Chapter 38: Il Mercante Nero (Pt1)

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Io e Johnson accediamo al retro del casinò come dipendenti, cioè addetti alle pulizie. Entrambi indossiamo una divisa adatta al tipo di mansione e abbiamo un berretto per evitare che le telecamere inquadrino completamente il nostro volto. Inoltre abbiamo messo barba e baffi finti per eludere dal nostro aspetto di ieri. Per accedere mostriamo il nostro badge alla guardia che subito sospetta di noi, non avendoci mai visto.
«Alto là chi siete voi due?»
«Salve siamo due nuovi addetti alle pulizie. Purtroppo i nostri colleghi hanno avuto degli imprevisti e non sono potuti venire a lavoro e dato che eravamo nelle vicinanze ci hanno mandato a completare il turno qui»
«Che avete nei borsoni?»
Ne apriamo una parte e mostriamo varie cianfrusaglie per la pulizia tra i quali spruzzini, spugne nuove e panno pelle.
«Avete qualche prova con voi per dimostrare il vostro cambio turno?»
Jhonson subentra subito mostrando un documento falsificato sul suo telefono che attesta che il titolare della suddetta impresa di pulizie ci ha cambiato i turni e una nota di farne riferimento al loro capo.
«Bene chiamerò una guardia che vi mostrerà dove potrete trovare tutto l'occorrente per lavorare.»
Subito arriva un uomo che ci scorta in una stanza dove troviamo tutto l'occorrente per fare le pulizie e ci indica le zone che dovremo lavare. Dopo che l'uomo ci ha lasciati soli, tiriamo fuori dal borsone che avevamo con noi, abiti più eleganti e ci cambiamo vestendoci per una serata da casinò. Io indosso un vestito nero con una camicia bianca e un papillon nero mentre Jhonson è vestito come me ma con una cravatta nera. Sistemiamo gli auricolari nascosti e usciamo dalla stanza. Cross spegne le telecamere del corridoio cosi possiamo arrivare alla sala da gioco senza problemi.
^Bene ragazzi ora che siete dentro seguite le mie indicazioni e arriverete senza problemi ai vostri obiettivi. Drake, tu vai al secondo piano mentre Jhonson arriva direttamente al quarto. D'ora in poi avrete le comunicazioni separate. Buona fortuna a entrambi^
Io mi dirigo al secondo piano ed entro nella sala da gioco. Nel mentre, vedo il Mercante scendere le scale e dirigersi a un tavolo da gioco.
^Drake hai individuato il tuo obiettivo?^
Cerco di parlare a bassa voce per non dare nell'occhio e non farmi vedere
«Sì, lo vedo. Si sta accomodando a un tavolo da gioco. Penso che farò lo stesso e vedremo quanto sarà bravo a poker»
Mi avvicino al tavolo da gioco ma due gorilloni mi bloccano cercando di farmi andare via ma il Mercante li richiama.
«Signor Xander. Non ho idea di come abbia fatto a eludere l'ingresso ma ha tutta la mia attenzione ora. Prego, si accomodi pure al mio tavolo»
«Quale onore signor?»
«Jean Paul Chanvelle. Ma mi chiami pure Paul»
Quelli della sicurezza si fanno da parte e mi lasciano sedere mettendosi alle spalle del Mercante mentre io mi siedo di fornte a lui.
«Mi dica signor Xander a cosa devo la sua visita?»
Noto la sua espressione tranquilla e pacata anche se ha un lieve tremolio nella sua voce.
«Voglio solamente svagarmi un pò come fanno tutti i vari giocatori in questa stanza. E poi i soldi non mi mancano. Magari potrei scambiare quattro chiacchiere con lei signor Chanvelle»
Dico poggiando un gruzzolo da diecimila dollari sul tavolo.
«Molto bene. A cosa preferisce giocare?»
«So che lei è molto bravo a Poker. Mi piacerebbe sfidarla»
«Vuole davvero sfidarmi nella mia specialità? Fino a oggi, solo un paio di persone sono riuscite a battermi davvero. Dubito che lei ce la possa fare. Le consiglio di cambiare gioco cosi da avere qualche probabilità in più di potermi battere»
«Che c'è signor Chanvelle ha forse paura di essere battuto nel suo punto forte? O magari pensa di non essere all'altezza della sfida?»
Chanvelle scoppia in un buffa risata.
«Lei è molto vivace signor Xander. Spero che questa sua euforia non la porti a perdere tutto ciò che ha»
Si schiarisce la voce e si rivolge agli spettatori.
«Molto bene, se qualcuno vuole tentare la fortuna come il signor Xander si avvicini pure al tavolo.»
Paul si sistema le maniche della giacca e alcuni sfidanti tentano la sorte.
«Mazziere dia le carte per favore.»

Dopo i primi 10 minuti tutti i giocatori sono usciti dal gioco e siamo rimasti solo io e Paul. Lui ha guadagnato ì una somma molto alta eliminando nei vari turni quasi tutti i giocatori. Tutti i giocatori tranne me. Non ho guadagnato molto ma l'aver finto di essere scarso in questo gioco probabilmente mi porterà dei vantaggi nella mano finale. 
«Noto con piacere signor Xander che è arrivato al duello finale. Vogliamo aumentare la posta in gioco?»
«Volentieri. Io mi gioco tutto ciò che ho. Casa, azienda e conto in banca»
Tutti rimangono a bocca aperta e increduli delle mie parole.
Paul scoppia a ridere e tutti lo seguono
«Mi sta simpatico sa, signor Xander. Lei è davvero molto eccentrico, oserei dire divertente»
Non sapendo che fare rido anche io.
«E lei cosa scommette invece? Io ho messo in palio tutto»
Sento Cross che mi parla.
^Sei pazzo Drake? Stai buttando tutto all'aria per avere delle informazioni? Sai davvero quanto stai rischiando? Stai affrontando il mercante nero non un neo giocatore di poker che non sa nemmeno cosa sono le carte. Pensa bene a ciò che fai.^
Chanvelle smette di ridere lentamente, abbassando man mano il tono e mostrando una faccia stranita e sorpresa allo stesso tempo. Fa segno alle guardie di far uscire tutti e di chiuderci a chiave dentro la stanza.
«Sembra che lei abbia perso il senno. Mi dica... cose vuole realmente ottenere per mettere a repentaglio tutto ciò che ha?»
«Semplici informazioni, se io vinco lei mi dirà tutto ciò che voglio sapere e mi lascerà uscire sano e salvo di qui. Ah e ovviamente prenderò il malloppo in denaro. Non le sembra un equo scambio, signor Mercante Nero?»

Tutti si raggelano quando pronuncio quel nome nella sala. Le guardie del corpo di Paul si attivano subito cercando di puntarmi la pistola addosso e di darmi addosso ma Chanvelle li blocca con un gesto
«Quindi tu sai chi sono»
«So come funziona con voi Yakuza. Basta farvi "BU" e spiattellate fuori tutto pur di non morire. È proprio vero che non ci sono più gli Yakuza di una volta pronti a morire per la causa»

Paul si scalda e altera la sua voce arrabbiandosi per le mie affermazioni e le mie accuse
«Come osi tu sporco traditore dire una cosa del genere?»
«Sto ancora aspettando di chiudere la partita. Accetta le mie condizioni signor Chanvelle?»
«Bene chiudiamo qui la storia. Accetto le condizioni e ti do la mia parola che nessuno ti torcerà un capello. Punto dieci milioni. Mazziere dia le carte»
L'aria si fa molto tesa e tutti sono in ansia
«Dubito che possa battere la mia mano signor Xander. Poker d'assi»
«Davvero una bella mano Chanvelle. Con permesso le mostro la mia. Scala reale»
Tutti guardano le carte increduli di cosa sia appena accaduto. I gorilloni di prima mi ripuntano le armi contro ma Chanvelle li ferma.
«Abbassate quelle armi. Non azzardatevi a toccare Xander. Non oggi!»
«Come hai fatto ad avere una scala reale? Nessuno è mai riuscito ad averne una contro di me»
«Vedi Paul tu pensavi di vincere a testa bassa pensando che non avendo accumulato soldi fino a ora fossi uno che non sapesse giocare. Quindi hai pensato di vincere facilmente schierando un Poker d'assi e speravi che io schierassi un full o una scala colore. Ma non hai tenuto a mente molti fattori che ti sono costati tutto»
Fa un ghigno di rabbia e di disprezzo verso di me per poi scoppiare di nuovo a ridere.
«Ho sfidato molti duellanti abili signor Xander che hanno saputo mettermi in difficoltà ma alla fine hanno perso, Lei invece ha fatto il gioco opposto. Questa era una variante che non avevo previsto. Ha indovinato su tutto. Molto bene le darò tutte le informazioni che vuole. Lasciateci soli e non riferite parola di ciò che è accaduto questa sera. In caso contrario vi ricordo che sarete i primi a finire a fare compagnia ai pesci in mezzo al mare»

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