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<<inizialmente non volevo farlo, non sono cose che mi riguardano.
ma ormai mi sento in dovere.
devo parlarti di Y/N>>
a quelle parole rimasi stupito. Y/N era una ragazza molto riservata, che riusciva ad aprirsi con pochissime persone, ma nonostante queste condizioni, lui sembrava conoscere un lato di lei che a me aveva nascosto.
ciò iniziò a rendermi nervoso.

Taemin, prima di riprendere parola, fece diversi respiri profondi, continuando a trofinarsi le braccia. era palesemente agitato, cosa che mi fece insospettire ancora di più.
<<l'altro giorno, quando per puro caso ci trovammo a provare da soli, notai uno strano comportamento da parte sua. era particolarmente agitata, così tanto da non riuscire a gestire tutta l'energia che aveva in corpo in quel momento, arrivando a sentirsi male. guardandola negli occhi notai un forte rossore, e dal polso sentì la sua tachicardia>>
ero scioccato da quelle parole e, nonostante volessi negarlo a me stesso, avevo già capito dove volesse arrivare. 
<<mi stai dicendo che Y/N fa uso di droghe?>>
Taemin fece un ultimo respiro profondo, per poi annuirmi.
non riuscì a credere a ciò. come aveva potuto, la mia ragazza, nascondermi una cosa del genere.
ero deluso, sia da lei, che da me stesso, poiché non riuscì a tenerla sott'occhio facendola cadere in cose come questa.
<<ti prego di non andarci pensate. lei pensa di fare la cosa giusta cercando aiuto in quelle pillole. parlare con calma e falle capire verso cosa sta andando incontro>>
ripensandoci, quei consigli erano più che giusti, ma in quel momento, con tutta l'agitazione che avevo in corpo, mi diede fastidio il modo in cui si stava mettendo in mezzo.
<<da quando ti preoccupi così tanto di chi ti sta intorno?>>gli dissi quasi rimproverandolo.
l'artista abbassò lo sguardo lentamente, come per scusarsi. non l'avevo mai visto così, solitamente mostrava una forte sicurezza, pronto a rispondere a qualsiasi provocazione. ma questa volta sembrava essere un'altra persona.

in quel momento mi resi conto di quanto avessi esagerato, sentendomi fortemente in colpa. mi alzai dal tavolo ringraziandolo e uscendo dal locale, dopo avergli lasciato la mia parte da pagare.
una volta entrato in macchina, come impazzito, inziai ad urlare, rimproverandomi di non essere riuscito a prendermi cura di lei, nonostante la promessa che le feci.
iniziai a sbattere con forza i miei polsi contro il volante. ero arrabbiato, deluso e non riuscivo a controllare quel forte senso di colpa.

improvvisamente sentì il mio telefono squillare, poiché mio fratello mi stava chiamando.
non so come, ma sapeva sempre quando era il momento in cui avevo bisogno di lui.
era più grande di me, e, a causa del suo lavoro, lo vedevo di rado, ma nonostante questo, ero veramente legato a lui.
<<ehy Heeseung, da quanto tempo. senti, so che è tardi, ma sei impegnato? con la mamma stavamo parlando di te, e volevamo chiederti se ti va di venire qui a casa per sasera>>
da quando sono andato a vivere da solo, non mi avevano mai fatto una proposta del genere. forse perché sapevano che amassi avere i miei spazi e gestirmi la giornata senza dipendere da nessuno, ma fui contento di ricevere quella proposta.

ci misi poco tempo a raggiungere la casa dei miei genitori e venni accolto da un caloroso abbraccio da parte di mia madre.
<<Taehyung!>> chiamai mio fratello per attirare la sua attenzione.
era seduto sul divano, intento a guardare la TV, e dopo averla spenta, mi venne a salutare con una forte stretta di mano.
<<ma guarda che si è fatto bono il mio fratellino>> disse scherzando, iniziando a scombinarmi i capelli.
scoppiai a ridere, dandogli un leggero pugno sul braccio.
mia madre ci fece accomodare al tavolo della cucina, dandoci della frutta fresca e dei piccoli dolcini che aveva fatto lei.
nonostante tutto, mi mancava quell'aria di famiglia a cui ero molto affezionato.
dopo qualche minuto arrivò anche mio padre che mi abbracciò, per poi sedersi insieme a noi.

iniziammo a parlare del più e del meno, avevamo così tante cose da raccontarci, e fu bello condividere le nostre storie a vicenda.
mio fratello era arrivato a conoscenza del tour di Taemin alla quale avremmo partecipato in futuro, e fu così felice di questa notizia. mi ha sempre sostenuto e stato vicino per quanto riguarda le mie passioni, ed è stato lui che mi ha insegnato a cantare. suona il pianoforte, e fin da quando era piccolo mi ha trascinato nel mondo della musica, facendomi esercitare la mia voce con le note che riproduceva. fu lui a farmi capire che possedevo l'orecchio assoluto ed ero in grado di distinguere perfettamente i vari suoni.
in generale, tutta la famiglia mi ha sempre sostenuto. possediamo tutti un nostro lato artistico che ci piace coltivare a prescindere da tutto. sono grato di essere circondato da persone così.
<<non so se te l'ha detto, ma finalmente anche io ho conosciuto Y/N>> disse mio padre.
io annuì, per fargli capire di essere a conoscenza di ciò.
<<sembra una ragazza interessante, complimenti. perché non la porti qua qualche giorno?>>
rimasi colpito da quell'invito, mio padre non si era mai interessato a questo lato della mia vita e di quella di mio fratello, è sempre stato indifferente lasciando a noi la scelta di scegliere chi avere vicino.
e nonostante fui felice di quella proposta, al momento, con tutti i pensieri che mi tormentavano, non riuscivo ad essere sereno a riguardo, quindi mi limitai a fare cenno di approvazione con la testa, sperando di poter evitare il discorso.
mio fratello si accorse del mio strano comportamento, e decise subito di prendere la situazione in mano, dirigendosi verso il pianoforte che ancora i miei tenevano in salone.
<<Heeseung, vieni, cantiamo un po'>> mi disse iniziando a comporre qualche melodia sulla tastiera.
così, insieme ai miei genitori, ci avvicinammo a lui, iniziando ad esibirci sulle nostre canzoni preferite.
mi sentì veramente bene in quel momento, era una cosa che avevamo d'abitudine fare, ma che crescendo, andammo a perdere. 

quando i miei genitori andarono a dormire, io e Taehyung decidemmo di rimanere ancora sul divano a vedere qualche film.
<<è successo qualcosa tra te e Y/N?>> mi chiese preoccupato.
<<no, tra di noi non è cambiato nulla. ho solo paura di non riuscire a prendermi cura di lei nel modo giusto>> gli confessai.
mio fratello si avvicinò a me, iniziando ad accarezzarmi i cappelli. era sempre stato il suo modo di consolarmi fin da quando ero bambino. 
tra di noi c'erano sei anni di differenza, ma a parte questo, lui è sempre stato più maturo della sua età, come se fosse un secondo padre. il nostro mancava quasi sempre da casa, quindi fu lui a prendersi cura di me.
<<da come me ne ha parlato la mamma, ho capito che siete molto legati e che difficilmente riuscite a separarvi. e conosco anche te, e so quanto tu sia responsabile e premuroso, quindi non avere paura. devi solo farle capire che per qualsiasi cosa, qualcunque cosa, tu le starai sempre vicino, sostenendola e facendola sentire al suo posto>>
mi fece stare meglio sentire quelle parole, tanto da riuscire a sorridere pensando a tutti i bei momenti che ho passato con lei.

<<Taehyung... lei è l'unica speranza che mi rimane>>

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spazio autrice.

in questo capitolo conosciamo un nuovo personaggio. ho sempre visto Taehyung come un bravo fratello maggiore, quindi era da un po' che volevo introdurlo.

ho scritto questo capitolo sentendo una live del mio chitarrista preferito, ed è stato molto rilassante.

finalmente, dopo un periodo un po' così, sto riuscendo a riprendere la situazione in mano e ne sono felice.

voi come state invece? spero tutto bene.
ci vediamo nel prossimo capitolo

-izumi

Should we dance? || Heeseung x Reader ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora