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Y/N's pov. 

come al solito, fui io la prima a svegliarmi quella mattina. davanti a me, il volto di Heeseung ancora immerso nel mondo dei sogni, e dietro di lui, la chitarra poggiata sul muro che mi fece sorridere ricordandomi la sera precedente. 
al di sopra dello strumento c'era una finestra, dalla quale entravano alcuni raggi di sole che colpivano il viso del ragazzo. per paura che l'avrebbero potuto svegliare, decisi di alzarmi per chiudere bene le tapparelle. 
nel buio della stanza, improvvisamente il display del telefono di Heeseung si accese rivelando due messaggi da parte di Jay, cosa che trovai davvero strana, essendo che in quel momento doveva essere in salone. 
non l'avevo mai fatto, non avevo mai visto all'interno del suo cellulare, ma in quell'occasione me lo permisi.
"Hee, io sto andando da mia madre, è successo un casino, ti racconterò domani mattina"
questo messaggio risaliva a poco prima dell'una di notte, e ciò mi fece allarmare ancora di più.

"Hee, sono sicuro che tu stia ancora dormendo, ma ho bisogno che tu venga qua appena leggi, porta anche Y/N."
n

on volevo, ma a quel punto mi trovai costretta a svegliare il ragazzo, poiché non sembrava essere qualcosa da poter trascurare così facilmente, soprattutto dopo aver saputo cosa stesse succedendo a casa sua. 
Heeseung, appena dopo aver capito anche lui la situazione, corse in bagno per lavarsi e vestirsi, cosa che feci anche io a ruota.
<<CAZZO! non possiamo uscire dalla stessa casa>> disse il ragazzo, una volta pronti per uscire, ripensando al contratto che avevamo firmato con Taemin.
<<ma seriamente ti interessa?! in un momento come questo?>>
il ragazzo fece un respiro profondo per poi prendere le chiavi della sua macchina.

per tutto il tragitto in auto provai diverse volte a contattare Jay tramite chiamate e messaggi, che risultarono vane. non sapevo cosa pensare, non riuscivo a prevedere cosa potrebbero essere successo, e una grossa ansia fece bloccare e tremare tutti i muscoli del mio corpo.
Heeseung se ne accorse, iniziando ad accarezzarmi la guancia, mentre con l'altra mano muoveva ancora il volante.
arrivammo dopo un paio di minuti a casa del ragazzo, dove iniziammo a bussare insistentemente. 
<<ciao ragazzi>> disse Jay una volta aperta la porta, cercando di accennare un sorriso. aveva lo sguardo distrutto, gli occhi gonfi e rossi erano circondati da un leggero alone violaceo delle occhiaie. per istinto lo abbracciai, stingendolo forte a me.
Jay chiuse la porta dietro di se, come per paura che qualcuno al suo interno potrebbe sentire cosa stesse per raccontare.
<<Ieri mi ha chiamato mia madre, dicendo che non trovava più mio padre. siamo stati tutta la notte sveglia cercandolo, ma non riuscimmo a trovarlo. tornammo a casa alle 6 del mattino e ci arrivò una chiamata da parte della polizia, che ci avviso di un incidente alla quale fu coinvolto anche mio padre e a quanto pare... non ne è uscito vivo>>
sentì come se il mondo mi cadde addosso all'improvviso, senza preavviso. 
<<mi dispiace>> gli dissi con voce tremante cercando di trattenere le lacrime. 
<<no, se l'è cercata. aveva bevuto... aveva abbandonato mia madre per andarsi a bere qualche birra, e noi come degli scemi a cercarlo e a preoccuparci>> 
non sapevo come comportarmi in quel momento, la situazione era così assurda da sembrare una possibile scena di un film. e se lo era per me, non potevo neanche immaginare cosa stesse vivendo Jay.
il ragazzo si accasciò per terra, facendo cadere la testa tra le mani per la disperazione.
<<Oi! guardami>> disse Heeseung chinandosi verso di lui e iniziando a strattonargli le spalle. <<non sei solo ok? tu e tua madre avete sia il mio che il sostegno di Y/N, tienilo a mente>>
l'amico annuì, ringraziandoci diverse volte.

dalla porta di ingresso uscì la madre di Jay, avvolta in una vestaglia, anche lei con lo stesso sguardo del figlio.
fu strano vederla in quelle condizioni poiché era solita prestare sempre molta attenzione al suo aspetto, andando a curare ogni minimo dettaglio.
dopo averci salutato con una leggero segno della mano, la donna si avvicinò al figlio, chiedendo di potergli parlare in privato.

<<non ci voleva questa>> disse Heeseung avvicinandosi a me <<oggi dovevamo avere lo shooting di gruppo e di certo Taemin non è una persona comprensibile>>
<<cazzo Heeseung! gli è morto il padre. comprensibile o meno certe cose le deve capire>>
non rispondevo mai in quel modo, non era da me essere così nervosa, ma in quella situazione non riuscì a trattenermi.
<<ragazzi>> ci chiamò Jay uscendo nuovamente nuovamente dalla villa. <<io ci sono oggi per le foto>>
<<ma sei pazzo?! hai bisogno di riposarti e di stare con tua madre>> lo rimproverai cercando di farlo ragionare.
<<sto bene, devo andare avanti. non è stato neanche una persona importante nella mia vita...>>
il suo sguardo freddo mi diede una strana sensazione in quel momento, non vedevo quegli occhi da troppo tempo, gli stessi che mi avevano fatto male.
un brivido di terrore mi percorse la schiena e uno strano senso di fastidio si impossessò di me, e per quanto cercai di nascondere quella strana sensazione, fu come se si accorse di quello che stavo provando, allontanando subito il suo sguardo da me.

Heeseung capì che quello era il momento ti andare, presto sarebbero iniziate le mie lezioni scolastiche e l'ambiente che si era creato stava iniziando a mettere a disagio tutti.
<<Y/N, cosa fai questo weekend?>> mi chiese all'improvviso mentre mi stava accompagnando verso il liceo.
<<Ryujin ci ha invitati a passare qualche giorno da lei, sarebbe bello staccare un po' e dedicare del tempo a noi. ovviamente ci sarà anche Yeji>> aggiunse subito dopo. 
la trovai un'idea stupenda, era da un po' che non passavo del tempo con le persone a cui tenevo di più.

mentre continuava a guidare, la radio iniziò a trasmettere "The A Team" di Ed Sheeran, una canzone che diede un colore diverso a tutto quello che ci circondava.
<<quanto mi piace questa canzone...>> dissi.
<<anche a me>> rispose Heeseung girandosi di scatto come se gli avessi rubato le parole dalla bocca.
il suo sorrido... i suoi occhi che iniziarono ad illuminarsi sempre di più, come per dire "sono davvero innamorato di te"
e io in quel momento mi trovai immersa nei miei pensieri, nella sua bellezza e nella sua dolce voce che ogni tanto accompagnava la radio...

vorrei che momenti come quelli non finissero mai.

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Should we dance? || Heeseung x Reader ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora