~ore 21:10~
Tra un ora inizia la conferenza che palle. Vabbè meglio che mi muova. Mi alzo ed entro nel bagno anch'esso stretto ma con asciugamani ricamati e i migliori cosmetici per il corpo. Mentre finisco di lavarmi sento qualcuno che entra in camera e che bussa alla porta del bagno«Neanche sotto la doccia posso stare tranquillo!»
Sento una voce femminile molte dolce
«Signore sono l'addetta al taglio e all'acconciatura sarò qui fuori ad aspettare che abbia finito.»
Finisco di lavarmi, mi asciugo e lego un asciugamano attorno al bacino così che mi copra fino al ginocchio rimanendo a torso nudo. Prendo lo sgabello lì vicino e mi siedo
«Prego entri pure»
La ragazza apre la porta e il vapore inizia ad uscire e diradarsi. Mi vede seduto sullo sgabello a torso nudo e si blocca imbarazzata. Ha dei bei occhi verdi e capelli castani a caschetto ben curati. Mette le mani sul viso totalmente rossa
«Mi scusi signore pensavo che si fosse già vestito, esco subito. Mi scusi ancora sono mortificata signore»
Mi giro verso di lei e le porgo la mano
«Non farti problemi ti ho chiesto io di entrare. Comunque perdonami non mi sono presentato io sono Drake. Drake Xander lieto di conoscerti»
La ragazza toglie le mani dal volto e inizia a tranquillizzarsi anche se è ancora visibilmente imbarazzata. Mi stringe la mano tentennando e un po' spaventata
«P-piacere m-mio, io sono Lucinda signore»
«Bene Lucinda posso chiederti un favore?»Lei mi guarda perplessa
«Ehm si signore come posso aiutarla?»
Cerchiamo di essere amichevoli e non facciamo figure di merda anche sta volta.
«Per prima cosa smettila di chiamarmi signore. Sul serio mi irrita molto che gli altri mi chiamino così. Cioè non sono Dio che mi devi chiamare signore. Chiamami semplicemente Drake ok? E io ti chiamerò Lucy va bene?»
Lucinda mi guarda un po' imbarazzata e sorpresa
«Certo ho capito sign... Drake. Mi scusi è più forte di me.»
Beh dai sembra sia andata già meglio della tipa sull'aereo.
Noto che si sofferma a guardare le cicatrici e i tatuaggi sul corpo con l'aria dispiaciuta.«Quelle cicatrici»
«Ah non farci caso. Cose che capitano a tutti qualche battaglia di là qualche testa che rotola a sinistra un braccio che vola a destra e tutti vissero morti e contenti.»
Il volto le si riempie di lacrime
«Scusami non volevo farti piangere fai finta che non abbia detto nulla perdonami.»
Le dico mortificato porgendogli della carta per farle asciugare le lacrime.
«Non si preoccupi. Mio fratello è morto in un incidente qualche anno fa e guardando il suo corpo così ho ripensato a lui mi scusi.»
Figura di merda del giorno fatta.
«Ti chiedo scusa. Ho passato così tanto tempo sommerso dai cadaveri che ho perso la cognizione di quanto sia doloroso per molti perdere una persona. Scusami ancora.»
Lei cerca di ricomporsi
«Mi scusi signor Drake non avrei dovuto chiederle delle cicatrici è stato inopportuno da parte mia.»
Perché devono capitare sempre tutte a me queste situazioni? Spero che si calmi.
«Tranquilla è tutto ok. Non pensiamoci più. Dunque hai detto prima di essere l'addetta alle acconciature giusto? Cortesemente potrei chiederti di sfoltirmi un po' i capelli e rasarmi un po' la barba?»
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The Seventh Ronin
ActionAvete presente le storie e i trip mentali sulle organizzazioni mafiose, sugli Armageddon, sui viaggi nel tempo e sulle storie di supereroi? Bene mischiate il tutto ad un po' di cultura Giapponese, (che già di per sé è un trip mentale assurdo) miti...