ma tifavo i calciatori con i quali lavoravo.

Lo stadio era impressionante e pur non essendo tra i più grandi in Italia era sicuramente tra i più suggestivi che avessi visto. Una volta entrata nella tribuna riservata a familiari e dirigenza, notai subito Mel, seduta vicino a suo fratello e a suo padre, venuti dall'Uruguay per sostenere Rodrigo.

"Questo posto te lo ha riservato Paulo?" chiese indicando il biglietto che avevo tra le mani "È lì, due file dietro la ragazza bionda, la sorella di Federico"

Non mi presentai alla famiglia, sarei stata a disagio e non sarebbe stato opportuno "Grazie. Dopo la partita andremo a mangiare qualcosa, volete unirvi?"

"Certo, sicuramente a Rodrigo farà piacere" mi lasciò due baci sulla guancia e cercai il mio posto.

"Hola perdona si te molesto, eres Beatriz ¿verdad?" la donna assomigliava incredibilmente all'argentino.

"Sí, soy yo. Mucho gusto, ¿la madre de Paulo Dybala?"

"Si, somos muy parecidos,¿neta?" annuii "Sos mucho más linda de lo que me dijo mí hijo, y confía en mí que el me dijo que eras muy bonita, en serio"

Non sapevo quanto il figlio avrebbe potuto apprezzare il commento della mamma "Soy su nuevo agente, no nos conocemos hace mucho tiempo. Me dijo que aún vive en Argentina con su familia"

Pensami anche domani -Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora