19. Sensazioni ad alta velocità

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Se lo raccontassi, nessuno crederebbe che una ragazza e un ragazzo zoppo hanno messo k.o. due bestioni eppure è così. Ma sapete perché non mi crederebbero? Perché non sanno che quella ragazza è un soldato grisha e quel ragazzo è il temibile Manisporche. Voi ovviamente non avrete dubbi, il fatto è che non sempre chi ha tanti muscoli ha anche molto cervello. 
- Non sei contento di vedermi? - si mise in posa Nina mentre lui la ignorava.
- Ti ho salvato il culo, almeno mezzo grazie non sarebbe male, sai. - 
- Grazie Nina. Ora portiamoli via da qui. - 
La ragazza aveva sentito bene? Kaz ha appena detto "grazie"? E l'ha fatto su richiesta? Ci mancava solo che si mettesse a dare baci e abbracci a tutti.

Nel frattempo, Jesper e Ryker non stavano avendo così tanto successo come spie. Erano riusciti a raccogliere qualche informazione su Rollins ma niente di sconvolgente. Jesper si faceva distrarre dalla magnificenza di quel palazzo e Ryker, inizialmente diffidente, si lasciò ammaliare anche lui ma solo per poco tempo.
- Jes, dovremmo tornare da Kaz. -
- Ah si certo, solo un attimo. - prometteva lui, ma sapeva entrambi che se non ne uscivano il prima possibile sarebbero stati in pericolo. Meglio non portare altri guai, avevano già abbastanza a cui pensare. I ragazzi non avevano nemmeno terminato il giro del primo piano, quando udirono qualcuno inveire contro Rollins in tono accusatorio. Era un uomo di mezza età ben vestito e dalla folta barba bianca curata che insieme al panciotto rosso, ricordava un Babbo Natale arrabbiato. Il motivo del suo comportamento non era chiaro ma di certo Pekka gli aveva portato via la figlia, da ciò che diceva. Chissà che le avrà fatto quell'assassino… già chissà… 
- Ehi, ma io ti conosco! - urlò un tizio verso il ragazzo zemeni. - Tu sei quel ragazzo che vinceva sempre al casinò! - 
Jesper si vide costretto ad avvicinarsi per non richiamare troppo l'attenzione su di sé. 
- Può darsi, io vinco spesso in un sacco di casinò. - rispose vago. 
- Al Club dei Corvi, tu hai vinto per cinque volte di fila. Non è normale vincere per cinque volte. Ammettilo che hai barato! - 
La gente cominciava a interessarsi di più sul giovane scommettitore che sul padre disperato. Una donna arrivò da destra e lo riconobbe come colui che le aveva fatto perdere quasi diecimila kruge e per colpa sua era stata obbligata a chiedere un prestito al suo ex marito. 
- Ladri! - 
- Bugiardi! - 
- Truffatori! - 
Senza volerlo, anche Ryker che gli stava accanto, vide il suo nome sporcarsi di grigio criminale insieme ai vari insulti che sempre più gente urlava loro contro. Ci conviene fuggire da qui, pensò giustamente Ryker, ma Jesper non era del tutto d'accordo. Aveva trovato dei fan! Forse erano più degli haters, in ogni caso, stava diventando famoso e cercava ancora di presentarsi a quella gente come "il grande re". Più il grande idiota, si disse lo studente. Poi dei clienti che lo conoscevano e lo odiava per le sue azioni, si misero a inseguire Jesper per tutta la sala, disturbando i giochi e coinvolgendo le guardie del locale. Una di loro loro li riconobbe e avvisò gli altri uomini di non lasciar scappare quei due corvi. 

I ragazzi iniziarono a correre all'interno di quel labirinto smeraldo, nascondendosi tra i giocatori e i tavoli.
- Se proprio me ne devo andare, lo farò con stile! - urlò lo zemeni mentre saliva le scale verso il primo piano. 
- Prendeteli! Sulle scale! - indicava una guardia troppo lontana da loro.
Jesper si fermò per alcuni secondi con l'intenzione di riposarsi, a detta sua, secondo Ryker stava pensando cosa fare.
- L'importante è che ti fai venire una buona idea in fretta. - 
Lui non disse niente, ammirava ancora una volta l'imponenza del palazzo e l'enorme cura con cui era arredato. Wow, sembra davvero un antico castello! 
Sentirono dei passi pesanti e veloci colpire i gradini ma Jesper non si spostava.
- Se hai finito la gita scolastica, ti ricordo che noi dovremmo scappare vivi da qui. -
- Ah giusto, seguimi. - 
Ah giusto!? Ma che cazzo… che ha in mente adesso?
I ragazzi continuarono a salire le scale dall'altra parte della sala, costringendo le guardie a percorrerla tutta. 
- Sbrigatevi! - si sentivano echeggiare le voci baritonali delle guardie. 
Raggiunto il secondo piano, Jesper si mise ad aprire alcune porte e Ryker lo imitò. La prima era occupata da ricchi nobili, la seconda era un ripostiglio, e la terza era un bagno. Allora corse lungo il corridoio che divideva le scale dalle salette e spalancò la porta di fronte. Libera
- Vieni Ryk! - 
Il ragazzo si avvicinò a lui, cercando di capire quale strana idea avesse avuto adesso. Gli ordinò di chiudere la porta, così prima di raggiungerci ci metteranno un po'. 
In quella piccola saletta c'era solo un tavolo rotondo coperto da una tovaglia elegantemente ricamata contornato da alcune semplici sedie di legno. Si concessero dei secondi per riprendere fiato e ammirare lo splendido quadro che ricopriva quasi tutta la parete destra. 
- Ok, mi è bastato. Passiamo alla parte divertente. - disse di punto in bianco lo zemeni, facendo preoccupare Ryker che non sapeva cosa intendesse per "parte divertente". Mentre le guardie al secondo piano cercavano quei due ragazzi, facevano davvero tanto chiasso aprendo le porte a casaccio, finché il rumore di un vetro rotto li raggruppò alla fine del corridoio. 
Ryker non era molto convinto che saltare da una finestra alta almeno dieci metri.
- Oh andiamo, sono saltato da posti più alti di questa stupida finestra. Forza, andiamo! - lo incoraggiava Jesper. 
Ryker non sapeva se quella fosse una buona cosa ma alla fine decise di fidarsi di quel ragazzo energico e così diverso da lui. In realtà non ebbe scelta perché le guardie erano già lì, avevano appena sfondato la porta violentemente. Jesper era già sul davanzale, tese la mano al ragazzo indeciso.
- Dai vieni! Preferisci farti catturare? - 
Lui era ancora incerto ma si stava lentamente avvicinando alla finestra.
- Fidati di me, Ryk. -  
Era proprio quello che temeva, doversi affidare a un criminale senza avere altre opzioni valide. Ma quello non era un criminale come gli altri, era Jesper e Ryker strinse la sua mano e lo seguì. 

I giocatori accorsero immediatamente dopo aver udito la finestra rotta e l'urlo delle guardie rassegnate.
- Come avete fatto a farveli scappare da sotto il naso! - li rimproverava un tizio con una chioma rossa non abbastanza folta, alto ma non molto muscoloso che con il suo vestito elegante, sembrava il capo di tutto quell'enorme palazzo. 
- Signore, siamo davvero spiacenti, la prossima volta… -
- Non ci sarà nessuna prossima volta. - ammise con un tono spaventosamente calmo. - Se non riuscite nemmeno a catturare due ragazzini, come dovreste proteggere questo posto dai veri criminali! - 
Le porte delle salette furono aperte da gente curiosa che voleva assistere a quell'evento per poi trasformarlo in argomento da chiacchiere davanti a una tazza di caffè con i propri amici di gossip. Di certo un duro colpo per il Palazzo di Smeraldo mostrare quanto sono incapaci le sue guardie. Molti potrebbero non venire più perché pensano che questo non sia un posto sicuro, si disse una donna perspicace ma evidentemente non abbastanza veloce da non farsi notare. 
- E che questa serata vi serva da lezione, branco di cani senza cervello! - 

- Oh per Gezen, che puzza! - cercò di tapparsi il naso.
- Cosa ti aspettavi da un cassonetto, profumo di lavanda? - scherzò Jesper.
Ci fu qualche secondo di silenzio, poi, come dei veri stupidi, si misero a ridere senza motivo. 
- Jes, tu sei pazzo. - 
- Lo prendo come un complimento. - rispose ridendo ancora. 
Fu uno dei momenti più belli per Ryker. Erano in un cassonetto della spazzatura ma non importava finché Jesper era con lui. La sua risata allegra e spontanea gli scosse qualcosa di sconosciuto dentro di sé. Ryker non voleva più tornare all'accademia, gli piaceva stare con i corvi, era… 
- Davvero divertente! -
Adesso comprendeva meglio le parole dello zemeni. 
- Già, ora però usciamo da qui che il mio naso non ne può più. - e fece un agile salto. 
Ryker tentò di imitarlo ma evidentemente non era abbastanza allenato a saltare fuori dai cassonetti. Si alzò e mise il piede sul bordo ma quando fece per spingersi, spostò il peso su quel piede e il cassonetto si rovesciò con lui ancora dentro.
- Perfetto, ora puzzerò di merda per una settimana. -  
Jesper cercò di trattenersi ma alla fine scoppiò in una rumorosa risata e gli tese la mano per aiutarlo. Il giovane si alzò in piedi finalmente fuori da quel posto troppo schifoso e si ripulì. 
- Aspetta hai qualcosa sulla faccia. - disse Jesper di fronte a lui. Con le sue dita sottili pulì il viso arrossito di Ryker.
Erano vicini, troppo vicini per lui. Non si differenziavano molto in altezza ma per un attimo Jesper gli sembrò così lontano e irraggiungibile che credette di aver acquistato almeno dieci centimetri di altezza in più. Come un angelo che mostra la sua vera forma, meravigliosa e non proprio profumata. 
- Ecco fatto. - concluse Jesper con tono forse più basso dal solito. 
Il battito di Ryker continuava ad accelerare ma qualcosa lo destò dai suoi pensieri: la sensazione che per Jesper non era lo stesso e il fatto che lui fosse già fidanzato. 
In pochi secondi il suo umore cambiò tanto velocemente che non dovette preoccuparsi di sbagliare.
- Andiamo. - disse lui incamminandosi verso il punto d'incontro. 
Quella strana sensazione provata solo pochi secondi prima aveva procurato un vuoto dentro di lui. Non riusciva nemmeno a capire perché si sentisse così, non avrebbe dovuto pensare nemmeno lontanamente di avere delle possibilità con Jesper. 

_ Hello it's me!_

Buonassseraaa! Si lo so, è più corto degli altri capitoli ma ehi, li sto pubblicando con regolarità! ... per ora...
Mi piacerebbe se qualcuno conmentasse nei miei capitoli. All'inizio alcuni lo facevano, poi non so che è successo.
RAGAZZI, ESPRIMETE OPINIONI E SCLERI QUANTO VOLETE!
Sennò a cosa serve wattpad?

Beh, buona notte perché so che siete qui a leggerla anche se è l'una di notte e tutti pensano che stiate dormendo. Io so tutto.
In ogni caso, ci vediamo al prossimo capitolo dove non so cosa scriverò né come ma sarà sicuramente un momento di puro DRAMA

Baci ragazzi!

Benvenuti a Ketterdam [IN CORSO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora