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attraverso lo specchio vidi Yeonjun prendermi per i fianchi, iniziando ad accompagnare i miei morbidi passi, mescolando i nostri corpi con la dolce musica che stava risuonando in quel momento.
mi sentì improvvisamente confortata dalle sue mani che continuavano a toccare i miei muscoli pulsanti, facendomi dimenticare per qualche secondo tutti i pensieri negativi.
era una sensazione che mi dava spesso, nei momenti di sconforto riuscivo sempre in trovare in lui un posto dove rifugiarmi e liberarmi di tutto.

quando la musica finì, ci ritrovammo l'uno di fronte all'altro, mentre i nostri respiri affannosi iniziarono a coordinarsi. ci fu un attimo di silenzio, mentre lui continuava a fissare il mio viso, facendo scendere lo sguardo fino alle mie labbra, costringendomi a fare so stesso e alimentando in me una strana voglia di farle unire in un profondo bacio.

<<aspetta!>> dissi all'improvviso allontanandomi da lui. <<è stata tutta una tua idea questa?>>.
<<cosa?! NO! è stato Taemin a chiamarmi chiedendo di mia sorella>>.
aveva un tono troppo serio per non potergli a credere, ma non riuscire ancora a trovare il motivo di quella decisione improvvisa mi faceva impazzire dalla rabbia.
<<adesso puoi andartene? ho bisogno di concentrarmi>> gli dissi con tono freddo.
<<mi stai cacciando? dopo quello che è successo?>>
<<non è successo nulla Yeonjun, abbiamo solo ballato. vedendo come ti muovi l'avrai fatto con tante altre ragazze in passato>>
<<non ho mai ballato così->>
<<io si, e non ho voglia di continuare la conversazione>>. dissi impedendogli di finire la frase.
odiavo comportarmi in questo modo, attaccare le persone con il mio tono freddo, ma avevo bisogno di stare sola per metabolizzare ed accettare quella nuova condizione.
<<cosa succede qua?>> chiese Heeseung entrando improvvisamente dalla porta della sala.
<<ma guarda chi c'è! nulla, sono solo venuto a vedere come sta la tua ragazza, visto che tu non sembravi averne la minima voglia>>. gli rispose Yeonjun con tono acido.
a quella parole il viso del ragazzo cambiò, riempendolo di sensi di colpa, mentre il suo sguardo si sposto sul mio.
<<ragazzi io sto bene, veramente, ho solo bisogno di stare un po' per conto mio. quindi vi pregherei di andarvene, tutti e due>>.
non avevo nulla contro Heeseung, come lui aveva accettato la coreografia di "Criminal", anche io dovevo fare lo stesso. il ragazzo abbassò lo sguardo, triste e preoccupato, ma accettò ciò che gli avevo chiesto.

appena rimasi da sola, decisi di ricominciare a studiare i passi per la canzone di debutto, rivedendo tutte le parti in cui ero più incerta. attraverso lo specchio qualcosa di colorato sul mio polso catturò la mia attenzione rimandando la mia memoria a quando Heeseung mi aveva dato quel bracciale, le parole che mi disse iniziarono a risuonare come musica. non avevo motivo per non fidarmi di lui e non avevo intenzione di trattarlo così

in quel momento una chiamata di Yeji fece squillare il mio telefono, avvertendomi di dover tornare a casa di Heeseung poichè ormai troppo tardi e dovevamo capire cosa fare per Jungwon. 
appena uscì dalla sala fui stupita nel trovare Taemin ad aspettarmi seduto su una poltrona del corridoio.
<<peccato che te ne sei andata, sono stati veramente bravi, avresti potuto imparare qualcosa>> mi disse alzandosi dalla sedia e avvicinandosi a me. 
feci un respiro profondo cercando di calmarmi, ed avviandomi verso l'uscita venendo però fermata dall'artista che si posizionò davanti a me.
<<così capirai che finchè sei sotto la mia agenzia dovrai stare attenta a come parli con me>> avvicinò i nostri volti e iniziò a toccarmi i capelli. <<lo so che ti servo più di ogni altra cosa>> mi sussurrò all'orecchio.
purtroppo aveva ragione, non potevo fare altrimenti, ma odiavo questo comportamento, lo odiavo più di ogni altra cosa.
avvicinai lentamente i nostri volti, continuando a guardarlo negli occhi, mentre i suoi iniziavano a perdersi e il suo respiro a farsi sempre più affannoso. feci sfiorare la sua bocca con la mia per poi fermarmi di colpo.
<<la verità è che non scopi da troppo tempo>> gli sussurrai sulle labbra, per poi allontanarmi bruscamente e uscire dall'agenzia.

Heeseung mi aveva inviato un messaggio chiedendo di vederci direttamente a casa sua, dove al suo interlo trovai anche tutti gli altri ragazzi.
Jungwon e Ryujin si erano avvicinati tanto durante quelle ore, sembravano essere come fratelli.
<<mi ha rubato la ragazza>> si lamentò Yeji vedendoli ancora giocare insieme a "Uno" seduti sul pavimento del salone.
Heeseung invece, era sul divano, con lo sguardo basso sul telefono, mentre affrontava una profonda discussione con Sunghoon, che non volli disturbare.
<<Y/N la prepari tu la cena? sei la più brava a cucinare>> mi chiese Jake seguito dal coro di ragazzi che chiedeva della carbonara.
accettai sorridendo e, dopo aver dato un ultimo sguardo al mio ragazzo, mi diressi in cucina.

dopo aver messo a bollire l'acqua, iniziai a sbattere le uova con le bacchette. cucinare mi rilassava, e mi ricordò quando preparai per la prima volta i pancake per Heeseung e lo sguardo felice che aveva, sembrava un bambino.
in quel momento, mentre ero immersa nei miei pensieri ancora con lo sguardo basso, sentì baciarmi la guancia. Heeseung mi strinse da dietro, facendomi girare, e dopo aver squadrato per l'ennesima volta quel viso che amavo, gli baciai le labbra. lui approfondì il bacio, avvicinandomi sempre di più al suo corpo, per poi prendermi e poggiarmi sopra il piano da lavoro della cucina.
mentre le sue mani continuavano a toccarmi il corpo, le mie le passavo tra i suoi capelli per poi farle scendere sul petto sentendo il suo cuore che batteva forte.
<<ti amo>> gli sussurrai sulle labbra.
<<mi ami?>> chiese ironico sorridendo.
io annuì continuando ad ammirarlo, sentendomi la persona più felice del mondo.

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spazio autrice.

ho un po' di cose da fare, ma ci tenevo a pubblicare perché oggi sono 100 giorni che Heeseung ha iniziato a far parte della mia vita, e ne sono veramente felice.

-izumi

 


Should we dance? || Heeseung x Reader ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora