Chapter 4: Roxesias

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~Ore 23:08~

Ho due guardie davanti a me e il detective al mio fianco che fissano ancora male per la conferenza di poco fa. Mi fisso a guardare un punto fuori dal finestrino immergendomi nei miei pensieri e finendo di bere il Milkshake. Il detective mi vede incantato e mi smuove per farmi riprendere

«Vedi di non pensare troppo o ti si affumicherà il cervello più di quanto non lo sia già Xander»

Guardo il detective divertito

«Beh almeno io un cervello c'è l'ho. Il suo è andato in pensione quando è nato e se aveva un paio di neuroni si saranno impiccati per la solitudine»

Gli ribatto prendendolo in giro divertito. Il detective mi guarda incavolato e ripete fra se e se

«Mantieni la calma Johnson. Non puoi uccidere innocenti»

Cerca di assumere un'aria calma e composta e io torno a fissare il vuoto. Uccidere innocenti. Ne sono morti già troppi. E devo impedire che ne muoiano ancora.
Tsukoterasu. Il nome richiama le due divinità giapponesi Amaterasu e Tsukoyomi rispettivamente gli dei del sole e della luna. Se non riesco a fermarli il mondo verrà distrutto. Devo muovermi con cautela ora che ho tutti i riflettori puntati addosso. Sarà una sfida ardua ma c'è la posso fare. C'è la devo fare. Altrimenti non rimarrà più niente. Non posso permetterlo.

~15 min dopo Aeroporto di New York~

Scendiamo dall'elicottero e ci avviamo verso la limousine che ci porta direttamente in Hotel. Dentro la limousine continuo a rimanere nei miei pensieri. Il detective mi osserva.

«Senti Xander. Come ti sei fatto quella cicatrice?»

«Quando ho imparato a combattere con la spada. Sei anni fa. Per il mio maestro non c'era modo migliore se non quello di usare direttamente vere e proprie armi non quelle da allenamento. Diceva che avendo una vera e propria arma in mano si rischia la vita. E solo quando sei in pericolo di morte dai il meglio di te. O almeno così la pensava. Lo so la sua filosofia era strana ma ha funzionato»

Il detective mi guarda dispiaciuto.

«Non mi guardi con compassione detective. Più tosto mi dica. Lei come si e fatto quella che ha sul petto?»

Mi guarda incredulo e perplesso.

«Come fai a sapere che ho una cicatrice sul petto?»

«Semplice spirito di osservazione detective»
«Ma quando avresti?»
«Nel faccia a faccia di prima»

Il detective continua ad essere sorpreso. Poi la sua espressione si rattrista

«Afghanistan 8 anni fa. Andai in missione per l'esercito. Mi sono beccato un proiettile per un mio amico»
«Comprendo ciò che ha provato. Anche io feci la stessa cosa»

Sprofonda il silenzio. Mi affaccio al finestrino per distogliere lo sguardo e leggo l'insegna di un hotel. È tutta d'oro con i led rossi e blu che illuminano la scritta. "Hotel Roxesias"

«Wow figo»
«Bene Xander siamo arrivati»

Scendiamo dall'auto e un addetto dell'hotel svuota il bagagliaio della limousine e mette le mie valige su un carrellino

«Rimarrai in pernottamento qui fino a quando deciderai cosa fare con l'azienda e se vorrai affittare una casa o rimanere qui. Per mia sfortuna noi due ci vediamo domani mattina. Ti è già stata prenotata una camera a nome tuo. Alla reception ti diranno ciò che devi sapere e ti scorteranno fino alla stanza. Vedi di non combinare casini Xander»

Imito il detective facendo i mimi con le mani

«Sisi ho capito, ho capito»

Il detective va su di giri e inizia ad alterarsi

The Seventh RoninDove le storie prendono vita. Scoprilo ora