q u a r a n t a t r e

2K 58 3
                                    

SIAMO NOI
SIAMO NOI
I CAMPIONI DELL'EUROPA SIAMO NOI.

SUL TETTO D'EUROPA.
NELLA STORIA.
SEMPRE
💙🇮🇹




Quando mi lasciai cadere sul morbido sedile in pelle dell'aereo di Paulo, la stanchezza si fece sentire: avevamo dormito solo quattro ore, e dalle prime luci dell'alba non facevamo altro che essere in movimento. Cercai di captare ogni movimento di quel ragazzo che, per qualche strana ragione, aveva rapito tutta la mia attenzione e il mio cuore; era così bello, ed io non me ne ero mai resa conto.

Si adagiò accanto a me «Non posso credere che sia già arrivata la nostra prima vacanza insieme»

«Non perdiamo tempo» sorrisi.

«Disse la ragazza che per cinque mesi ha cercato di tenermi lontano per la paura di amare» scossi il capo, senza perdere la risata.

Guardai il decollo fuori dal finestrino: non mi aveva mai dato fastidio, lo avevo sempre apprezzato «Non ti ho mai detto il motivo per il quale non volessi stare con te»

«Non mi risulta che tu sia riuscita a mantenere il punto»

«Sei tu che non mi hai permesso di farlo» lo ammonii scherzosamente.

Mi baciò, in modo casto ed affettuoso «Avresti rinunciato ai miei baci»

I nostri primi gesti d'affetto erano indescrivibili: non eccessivi, come se dovessimo ricordare ogni dettaglio.

«Nella stessa misura in cui tu avresti rinunciato ai miei»

«Quindi per quale motivo volevi ignorare il tuo cuore e tenermi lontano?»

Guardai i suoi meravigliosi occhi, e sentii una scarica di brividi nel pensare che sarebbero stati solo per me «Non avrei voluto che perdessimo ciò che avevamo»

«Non riesco a seguirti»

«La chimica di cui spesso mi hai parlato c'è sempre stata, ma fino a che punto sarebbe bastata?»

Alzò le spalle «Non lo so, provare per credere»

«Esattamente. Ma quando parlammo quella notte io non ero pronta, non ero sicura di provare quel sentimento per te se non l'energia palpabile»

«E quindi hai pensato che allontanarmi fosse il modo migliore per non rischiare» non era arrabbiato.

Morsi il labbro inferiore «Ci siamo voluti bene sin dal primo giorno; lo abbiamo dimostrato nel modo sbagliato, ma ciò non cambia la sostanza. Provare ad avere qualcosa sarebbe stato l'inizio della fine»

«Però perché tenere il punto per mesi?»

«Perché mi conosco ed ho imparato a conoscere te in questo periodo: non avrebbe funzionato, e ci avrebbe portato ad allontanarci»

«Cosa che non vuoi» scossi il capo, prima di posare una mano sulla sua guancia.

Baciai a stampo le sue labbra «Se lo avessi voluto non sarei qui con te»

«Nobile pensare a come tu abbia cercato di annullare il sentimento per me, stando con altre persone»

«Sono stata solo con un ragazzo» precisai «Ma non sono io quella che si è impegnata per prima»

Rise «Quindi sei stata con Berna solo per volerti vendicare?»

Gli lasciai uno schiaffo sul tatuaggio che mi faceva impazzire «Mi conosci troppo bene da sapere che non farei mai una cosa simile»

«Non lo faresti con Federico? Perché alla festa di Juan mi è sembrato il tuo gioco»

«Non prendermi in giro, Paulo? Non sono io quella che è stata vista mano nella mano con il fidanzato, la mattina dopo che abbiamo fatto l'amore»

Pensami anche domani -Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora