Sorse il sole già da alcune ore e un vento particolarmente pungente entrava dalla finestra agitando la tenda. Kaz si tirò su la coperta, ancora mezzo addormentato. C'era molta luce, nonostante le nuvole che coprivano quasi tutto il cielo ma gli uccellini cinguettavano tranquillamente e i corvi sui tetti gracchiavano indisturbati. Dalla strada provenivano alcune urla, forse una rissa tra senzatetto, e a un certo punto si sentì un graduale rumore di passi avvicinarsi, quando Roeder spalancò la porta spaventando un Kaz insonnolito.
- Capo, capo! Devi venire a vedere, due uomini si stanno prendendo a pugni! -
- Non sono affari miei. - mormorò.
- Ma sono dei nostri! Due degli scarti se le danno fin troppo! -
- E lasciali stancarsi. -
- Non ha intenzione di fare niente? - domandò un po' sconvolto il ragazzo.
- Sarà meglio per loro che abbiano terminato prima che io scenda. - affermò e Roeder indietreggiando, chiuse la porta e tornò al piano terra.Kaz Brekker fece un bel respiro per svegliarsi meglio, aprì gli occhi e mentre si alzava un forte mal di schiena lo colpì improvvisamente. Notò la coperta, ero sicuro di averla lasciata sul divano ieri sera. Inizialmente non capì, poi un piccolo disegno attirò la sua attenzione: un fiore. Che significa? Chi è che lascia questa roba? Iniziò a innervosirsi credendo che qualcuno fosse entrato in quella stanza la notte prima per rubargli qualcosa. Guardò di nuovo quel foglietto e gli sembrò familiare ma non ricordava in che occasione avrebbe potuto vederlo.
Un ricordo gli scattò in mente: delle parole udite la notte passata, una voce femminile che parlava con lui. Non aveva presente esattamente cosa gli avesse detto quella donna e nemmeno chi poteva essere ma sono sempre più sicuro di aver già visto questo fiore.Scese a mettere qualcosa nello stomaco che risuonava gravemente, e, anche se era nel bel mezzo della sua colazione, Kaz accettò la chiacchierata con Jasper e Ryker. Solitamente la mattina è intrattabile prima del suo ordinario caffè, correggo, solitamente è intrattabile e basta, avrebbe detto il ragazzo zemeni, ma quella volta la benedizione divina scese su Manisporche che molto pazientemente, ascoltò il discorso sull'incontro con il Consiglio dei Mercanti del martedì passato.
- Tu non dovresti essere a scuola? - chiese Kaz a Ryker, temendo che altri si insospettiscano. Il ragazzo rispose con un gesto vago e cambiò argomento.
- L'altra mattina siamo andati a parlare con Karl Dryden, quel giovane mercante un po' timido, e inizialmente ha detto che non aveva notizie di Jan Van Eck da molto tempo. -
- Poi però c'ha ripensato, - interruppe Ryker, - e ha detto che effettivamente gli altri mercanti del consiglio si comportano in modo strano da quando è stato arrestato. -
Kaz ascoltava ma fin ad allora non aveva sentito niente di utile, quindi insistette su Van Eck.
- Del nostro amico Jan non sa molto, girano voci ma non mi fiderei più di tanto, Kaz. - continuò Jesper.
- Dryden ha sentito che anche dalla prigione Jan riesce a impartire ordini, avrà corrotto le guardie o qualcun altro lì nel carcere. -
Ryker non era del tutto sicuro ma sperava di essere utile almeno. Quella era la prima vera missione che Manisporche gli aveva affidato e non voleva deluderlo, aveva riposto fiducia in lui e Ryker aveva intenzione di impegnarsi in questo suo nuovo "lavoro", soprattutto quando era così divertente vestirsi eleganti e fingersi un'apprendista mercantile.
- Questo è ovvio. - concluse Kaz non molto felice, - Noi dobbiamo capire come fa e chi è corrotto affinché non accada più. -
- Sai cosa sarebbe ideale? Se Jan finisse nella prigione di Hellgate! Oh sarebbe stupendo, rinchiuso lì, magari anche mangiato da una bestia gigantesca e noi ce lo leviamo dalle palle. -
- E come ce lo porteresti, genio? - domandò giustamente Kaz, ma Jesper non aveva pensato a quel dettaglio fondamentale.
Kaz si era già stancato di Jan Van Eck e non vedeva l'ora di eliminarlo da quella città ma non era certo così semplice, era ancora una persona rilevante nella politica e sapeva come corrompere la gente, anche minacciandola se necessario. Anche Kaz lo sapeva e non aveva intenzione di farsi sorpassare da un mercante assassino.- Quindi, come lo uccidiamo? -
Ryker sobbalzò alla domanda così diretta e pronunciata con tono freddo, anzi quasi divertito. Il ragazzo si stupì per questo lato spietato e crudele che finora non aveva conosciuto riguardo allo zemeni, e questo lo rende ancora più attraente! Sospirò ammaliato. Ma che sto pensando! Io non dovrei... e poi non mi piacciono i ragazzi e in ogni caso lui è già fidanzato, quindi io non avrei alcuna possibilità. In effetti, cosa ci dovrebbe essere in me di interessante per uno come lui... Non credo che...
- Ehi mi senti? - il suo flusso di pensieri fu interrotto dalla voce graffiante di Manisporche che voleva sapere altro su quelle voci e sul comportamento di Dryden.
Ryker riprese la discussione con aria leggermente confusa e continuò a parlare di ciò che interessava a Kaz.
Arrivarono alla decisione che lui sarebbe andato a cercare Geels o qualche altro scagnozzo delle Punte Nere e loro lo avrebbero aiutato.
- Adesso è il momento che anch'io mi sporchi le mani. -
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Benvenuti a Ketterdam [IN CORSO]
FanfictionPekka Rollins deve morire. C'è uno straniero nel Barile. Un ricco ragazzino che ha sentito storielle e leggende di vecchi criminali. Uno studente che si è perso e che per caso, o per fortuna, incontrerà Manisporche. Vi consiglio anche di dare un'o...