16.

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quando Heeseung aprì la porta, corse immediatamente verso di me, stringendomi forte contro il suo petto.
anche quella volta non riuscì a trattenere le lacrime, sfongandomi sulla sua spalla, mentre continuava ad accarezzarmi i capelli.
quando percepì che mi fossi calmata, mi allontanò guardanomi negli occhi, e giurandomi che da quel momento avremmo lottato insieme.
mi fece alzare da terra e, dopo aver salutato e ringraziato Niki, uscimmo dalla sala.

<<E se qualcuno mi vedesse?>> gli chiesi preoccupata, ad Heeseung.
Si guardò in torno, per poi levarsi la felpa che indossava, rimanendo con la maglia a maniche corte che portava sotto.
la passò a me, e quando la misi mi accorsi di quanto fosse morbida e piena del suo buonissimo profumo. lui era molto alto, e di conseguenza a me stava tre volte più grande.
<<sei molto carina>> mi disse sorridendo, mentre mi mise il cappuccio sulla testa per nascondere il mio viso.

camminammo distanti l'uno dall'altro per non dare nell'occhio.
durante tutto il tragitto continuai a guardarlo mentre, davanti a me, faceva strada verso casa sua.
ho sempre creduto che una persona egoista come me, non avrebbe mai reputato importante qualcuno al punto tale da farmi dimenticare tutto il resto. eppure Heeseung c'era riuscito.

quando arrivammo a casa sua mi fece accomodare sul divano e mi portò un bicchiere d'acqua.
<<te la senti di raccontarmi cosa è successo?>> mi chiese sedendosi vicino a me.
fu davvero difficile, ma decisi di parlargli dei miei genitori, del perché non riuscì a rispondere alle sue chiamate e di quello successo a scuola durante la mattina, nonostante fu la vicenda più imbarazzante da raccontargli.
<<Yuna?>> mi disse perplesso. <<ne ho sentito parlare, forse anche da Rena stessa. però wow, non ti facevo così gelosa>> aggiunse ridendo.
gli diedi un colpetto sulla gamba, per poi coprirmi con le mani, avvolte dalle maniche della felpa, il viso.
<<se non hai altro posto, puoi rimanere qua tutto il tempo che ti serve. però prima o poi dovrai affrontare tutto quanto>>
annuì, nonostante avessi paura, non potevo scappare per sempre.
<<ti do anche una motivazione. il prossimo anno andremo in tour con Taemin, gli faremo da backup dancer>>
non riuscì a credere a quello che mi aveva appena detto, essere riconosciuta come ballerina era sempre stato il mio sogno.
dalla felicità, come per istinto, lo baciai.
mi prese per i fianchi e mi fece sedere a cavalcioni sulle sue gambe. mi levò la felpa iniziando a baciarmi il collo e le clavicole, lasciando dei segni violacei. quando si staccò mi guardo negli occhi, spostandomi una ciocca di capelli dietro la testa.
<<sei bellissima e sono completamente pazzo di te. non riuscirei a sostituirti per nessun altra al mondo. non devi avere paura di perdermi, l'unica cosa che voglio è starti accanto in qualsiasi momento, bello o brutto che sia. riusciremo a fare grandi cose insieme>>

mai nessuno mi aveva parlato con quella sincerità e con quelle parole. mi sentì, per la prima volta, veramente apprezzata.
feci toccare le nostre fronti e chiusi gli occhi.
<<se perdo te, non avrò nessun altro motivo per essere felice>> gli sussurrai per poi lasciargli un ultimo bacio delicato.

sentimmo il citofono suonare. Heeseung mi disse di stare tranquilla e si diresse verso la porta per aprirla.
vidi Yeji urlare il mio nome contro il ragazzo, che sconvolto, mi indicò seduta sul divano.
corse verso di me e mi abbraccio tanto forte fa non farmi respirare.
<<appena ho saputo quello che è successo oggi con Yuna, ho provato a chiamare Heeseung, ma non rispondeva, allora ho provato con Sunghoon che mi ha suggerito di venire qua>> disse tutto d'un fiato mentre delle lacrime iniziarono a scendere dal suo viso.
<<tranquilla, sto bene. per fortuna, a me Heeseung ha risposto al telefono>> le dissi mentre guardavo, sorridendo, il ragazzo ancora davanti alla porta.
anche lei si girò verso di lui, abbracciandolo mentre continuava a ringraziarlo.
<<Non esagerare che poi Y/N picchia anche te>> disse sarcastico Heeseung.
<<YAH!!>> gli urlai facendo scoppiare tutti in una sonora risata.

Yaji si riavvicinò a me, questa volta con sguardo serio.
<<prendi questo telefono, è vecchio ma funziona ancora bene.>> mi disse porgendomi il dispositivo. <<mi fido di Heeseung, mi ha dimostrato diverse volte di essere un bravo ragazzo, in più nasconderti a casa mia, con i miei genitori, non sarebbe una delle opzioni migliori. ma se hai bisogno non esitare a chiamarmi, a qualsiasi orario, ti risponderò sempre. Tutti i ragazzo sono dalla tua parte, riuscirai ad uscirne presto da questa situazione>>
appena finì di parlare mi abbraccio ancora una volta e la ringraziai diverse volte.

dovette andarsene presto, lasciando me e Heeseung nuovamente da soli.
per cena decidemmo di prendere delle pizze da mangiare mentre facevamo qualche partita alla play.
quando finimmo la nostra cena, iniziammo a cercare qualche film per passare la serata, e dopo diversi minuti passati a scartare vari titoli, decidemmo di vedere "Begin Again".
nonostante cercai in tutti i modi di mantenere la concentrazione, Heeseung aveva già perso la sua.
sentì la sua fredda mano toccare i miei fianchi da sotto la maglietta, generandomi un brivido lungo la schiena.
<<magari dovremmo vederlo un'altra volta>> dissi girandomi verso di lui.
inziò a baciarmi con passione, continuando a toccare il mio corpo da sotto la maglietta, che presto finì sul pavimento, come il resto dei nostri vestiti.
il modo in cui i nostri caldi corpi si muovevano, sembravano creare una coreografia tutta nostra, la più bella che potessimo mai ballare.

<<e se mi stessi innamorato?>> mi disse Heeseung guardandomi negli occhi, smettendo di baciarmi il petto.
ma il suo sguardo questa volta non era tranquillo, esprimeva quasi paura.
<<Heeseung, cosa siamo noi?>>
lentamente appoggiò la sua testa sul mio grembo e io iniziai a toccargli i capelli.
<<se fossimo state persone normali, sarebbe stato facile darci una risposta. ma per noi, è diverso. credo che entrambi sappiamo cosa vogliamo veramente l'uno dall'altro, ma c'è difficile ammeterlo>>
la pensavamo allo stesso modo. eravamo troppo spaventati per ammettere tutto ciò che provavamo.
quella passione, il cuore che batteva forte, e quelle farfalle nello stomaco che sentivamo volare ad ogni nostro sguardo, gesto e carezza, erano le cose che ci facevano più paura.
ma quei sentimenti così potenti erano difficile da trattenere quando ci trovavamo l'uno di fronte all'altro.

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spazio autrice

oggi avevo voglia di postare, così decisi di farne uscire un altro, e devo ammettere che questo è stato davvero bello da scrivere.

spero piaccia anche a voi.

-izumi

Should we dance? || Heeseung x Reader ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora