6. Un'associazione di guerrieri

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È stato creato un gruppo su Sei di Corvi, se volete entrare questo è il link (se non ve lo fa cliccare, mandatemi un messaggio in privato). Niente volevo dirvi solo questo e che nel frattempo stanno uscendo le playlist sui personaggi nella raccolta di citazioni.
Ok, buona lettura e buono sclero ✌

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- Chi sei? - fu la prima cosa che pronunciò Manisporche rivolto a quel ragazzo evidentemente molto diverso da lui.
- Buonasera, io sono Ryker Nyx, piacere di conoscerti. - gli rispose gentilmente porgendogli la mano sinistra, Kaz la guardò, Ryker la guardò a sua volta confuso ma la mano rimase vuota a mezz'aria, così la ritirò imbarazzato.
- Ti serve qualcosa? - andò dritto al punto.
- Io, ecco, quel ragazzo, Jesper, mi aveva detto qualcosa a proposito di corvi. -

Ryker aveva chiesto da quelle parti, per lo più al Club dei Corvi ed era venuto a conoscenza di un'organizzazione chiamata Gli Scarti che ultimamente era a corto di dipendenti. Ma lui non sapeva che fossero dei criminali, li aveva intesi più come dei giustizieri. Le poche storie che aveva sentito sulle bande di quella città erano principalmente di crimini anonimi, famosi ma di cui non si conosceva il mandante. O lui non lo conosceva, non ancora.

- Non siamo interessati. - concluse Kaz e si voltò zoppicando verso le scale.
- Ho visto una cosa. - quella frase colse la sua attenzione e senza lasciar pronunciare un'altra parola allo studente, lo condusse nel suo studio.

Ryk osservava ogni angolo di quella vecchia casa e giunto nell'attico non rimase sorpreso che quello fosse l'unico piano decentemente allestito, anche se troppo buio per i suoi gusti.
Kaz si sedette sul divanetto e ascoltò attentamente il ragazzo. Ci aveva pensato quel pomeriggio e credeva di sapere qualcosa di interessante. Raccontò del suo arrivo al Club e dell'incontro con le Punte Nere.

- Ora, potrebbe sembrare una cosa stupida, ma l'altro giorno ho notato che il luogotenente aveva un tatuaggio. -
- Sì, è normale quando fai parte di un'organizzazione. - lo interruppe impaziente di giungere al succo.
- A quanto ho capito il tatuaggio delle punte nere dovrebbe essere una mano con l'indice e il medio mancanti, ma questo Ger,-
- Geels. - lo corresse.
- Questo Geels, - riprese Ryker, - aveva sul braccio un leone con una corona. -
- Il simbolo dei Centesimi di Leone! - Kaz capì quella era un'informazione importante: il secondo delle Punte Nere si era alleato con Rollins e probabilmente, anche in quello stesso momento, si stavano ampliano. Forse, dopotutto, questo studentello potrebbe essermi utile.
Ryker aveva buon occhio, ragionava velocemente e capiva molte cose. Non sarebbe stato di certo un brutto acquisto per la banda.

Kaz ci pensò qualche attimo, poi si presentò come il capo di quell'organizzazione della quale faceva parte anche Jesper.
- Hai qualche capacità di combattimento? - chiese apertamente.
Il ragazzo non sapeva bene cosa rispondere, non aveva mai combattuto ufficialmente contro dei criminali, era un ragazzo di campagna che stava seguendo gli studi accademici: quando avrebbe dovuto avere l'occasione di affrontarsi contro qualcuno?
La sua esitazione obbligò Kaz a sbuffare nervosamente, così cambiò l'impostazione della sua richiesta.
- Cosa contiene il tuo curriculum alla voce "abilità"? -
- Sto ancora studiando, non lavoro. - rispose aumentando l'impazienza di Manisporche.
- Se vuoi entrare a far parte della mia squadra, devo sapere cosa sai fare, giusto? - si innervosì.
Ryker spiegò che non era particolarmente bravo in attività fisiche, da piccolo svolgeva pochi semplici compiti alla fattoria ma niente di sensazionale.
- Non ho tempo da perdere. -
Poi gli venne in mente che una delle sue passioni era recitare e travestirsi.
- Un trasformista! - si meravigliò, - E sei bravo? -
- Non saprei, posso darti una dimostrazione, se vuoi. - Ryker gli dava del "tu", lo vedeva come un altro ragazzo come lui, solo un po' più dark e con una disabilità non troppo evidente alla gamba. Non era così spaventoso come lo aveva dipinto un dipendente del suo casinò.
- Domani alle 12:00, al mercato di Quarto Porto. - stabilì.
- Al mercato? Ma ci sarà molta confusione a quell'ora! -
- È proprio quello che voglio. -
- Come faremo a incontrarci? -
- Sii quello che sei, uno studente. E porta almeno un cambio, sei un trasformista, no? Trasformati. -
E con quelle parole, Manisporche pose fine alla conversazione aprendo la porta e invitando Ryker a uscire.

Kaz aspettò che il ragazzo uscisse e scendesse le scale, poi richiuse la porta e fece un bel respiro: era il momento di ideare un piano. Tirò fuori la lettera che gli avevano dato Wylan e Jesper, non riusciva ad aprire la busta di Inej, non voleva pensarci, così si mise a leggere attentamente quella.

Il cielo era molto buio, la luna risplendeva offuscata dalle nuvole, gli alti lampioni illuminavano le strade del Barile di una sottile luce giallastra, lasciando all'oscuro gli stretti vicoli che nascondevano segreti. Ryker aveva percorso quella strada già due volte e questa era la terza, stava imparando prendendo vari edifici e botteghe come riferimento. Guardò il suo orologio, le 24:16, oggi è giovedì quindi mi sa dovrò aspettare Dwenn. L'università era lontana dal Barile quindi probabilmente sarebbero arrivati insieme.

Kaz non aveva accennato al suo nome, si era presentato solo come "il capo degli Scarti, un'associazione di guerrieri", aveva detto. Ryker non aveva capito bene che età avesse ma sembrava troppo giovane per essere a capo di qualsiasi cosa. Era ben vestito, elegante e raffinato, chissà dove doveva andare, pareva aver fretta. Tante cose erano interessanti di lui e di quel posto, però una gli saltò all'occhio maggiormente: il suo bastone. Ryker aveva notato la sua gamba e non sembrava necessitare di un ulteriore sostegno ma la lentezza nel salire i gradini e la rapidità nel sedersi gli fecero pensare che quel ragazzo un po' cupo aveva avuto un problema alla gamba, forse alle ossa. Non gli aveva dato tanto fastidio l'imbarazzo provato alla mancata stretta di mano o il tono leggermente arrogante, ma qualcosa in quel tizio non gli quadrava. Va bene tutto, ma i ragazzi normali non si comportano come lui, pensò. Gli venne in mente l'avvertimento che gli dette quell'uomo al casinò, il terribile, un mostro, erano alcune delle parole che aveva usato. Beh, a me non sembra tanto terribile! Era ovvio che non lo conosceva. Se lui è a capo dell'organizzazione e aveva più o meno la mia stessa età, forse è anche amico di Jesper, si disse senza una vera motivazione.
Voleva incontrarlo di nuovo? Altrimenti perché sarebbe andato già tre volte in quel quartiere pericoloso?
Le riflessioni di Ryker si affievolivano insieme alla sua energia, aveva sonno e non vedeva l'ora di lanciarsi sul suo letto caldo e morbido.

Arrivato a metà strada, nelle zone del quartiere finanziario, navigò lungo il canale di Geld continuando però ad andare dritto invece di svoltare a destra, allora fu costretto ad aggirare il ricco quartiere di Geldin per giungere finalmente al campus. Quando si trovò all'incrocio tra il quartiere governativo e quello di Geldin, ebbe una strana sensazione, come qualcuno lo stesse osservando. Si concentrò sul canale, cercando di non sbagliarlo di nuovo, quando un fantasma lo sorvolò. Sapeva che quella era una parte di Ketterdam abbastanza tranquilla e sicura anche di notte, tuttavia la paura iniziava a farsi spazio sulla sua barca. Era da solo e, come si era ricordato dall'ultima discussione, non sapeva combattere con alcun mezzo. Rilassati, provava a calmarsi, non ci sono ladri volanti e i fantasmi non esistono. Si sciolse i muscoli e respirò a fondo. Aveva ragione, non esistono i fantasmi, ma sui ladri volanti non poteva esserne certo. Forse non quelli normali, ma i ladri di segreti sono ovunque. Lui non aveva niente da nascondere, non conosceva molta gente in città e non potevano minacciarlo ora che si stava guadagnando la stima degli Scarti.
Mentre era immerso nei suoi pensieri, si accorse di essere quasi arrivato, così fece approdare la barca e corse verso il cancello dove l'amico lo attendeva.
Non c'era nessun ladro, e io che mi preoccupavo tanto!
Nessun ladro, ma forse un fantasma sì. 

Benvenuti a Ketterdam [IN CORSO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora