21.

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Heeseung's pov.

appena entrai in bagno, aprì il rubinetto per far correre l'acqua, evitando che Y/N mi sentisse piangere.
stavo avendo un vero e proprio attacco di panico, cosa che ormai non mi succedeva da diversi mesi. mi appoggiai al lavandino iniziando a sfogarmi.
non volevo perderla, non l'avrei più sopportato. se fosse successo, anche la terapia non avrebbe più avuto effetto.
la paura prese il sopravvento, e non sapevo come calmarmi. provai a sciacquare la mia faccia diverse volte, e a fare respiri profondi. avrei dovuto distrarmi, sarei voluto andare da Y/N e farmi trasportare dai suoi calorosi abbracci, ma ero troppo orgoglioso.

improvvisamente sentì il mio telefono vibrare: Jungwon mi aveva appena inviato un messaggio, chiedendomi di raggiungerlo a casa sua poiché avrebbe dovuto darmi dei documenti per il tour con Taemin, essendo ancora minorenne doveva avere l'approvazione dei genitori.
erano quasi le 23:00, ma nonostante questo accettai, mi avrebbe fatto bene distrarmi un po'.

mi lavai per l'ennesima volta la faccia, per poi uscire dal bagno cercando di rimanere impassibile.
<<Devo uscire. ci vediamo dopo>> dissi con tono freddo a Y/N, che stava guardando il cellulare, seduta sul divano. 

arrivai a casa di Jungwon in meno di un quarto d'ora.
<<stai bene?>> mi disse dopo avermi visto così sconvolto.
negai con il movimento della testa.
mi invitò ad entrare per passare un po' di tempo insieme, facendomi accomodare e accendendo la playstation per giocare mentre parlavamo.
durante le partite a Tekken gli raccontai della discussione con Y/N, della mia gelosia e il modo in cui mi rispose, riuscendomi a sfogare.

<<Hai vinto di nuovo tu!>> urlò Jungwon buttandosi all'indietro sul divano, dopo aver perso l'ennesima partita.
poi si girò verso di me <<sei sicuro che sia la ragazza giusta per te?>>
mi chiese con sguardo serio.
<<mai stato più sicuro. le emozioni che provo con lei sono uniche, non potrei provarle con nessun altra.
io la amo, Jungwon>>
il ragazzo abbassò lo sguardo, come triste.
<<mi avevi detto che non saresti più riuscito ad amare dopo ciò che è successo a Sona...>>
<<perché dovete farmi tutti sentire in colpa! dovreste essere felici di vedermi tornare a sorridere per qualcuno>>
Jungwon fece un respiro profondo, lo vedevo abbastanza teso, ma non riuscivo a capire cosa avesse.
improvvisamente i sui occhi diventarono lucidi.

<<vorrei tanto esserlo. vorrei veramente essere felice per te, ma non ci riesco.
vorrei essere io chi ti fa sorridere, chi ti fa stare bene. vorrei essere il tuo pensiero fisso, e non più chi è destinato a vederti da lontano>>
Jungwon inziò a piangere silenziosamente, girandosi dall'altra parte per la vergogna.
<<mi dispiace, non lo sapevo>> cercai di giustificarmi.
<<non potevi saperlo, l'ho sempre tenuto nascosto, e speravo che non riuscissi mai a scoprirlo. è imbarazzante.
pensavo che prima o poi mi sarei arreso. ho aspettato e aspettato,ma quel momento non è mai arrivato...>>
non sapevo cosa dire, avrei voluto fare qualcosa per lui, sapevo cosa voleva dire.
gli passai una mano nei capelli.
<<mi dispiace Jungwon. spero che in futuro riuscirai a trovare qualcuno che ti faccia stare bene e con cui potrai essere sempre felice>>

dopo aver detto ciò, trovai opportuno andarmene per tornare a casa.

Y/N's pov.

ero giù, troppo triste per fare qualsiasi cosa, ma dovevo trovate un modo per distrarmi, così decisi di uscire, nonostante fosse notte.
non sapevo dove sarei andata e non conoscevo neanche perfettamente la zona, ma al momento non mi importava.
girando mi imbattei in un giardino, dove fiori di diversi colori attirarono la mia attenzione. con il telefono feci delle foto a ciò che mi circondava, amavo la natura.
camminando al suo interno, trovai un piccolo laghetto dove delle carpe stavano nuotando, e decisi di avvicinarmi. i loro movimenti e i loro colori mi rilassavano.

<<anche tu qua a quest'ora?>> sentì qualcuno chiamarmi. appena alzai lo sguardo vidi Yeonjun che si avvicinava.

<<è la prima volta. sono stata attirata da tutta questa natura, è affascinante>> gli dissi continuando a guardarmi intorno.

decidemmo di girare il resto del giardino insieme, continuando a fare foto alle piante e ai piccoli animaletti che ci giravano attorno.
m

i rilassai, sentì tutto lo stress abbandonare il mio copro, iniziando a divertirmi.
<<wow, sono cambiata veramente tanto. fino a qualche mese fa non avrei mai pensato di passare così tanto tempo insieme a qualcuno che non conoscevo bene>> gli dissi guardando un piccolo fiume da sopra un ponte. la luna alta si rifletteva sull'acqua, colorandola di tante pennellate argentate.
<<è merito suo vero? dico, del tuo ragazzo>>
<<già... abbiamo dovuto lottare con noi stessi per essere ciò che siamo ora. ma, nonostante questo, è come se ancora ci fosse qualcosa che ci blocca>>
<<dovete darvi del tempo, e non affrettare le cose. da quello che ho capito è successo tutto all'improvviso, ma vedrete che più avanti tutto si sistemerà>>
lo speravo, lo speravo veramente tanto.

un giorno uan persona mi disse "chi pratica un arte, non potrà mai sposarsi poiché troppo innamorato di ciò che crea"
e forse era quello che stava succedendo a me. mettevo davanti a tutto la danza, l'arte di cui ero innamorata, ignorando i sentimenti di chi mi sta vicino.

quando tornai a casa trovai Heeseung seduto sul divano, immobile, che si guardava le mani pensando.
mi misi vicino a lui, abbracciandolo.
<<mi dispiace, sono stata troppo egoista con te. mi hai sempre messo al primo posto, davanti a tutto, dovrei prendere esempio da te>>
Heeseung si girò verso di me, accarezzando il mio viso.
<<non voglio privarti di realizzare il tuo sogno, mi sentirei troppo in colpa. ma ho così tanta paura di perderti...
l'egoista sono io, devo fidarmi di te>>
ci guardammo negli occhi per diversi minuti. quegli occhi grandi che amavo, esprimevano i sentimenti dell'anima, che cercava di nasconde.

<<adesso tocca a me dirlo. ti amo Lee Heeseung>>

Should we dance? || Heeseung x Reader ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora