23.

896 70 35
                                    

Y/N's pov.

ogni mattina, quando mi svegliavo vicino ad Heeseung, mi prendevo tutto il tempo per ammirare il suo viso ancora addormentato.
le sue guance schiacciate dal cucino, le sue labbra morbide... ero innamorata di tutti i suoi lineamenti.
non riuscì a resistere, e delicatamente accarezzai il suo viso.
lui, ancora con gli occhi chiusi, prese la mia mano, portandosela vicino al petto, stingendola forte, lasciandoci un bacio.
avvicinai i nostri volti, abbracciata dal suo calore, concedendomi qualche altro minuto di sonno.

venni nuovamente svegliata dalla suoneria del telefono di Heeseung.
<<amore, puoi rispondere tu? sarà sicuramente uno dei ragazzi>> mi pregò, ancora non totalmente sveglio.
mi fece così tenerezza che accettai. sullo schermo spuntava il nome di Jay.
<<oh Y/N, era proprio te che stavo cercando. scusa l'orario, ma dovresti venire a casa tua, tua madre sta poco bene>>
rimasi paralizzata. iniziai a preoccuparmi, e, nonostante la poca voglia, mi sentì costretta ad andare.
salutai Heeseung, lasciandolo dormire, dicendogli che avrei fatto presto ritorno. non volevo farlo preoccupare.

quando arrivai, davanti al portone trovai un'ambulanza. corsi dentro casa, aprendo di scatto la porta della camera dei miei genitori.
mia madre era sdraiata sul suo letto e dormiva legata ad una flebo.
<<sono la figlia. cosa è successo?!>> chiesi al medico che la stava visitando.
abbassò lo sguardo, per poi rivelare i polsi della donna, bendati e macchiati di sangue. aveva tentato il suicidio.
mi girai verso mio padre, seduto in una vecchia poltrona che tenevano in camera. aveva un'espressione nervosa, e non riusciva a guardarmi in faccia.

<<COSA LE HAI FATTO?!>> gli urlai con gli occhi lucidi dandogli un colpo forte alla spalla.
<<Adesso la colpa sarebbe mia? tu ci hai abbandonati senza preavviso>>
<<Se tu non le avessi fatto il lavaggio del cervello tutto questo non sarebbe successo!!>>
sapevo come trattava mia madre, non le aveva mai fatto prendere una decisione di testa propria. aveva così tante cose da dire, ma veniva sempre zittita.
<<non le sei mai stato accanto e adesso è troppo tardi per rimediare. esci da questa stanza>> gli ordinai senza guardarlo in faccia.

nonostante insistette per restare, un gruppo di ragazzi in uniforme fece irruzione e lo portarono fuori dalla camera.
<<signorina, suo padre è accusato di violenza contro la moglie>> mi disse il medico, mostrandomi degli enormi lividi sulle braccia di mia madre.
le mie gambe non riuscivano più a reggermi, facendomi cadere sul pavimento, scoppiando a piangere.
il medico decise di lasciarci sole.

mi sentivo tremendamente in colpa per averla abbandonata e per non aver capito prima cosa stesse accadendo.
mi sdaiai accanto a mia madre, chiudendo gli occhi e poggiandomi sul suo petto.
<<scusa per averti abbandonata>> continuavo a ripeterle, finché, avvolta dal suo profumo, non riuscì a rilassarmi.

sentì improvvisamente la porta aprirsi, vedendo entrare Jay e Heeseung.
<<sapevo che non gliel'avresti detto. ho fatto bene a richiamarlo>> disse il biondino rimproverandomi.
mi misi a sedere sul bordo del letto, tenendo la mia testa tra le mie mani.
Heeseung si avvicinò a me, accovacciandosi.
<<starà bene>> mi disse accarezzandomi il viso.

i due ragazzi decisero di rimanere per tenermi compagnia.
Heeseung cercava in tutti i modi di tranquillizzarmi, mentre Jay si occupava di tenere d'occhio mia madre. per lui era come una zia, un parente stretto, quindi mi fidavo.

Jay's pov.

<<come sta?>> chiesi ad Heeseung, vedendolo seduto sul divano vicino a Y/N addormentata.
aveva bisogno di riposare per riprendersi da tutte quelle emozioni forti.
per non disturbarla, mi chiese di spostarci in cucina per parlare.

conoscevo bene quella casa, sapendo pure dove il padre teneva le sue birre, offrendone una anche a Heeseung.
<<grazie per quello che stai facendo per lei.>> gli dissi bevendone un sorso.
<<cosa ti è successo all'improvviso? hai ricevuto un cuore? se è un modo sdebitarti per il tour, non c'è bisogno>>.
<<Bro, non scherzare, sono serio>>
mi faceva star male il fatto che nessuno riusciva più a prendermi sul serio, ma potevo capire il motivo.

vedendo il modo in cui entrambi stavano bene, si capivano, mi facevano sentire così sbagliato... capì tutti i miei errori, e quell'invidia che trasformavo in odio, la volli usare per cambiarmi.

mentre ero immerso nei miei pensieri, sentimenti qualcuno chiamare Y/N.

Y/N's pov.

<<tua madre si è svegliata>> mi sveglio felice Heeseung.

corsi in camera sua. era ancora sdraiata, Jay accanto a lei stava cercando di tranquillizzarla.
con le lacrime agli occhi la abbracciai promettendole che non l'avrei più lasciata da sola.
e

ra veramente felice di rivedermi.
<<quanto sei cambiata tesoro. sembri più grande e più... felice>>
<<è merito di Heeseung, mamma>>
le dissi sorridendo e prendendo la mano al mio ragazzo.
mia madre iniziò a squadrarlo, facendo salire la tensione in tutta la stanza.
<<bhe, sei proprio un bel ragazzo>> disse subito dopo.
io e Heeseung ci guardammo sorridendo.

passammo diverse ore sedute attorno a lei, a raccontarle tutte le novità e cosa ci stava accadendo.
fu bello capire che adesso accettava la nostra relazione, nonostante fosse ancora contraria sulla danza, che vedeva come qualcosa di superficiale e non utile per il mio futuro.
<<signora, li dovrebbe veder ballare insieme, si ricrederà>> disse Jay cercando di convincerla.
al contrario di ciò che pensavo, si dimostrò curiosa sull'argomento, facendole promettere che un giorno avremmo danzato per lei.

arrivò il momento di tornare a casa per Heeseung e Jay, mentre io, ovviamente, decisi di rimanere con mia madre.
<<sarà brutto svegliarmi senza te>> disse Heeseung guardandomi negli occhi.
lo abbracciai più forte che potessi, per poi salutarlo con un bacio.

quando tornai dentro casa, vidi mia madre ad aspettarmi seduta al tavolo della cucina.
<<non saprò mai come scusami. pensando di farti del bene, ti stavo allontanando dall'unica cosa che ti avrebbe reso veramente felice.
sono orgogliosa di te>>
penso che mi madre non mi abbia mai parlato in quel modo. sono sempre stati freddi con me, e ogni mia scelta veniva presa come uno sbaglio.

quella sera, mentre cenavamo, sembravamo essere altre persone.
s

embravamo essere due amiche della stessa età.
scherzavamo, le raccontavo di quello che mi succedeva e lei mi raccontò di lei. le parlai di Heeseung e del modo in cui mi ha fatta rinascere, del modo in cui stavo bene tra le sue braccia.

<<ma le avete usate precauzioni almeno?>> mi disse mentre lavava i piatti.
<<mamma?!>> dissi sconvolta, con le guance rossissime
<<era per chiedere, non voglio diventare nonna prima del tempo>>

_____________________________

spazio autrice.

di solito sono io a preparare il pranzo per la famiglia, ma ultimamente lo sta facendo mia sorella, quindi utilizzo quel tempo per scrivere nuovi capitoli e farli uscire prima.

mangiate bene e state in salute~

-izumi

Should we dance? || Heeseung x Reader ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora