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<<finalmente riesco a conoscerti Y/N. io insegno storia dell'arte, sono Il professore Lee, padre di Lee Heeseung>>

Heeseung non mi aveva mai parlato di suo padre, tantomeno che fosse un insegnante della mia scuola.
sembrava essere forte, sicuro di sé, e col suo sguardo sfidava chiunque avesse di fronte.
mi sentì intimidita da quella situazione.
una volta che l'uomo si rivelò, tutti gli occhi presenti in quella stanza si rivolsero verso di me. dopo tutte le vicende accadute nei giorni precedenti, qualunque alunno della scuola era al corrente della relazione mia e di Heeseung.
<<piacere di conoscerla>> dissi mostrando più sicurezza possibile, nonostante mi sentì come una forte pressione spingermi verso il basso.

la campanella suonò e noi proseguimmo con le nostre ore scolastiche.
quando la mattinata finì, uscendo dall'istituto, trovai Heeseung ad aspettarmi.
<<abbiamo conosciuto tuo padre>> disse Yeji con entusiasmo facendo rimanere il ragazzo sorpreso.
<<non mi avevi mai detto che insegnasse in questa scuola>>
<<ti racconterò meglio a pranzo>> mi disse Heeseung. sembrava essere preoccupato a riguardo, si poteva capire dal suo sguardo serio e dall'espressione spenta che ebbe improvvisamente.
quel giorno promisi ad Heeseung che avremmo mangiato del ramen nello stesso posto in cui lo consumammo insieme a Sunghoon all'inizio di tutto.
<<sono successe un sacco di cose in pochi mesi>> gli dissi travolta dal senso dalla nostalgia che mi raggiunse appena entrammo nel locale.
ricordo perfettamente il modo in cui la folla presente al ristorante mi aveva messo una tale ansia da farmi sentire male. la paura per i luoghi pieni di persone era una delle mie fobie più grandi, nei casi più acuti arrivavo anche a svenire. ma ultimamente avevo imparato a gestirla. nonostante non fosse ancora scomparsa, riuscivo in un modo o nell'altro a rimanere in me.
<<preferisci un tavolo fuori?>> mi chiese Heeseung preoccupato.
<<sarebbe meglio>> gli risposi con tono tranquillo, cercando di fargli capire di avere la situazione sotto controllo.

ordinammo lo stesso ramen ai gamberi, che ci venne portato dopo qualche minuto.
adoravo vedere Heeseung mangiarlo, si riempiva le guance di cibo e ad ogni boccone era super felice di gustare il suo piatto preferito.
<<mio padre ti ha trattata bene?>> mi chiese improvvisamente.
<<si, abbiamo discusso sull'arte>>
il ragazzo annuì, mescolando la zuppa, all'interno della sua ciotola, con le bacchette.
<<a prima vista può sembrare severo, ma è un uomo in gamba. lo vedo raramente poiché è sempre impegnato con il suo lavoro, è anche architetto oltre ad insegnare.
gli ho parlato di te tante volte, e ha sempre voluto conoscerti, ma ha un carattere molto difficile quindi volevo aspettare il momento giusto>>.
capì la preoccupazione di Heeseung e non volli insistere oltre.

quando finimmo di mangiare, con la macchina di Heeseung, ci dirigemmo a casa mia per prendere mia madre.
<<ho già parlato con Taemin, ha capito la situazione e per lui va bene>> mi avvisò prima di scendere dall'auto.
ero ancora insicura per questa situazione, ma come si stava sacrificando il resto del gruppo, anche io dovevo resistere e fare la mia parte.
mia madre si sedette sui sedili posteriori e per tutto il tragitto rimase in silenzio mentre io e Heeseung continuavamo a parlare delle coreografie.
era la prima volta che provavamo all'interno dell'agenzia di Taemin. entrando fummo accolti da una signora elegante che ci indirizzó verso la sala. era una stanza molto grande, quasi il doppio di quella in cui eravamo abituati, e due pareti su quattro erano ricoperte da enormi specchi.
io e i ragazzi ci guardammo felici iniziando a riscaldarci aspettando Taemin.
mia madre si sedette in una sedia e, nonostante cercavo di dare un impressione tranquilla, continuavo a fissarla attraverso lo specchio. inizialmente interessata, la donna iniziò poi a guardare il telefono con aria annoiata, cosa che mi diede molto fastidio.

<<dobbiamo parlare con i ragazzi prima che viene Taemin>> mi ricordò Heeseung sussurrandomi.
<<con mia madre davanti? non è una buona idea>>
il ragazzo si guardò in torno, per poi dirigersi verso la donna, invitandola ad uscire dalla sala per un paio di minuti.
il resto del gruppo, insospettito, smise di ballare e dopo aver spento la musica, ci posizionammo in centro per parlare.
Heeseung prese la parola, spiegando e raccontando ciò che ci propose l'artista il giorno prima.
lo sguardo dei ragazzi cambiò improvvisamente, rabbia e delusione potevano essere percepiti perfettamente dai loro volti.
<<io capisco che questa sia un'occasione più unica che rara per voi, ma non riesco ad accettarla>> ci disse Sunghoon. <<apprezzo il fatto che ce ne stiate parlando, ma siamo un gruppo e il nostro sogno è sempre stato quello di andare avanti insieme>> aggiunse subito dopo.
il resto dei membri era d'accordo con le sue parole, e anche noi capimmo come si potessero sentire adesso. ma non riuscivo ad accettare del tutto di lasciare andare un'opportunità così.
<<ti vedo Y/N, so a cosa stai pensando, e io sono d'accordo con te>> mi disse Jay guardandomi negli occhi. <<ragazzi, anche a me da fastidio, ma è da stupidi rinunciare a qualcosa del genere. alla fine non è neanche colpa loro, e poi sapevamo tutti di essere sempre stati in secondo piano rispetto a loro, dovevamo aspettarcelo>>
guardandomi intorno mi soffermai sullo sguardo di Niki. era triste, arrabbiato e deluso da se stesso, e io non riuscivo a calmare il senso di colpa che mi stava mangiando da dentro.
<<io sono d'accordo con Jay. ve la meritate tutta quest'occasione, sarebbe uno spreco non accettarla>> disse Jake.
ci fu un breve silenzio. il resto dei ragazzi non seppe più cosa dire.
<<andate, accettate questo contratto>> disse improvvisamente Sunghoon. <<alla fine Heeseung, sei sempre stato tu al centro dell'attenzione, noi siamo solo da contorno. tu eri quello che intervistavano dopo le nostre esibizioni, e chi veniva chiamato a partecipare agli eventi più importanti.
quindi perché proprio adesso devi pensare anche a noi? tanto lo so, lo so che adesso la tua priorità è poter ballare ed essere felice insieme a Y/N, ormai per te non contiamo più come prima>> era arrabbiato, il tuo tono forte lo confermava.
dopo che disse ciò si alzò, uscendo dalla sala. io e Heeseung ci guardammo, non sapendo più cosa dire e sentimmo di aver deluso l'intero gruppo.

dopo qualche minuto Sunghoon e mia madre entrarono nuovamente, seguiti da Taemin insieme ad altri ragazzi che ci furono presentati come suoi ballerini.
<<ragazzi oggi proveremo seriamente. dovete dare il massimo per qualsiasi cosa, e non voglio sentire lamentele da parte di nessuno>>
l'atmosfera fredda era evidente, ma l'artista l'ingnorò del tutto, continuando con le prove.
mia madre era nuovamente seduta in quella sedia, ignorando completamente cosa stava accadendo davanti a sé.
Taemin notò la mia preoccupazione a riguardo. <<ora ci penso io>> mi sussurrò avvicinandosi a me.

<<un attimo ragazzi, ho bisogno di far provare l'assolo a Heeseung e a Y/N>> annunciò a tutto il gruppo.

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spazio autrice.

era da un po' che non aggiornavo di mattina, ma oggi mi sentivo ispirata.
piano piano sto cercando di rimettere tutto in ordine nella mia giornata, e spero di riuscirci.
è sempre difficile cambiare le proprie abitudini ahah

fatemi sapere cosa ne pensate della piega che sta prendendo la storia.

spero stiate bene.

-izumi

Should we dance? || Heeseung x Reader ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora