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Heeseung's pov.

non le chiesti mai cosa ci fosse scritto all'interno di quella lettera, capì che ciò che conteneva era riservato a loro due.
quando la madre di Sona l'asciò l'appartamento, Y/N mi chiese di poter andare un attimo in camera mia per poterla leggere da sola e quando uscì, nonostante stesse cercando di nasconderlo, le guance rigate di lacrime erano fin troppo evidenti sul suo volto.
<<avrei tanto voluto conoscerla>> mi disse avvicinandosi a me.
non le risposi, mi limitai a guardarla mentre le accarezzavo i suoi capelli lunghi, percependo in lei quelle emozioni che solo Sona riusciva ancora a dare nonostante tutto il tempo passato.
la presi per mano e, dopo aver avvisato i nostri genitori, le chiesi di seguirmi in auto.
forse Natale non è il giorno perfetto per visitare un cimitero, ma vista la situazione che stava nascendo, capì che a lei avrebbe fatto piacere andarle a fare visita.

la sua foto più bella segnava il posto riservato a Sona, circondato da bellissimi alberi sempreverdi coperti di leggeri fiocchi di neve caduti qualche minuto prima.
<<era mia abitudine venirla a trovare quasi ogni giorno, per avere almeno la sensazione di poter condividere ancora un po' di tempo con lei. ultimamente ho perso un po' il ritmo, ma la renderebbe felice sapere che lo sto facendo per realizzare ciò che amo>> le spiegai.
la ragazza si accovacciò, mettendo le mani in preghiera e chiudendo gli occhi e io la seguì autoconvincendomi che in quel modo sarebbe stato possibile comunicare con lei.
<<ricordi ancora qual era la canzone che amavate ballare insieme?>> mi chiese Y/N.
al solo pensiero di quei ricordi mi feci scappare un nostalgico sorriso.
<<"give me love" di Ed Sheeran era la nostra canzone preferita, e fu la prima che coreografammo insieme>>
nonostante non riuscì più a sentirla da allora, ricordavo ancora bene il suo ritmo, il suo testo, la dolce melodia e, di conseguenza, i passi che avevamo creato.

come sempre, prima di andare, le lasciai dei tulipani colorati, fiori che amava tanto e che riuscivano sempre a metterle tanta felicità.
io e Y/N raggiungemmo l'auto mano nella mano e una volta entrati al suo interno, prese la mia mano chiedendomi di aspettare prima di partire.
<<ora tocca a me darti il regalo>>. mi disse tirando fuori dal suo zainetto un piccolo pacchetto contenente un ciondolo appeso ad una catenina.
<<mancava poco all'inizio di quest'anno scolastico e io stavo tornando a casa quando sentì un signore rattristirsi per un lavoro rovinato. avvicinandomi vidi che in uno dei suoi ciondoli in resina che doveva vendere, era caduto al suo interno un fiore di ciliegio rimanendo incastrato una volta asciugata. non poteva completare la consegna in quel modo e vedendo il modo in cui la guardavo, decise di farne una collana che mi avrebbe regalato subito dopo. mi disse che i fiori di ciliegio indicano un nuovo inizio felice e una settimana dopo ho incontrato te...
sarà anche banale, ma per me significa tanto>>
rimasi così colpito da quel racconto che non resistì dal baciarla per poterla ringraziare ancora una volta di aver scelto me, nonostante sapessi di non poterlo mai fare abbastanza.
<<pensi che non ci abbia visto nessuno, vero?>> mi chiese preoccupata guardandosi in torno.
<<spero di no... a volte mi scordo anche del nostro contratto da rispettare>>.
odiavo quella limitazione che ci era stata imposta, la odiavo con tutto il mio cuore.

quando tornammo nuovamente a casa mia, fu bello vedere le nostre famiglie parlare tranquillamente, io mi fidavo molto dei miei genitori e sapevo che avrebbero fatto di tutto per farci stare a proprio agio.
ma nonostante l'incessante richiesta da parte di mia madre di rimanere ancora un po', Y/N dovette ritornare a casa poiché gli sembrava opportuno, nonostante tutto, andare a fare visita al padre in occasione della festività.
la accompagnai alla porta ringraziandola ancora per la bellissima giornata passata insieme, e mentre la guardavo allontanarsi verso la macchina, sentivo già quel senso di nostalgia dentro di me.

<<Heeseung vieni un attimo, voglio parlarti>> mi disse mio padre chiedendomi di raggiungerlo verso il divano dove era seduto da solo. <<è stata una bella giornata oggi, e la tua felicità a riguardo era evidente, ma io sono tuo padre e ti conosco più di chiunque altro. c'è qualcosa che non va? sai che con me puoi parlare>> mi chiese.
non ero mai stato un ragazzo con tanti dubbi, per qualsiasi cosa riuscivo in un modo o nell'altro a trovare una soluzione, ma da un paio di giorni diversi pensieri più grandi di me iniziarono a scombussolarmi la testa.
<<papà, io amo Y/N, non ho mai avuto un rapporto così forte con una persona e penso mai lo avrò, e per questo ho tanta tanta paura di perderla, perché so bene come si imprevedibile la vita.
quando siamo entrati nell'agenzia di Taemin, stabilimmo l'accordo di dover nascondere la nostra storia. ma così, non sentendomi libero di viverla liberamente, mi sembra di star perdendo delle parti importanti e non sono sicuro che in un futuro sarò più in grandi di recuperarle.
lo sai meglio di me che questo è il lavoro che ho sempre voluto fare, l'unico che riuscirebbe a ripagarmi a dovere, ed è proprio per questo che io non so come comportarmi. ho la costante paura di star tralasciando qualcosa, qualcosa di veramente importante.
devo parlarne con Taemin, lo so, ma fino ad adesso non ha fatto che metterci il bastoni tra le ruote...>>
mio padre mi ascoltò in silenzio per poi sorridere una volta finito di parlare. mi chiesi il perché...
<<Heeseung, sei una persona intelligente e puoi capire da solo che se parli così di una persona vuol dire che c'è veramente qualcosa di unico tra voi due. da padre il vero consiglio che mi sento di darti è quello di lottare per ciò che ti rende felice, di fare guerra fino all'ultimo per ottenerlo. non c'è nulla che ti possa impedire di seguire i tuoi sogni e di stare con la persona che ami>>
aveva ragione, dovevo fare di tutto per garantire la tranquillità sia a me che a Y/N. non avevo mai parlato così con nessuno, era la prima volta che mi esponevo così tanto, ma fu essenziale per capire quale strada dover prendere.

<<ho riflettuto tanto ultimamente per trovare un qualcosa che mi dia la sicurezza e ho preso una decisione che non avrei mai pensato di prendere, ameno non così preso

papà, io la voglio sposare...>>

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spazio autrice.

ho ritardato un po' a pubblicare il capitolo, principalmente perché volevo aspettare di cambiare telefono.

colpisce molto questa parte della storia, devo ammetterlo ahah

Should we dance? || Heeseung x Reader ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora