Chapter 40: L'Armatura Tachionica

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~Venerdì 27 Novembre. Ore 09:05. Ufficio di Drake~

Quasi provo pena per lui. Ora che non ho più un singolo dato, mi tocca aspettare che gli agenti dell'FBI trovino il 'senza volto' . Nel frattempo penso che mi concentrerò sul resto del casino della mia vita. Finalmente, il restauro di casa mia è stato terminato e Alfred è tornato ad avere una vera casa e una stanza in cui poter vivere. Ora, finalmente, potrò riavere casa mia. Volendo, potrei farci trasferire Liza. Non sarebbe male come idea... Dopo gliela propongo! Qualcuno bussa alla porta e distoglie la mia attenzione dai miei pensieri.

«Sono William»

«Entra pure»

Entra e si accomoda di fronte a me.

«Ciao Drake. E' da un pò che non ci vediamo. Da quando ho lasciato quest'ufficio»

«Beh io avrei voluto semplicemente stare al mio posto ma non mi è stato concesso, lo sai. Dimmi, a cosa devo la tua visita?»

«Nulla. Volevo semplicemente sapere come stai e come è andata la visita al Mercante Nero»

Mi sdraio mettendo i piedi sulla scrivania.

«Ma niente di che. Mi aspettavo di più da uno come lui. Sai qualche trucco di magia, che fosse invincibile a poker. Sono rimasto un pò deluso a dire il vero»

«Avevo immaginato che non sarebbe stato alla tua altezza. Mi dispiace solo che per colpa tua ora lui debba morire»

«Che muoia pure. Uno Yakuza in meno non mi dispiace. Mi aiutate a fare meglio il mio lavoro se vi eliminate a vicenda sai?»

«Brutto bastardo non dai valore alla vita delle persone?!»

Con molta tranquillità lo ribatto.

«Perchè voi lo fate? Voi aiutate le persone a stare meglio? Voi date protezione e sicurezza? Voi che volete uccidere un vostro stesso membro solo perchè è stato d'onore e ha scambiato due chiacchiere con me? Non mi sembrate molto coerenti. Torna a farmi la predica quando sarete persone vere e non dei miseri ipocriti»

Mi alzo e vado a prendere la bottiglia di whisky che sta sul mobiletto a fianco alla scrivania mentre Godstrong mi guarda seccato.

«Dimmi: tu cosa ci guadagni ad aiutare la Yakuza? Rispetto? Onore? Potere? Protezione? Denaro? Fama?»

Porgo un bicchiere a William che lo prende e lo sorseggia.

«Drake ti do un consiglio. Stai fuori da questa storia. E' qualcosa di più grande di te. Tu non li puoi controllare ne combattere. Neanche uno forte come te può fermarli. Inoltre, vorrei risparmiarti la vita per il bene di mia figlia»

«Parli dello Tsukoterasu? Tu credi che io abbia paura di loro? Credi che non li abbia già affrontati? O che non sappia chi siano? Tu dovresti combattere al mio fianco e non con loro»

Alla pronuncia di quel nome William fa un'espressione seria e quasi si raggela.

«Con quale coraggio e diritto pronunci il loro nome?»

«Con lo stesso con il quale tu oggi ti sei presentato qui per minacciarmi di uccidermi se non ti ascolterò»

«Stupido moccioso infantile. Non hai la minima idea dei guai in cui ti stai cacciando. Loro non avranno pietà di nessuno. E io preferisco stare dalla parte dei vincenti. Almeno un giorno risparmieranno me e la mia famiglia. Ma tu Drake... tu farai una bruttissima morte. E io avrò la tua testa ad abbellire il mia collezione di prede cacciate. Spero solo che mia figlia sia abbastanza intelligente da capire che razza di stupido si è scelta e ti lasci prima di vederti morire. Che sia per causa mia o loro»

The Seventh RoninDove le storie prendono vita. Scoprilo ora