17.

1K 71 13
                                    

<<voglio arrampicarmi lassù>> mi disse Jay indicando un pezzo di muro rimasto in mezzo alla spiaggia. doveva far parte di qualche struttura abbandonata e distrutta nel tempo.
<<stai attento, sembra abbastanza alto>> gli dissi mentre aveva già quasi raggiunto la metà altezza.
rimasi a guardarlo impaurita, sperando che non si fosse fatto male.
improvvisamente un mattone sulla quale aveva poggiato il piede, cadde facendolo scivolare. riuscì a tenersi con la forza delle braccia, ignorando il modo in cui gli implorassi di scendere.
quando arrivò in cima, si mise a sedere guardando verso il sole che piano piano stava tramontando sul mare.
<<Y/N, sali anche tu. la vista è bellissima>>
<<Ho troppa paura non riesco>> gli dissi stringendomi le spalle.
<<È facile, ti aiuto io>> sposto una gamba dall'altra parte del muro per avere più stabilità, e si sporse verso di me, allungando un braccio.
lentamente mi avvicinai a quella struttura e, dopo aver fatto un profondo respiro, cercai di arrampicarmi servendomi dei mattoni, proprio come aveva fatto lui.
sapevo che fosse una brutta idea, ma la curiosità mi spinse a guardare in basso e rimasi bloccata.
<<Jay ho paura>> dissi chiudendo gli occhi e stringendo le pietre più forte che potevo.
<<Y/N stai andando bene. guardami, ti fidi di me?>> disse guardandomi negli occhi.
annuì e guardando quel volto dai forti lineamenti, mi feci coraggio e riuscì ad afferrare la sua mano.
arrivata a quel punto mi alzò di peso, facendomi sedere vicino a lui.
<<sei stata bravissima>> mi disse per poi lasciarmi un bacio sulla guancia.
aveva ragione, il tramonto visto da là era veramente stupendo. aspettammo che il sole scomparisse dietro l'orizzonte mano nella mano.

quando mi rigirai verso di lui, non trovai più nessuno. la mia mano, che prima stringeva forte la sua, era vuota. le lacrime iniziarono a scendere, mi sentì sola e impaurita, bloccata sopra quel muro. il vento, partendo dal mare, iniziò a diventare sempre più forte, spingendomi verso il vuoto.
<<Jay ho paura>> dissi stringendo con le mani, il mio viso. continuai a chiamarlo più forte di prima ma non ricevetti risposta, solo un forte eco della mia voce che risuonava nel vuoto che mi circondava.

_____________________________________

mi svegliai di scatto, sudata e con il fiatone. allungai la mano verso la destra del letto, dove avrebbe dovuto esserci Heeseung, ma la trovai vuota.
non riuscì a pensare ad altro che al senso di solitudine che da dentro stava continuando a mangiarmi. mi rannicchiai su me stessa iniziando a piangere.

<<No no. Ehy, sono qua>> Heeseung entrò in stanza mentre con un'asciugamano si stava tamponando i capelli bagnati.
<<È tutto ok>> disse stringendomi. <<mi sono svegliato prima del solito e non volevo svegliarti>> mi spiegò sentendosi in colpa.
<<sto bene, ho solo fatto un brutto sogno>> cercai di tranquillizzarlo. odiavo essere così fragile, mostrarmi così vulnerabile da sembrare sciocca.
<<perché non vai a fare una doccia anche tu? così poi andiamo a fare colazione>>
annuì e mi diressi verso il bagno.

Heeseung mi passò una sua felpa, da indossare dopo, poiché non avevo altri vestiti. Mi spogliai e mi posizionai sotto quel getto d'acqua calda che mi fece sciogliere i muscoli. Il bagno schiuma che Heeseung mi mise a disposizione, aveva un delicatissimo odore di more, dolce all'osfatto, che mi ricordò il suo profumo, nella quale continuavo a perdermi. 
Appena uscì dalla doccia asciugai il mio corpo con un'asciugamano e mi vestì. Prima di pettinarmi, aprì la porta del bagno per far uscire un po' di calore, per poi mettermi davanti allo specchio e districare i capelli arruffati dall'asciugamano che avevo usato per tamponarli. 

poco prima di accendere il phon, notai che Heeseung mi stava guardando appoggiato allo stipite della porta.
<<Posso asciugarteli io?>> mi chiese con la voce più dolce del mondo. Annuì con la testa e lui si posizionò dietro di me, iniziando a passarmi una mano nei capelli mentre con l'altra dirigeva il getto caldo. Attraverso lo specchio notai quanto fosse alto rispetto a me, tanto che, nonostante io fossi messa davanti, riuscivo perfettamente a vedere il suo viso e il suo sguardo concentrato, pensando che fosse una delle cose più carine e dolci che io abbia mai visto. mi misi a ridere per la tenerezza, trascinando anche Heeseung. 
<<Ta dà! finito. Sono stato bravo vero?>> mi disse felice.
<<È stato molto rilassante, grazie>> mi dovetti mettere sulle punte per chiedergli un ultimo bacio prima di uscire per andare a fare colazione.

Heeseung abitava in un quartiere lontano dal mio, quindi mi sentì tranquilla nel farmi vedere in giro, poichè la probabilità di trovare i miei genitori era minima. 
quando arrivammo al bar, notai quanto fosse affollato, facendo crescere l'ansia dentro di me. <<Aspetta qua fuori, vado a prendere qualcosa io>>  Heeseung aveva già capito, ed evitò di farmi entrare con lui. 
aspettai sul marciapiede, appoggiata con la schiena al muro, mentre iniziai ad esplorare il telefono che mi era stato dato da Yeji. al suo interno trovai tutti i social, ovviamente collegati all'account della mia migliore amica, e diverse foto, tra queste delle pagine degli annuari passati. sfogliandole trovai il primo anno in cui Heeseung e i suoi compagni frequentarono la nostra scuola. già allora erano uno dei gruppi di ragazzi più famosi dell'istituto, tanto da comparire nella maggior parte degli scatti. Trovai una foto in cui un ragazzo abbracciava da dietro una ragazza seduta su una panchina. sotto di essa erano riportati i nomi dei soggetti: Lee Heeseung, Kim Sona.
mi fermai a guardarla, era una ragazza molto magra, dalla pelle chiara e i capelli biondo cenere, la trovai veramente bella. insieme sembravano essere felici.

<<Guarda chi si rivede>> sentì una voce riferirsi a me. appena alzai lo sguardo vidi Jay scendere dalla sua moto. <<Tranquilla, non sono qua per te, voglio solo fare colazione>> aggiunse subito dopo. si avvicinò a me e, nonostante cercai di nasconderlo, riuscì a guardare la foto nel cellulare.
<<Quindi adesso sai chi dovrai rimpiazzare>> 
<<Non sono la sostituta di nessuno, sto solo cercando di riparare il danno che tu hai fatto>>
<<Lo so sai, mia madre mi ha detto tutto. e mi basterebbe solo parlarle per farti ritrovare dai tuoi genitori>>
 <<ti da veramente così fastidio vedermi felice?!>> 
<<mi da fastidio vederti con qualcun altro>>
<<dovevi pensarci prima di trattarmi in quel modo. non ti bastava sapere che nonostante io avessi solo te, mi sentivo completa, apprezzata, non volevo nient'altro>> dalla rabbia sentì delle lacrime uscire dai miei occhi e percorrermi le guance.
in quel momento Heeseung uscì dal bar con un sacchetto in mano.
<<che succede qua?! devo forse picchiarti di nuovo per farti capire che non le devi stare vicino?>>
disse posizionandosi in mezzo. aveva i muscoli di tutto il copro tesi, e la sua voce delicata, era diventata più dura.
<<provaci, sarò pronto a denunciarti e farti capire cosa ho passato io dietro a quelle sbarre, mentre tu, dall'altra parte, fingevi di essere mio amico>>
presi Heeseung per un braccio, e quando mi rivolse il suo sguardo, gli feci segno di tranquillizzarsi. non volevo che passasse dei guai per qualcuno come Jay.
<<ok facciamo un patto. tu ci lasci stare e io ti permetterò di partecipare al tour insieme al gruppo. è sempre stato un nostro sogno riuscire a ballare insieme, no? ma sappi anche che l'agenzia vuole me, come Lee Heeseung, voi sarete solo un'aggiunta. quindi un altro passo falso e mi basterà solo una telefonata per farti passare come un criminale>>

fu strano vedere un ragazzo così tranquillo e dolce come Heeseung, arrabbiato al tal punto da minacciare qualcuno.
era stanco di soffrire, di farsi mettere i piedi in testa, questa volta avrebbe lottato. lo avremmo fatto insieme

_____________________________________

spazio autrice

nonostante questo sia un periodo pieno e stancante, sento sempre il bisogno di scrivere. forse perché voglio pensare a lui o forse perché immaginarlo al mio fianco mi fa stare bene e mi rilassa.

spero che a voi vada tutto per il meglio. non dimenticate di apprezzarvi sempre e di dedicarvi anche qualche minuto per fare ciò che vi fa stare bene.

-izumi

Should we dance? || Heeseung x Reader ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora