Il giorno dopo Wylan avrebbe avuto un incontro davvero importante.
Era venerdì in tarda mattinata, quando Wylan buttò giù dal letto il suo ragazzo urlandogli di svegliarsi.
- Pazzesco, funziona al primo colpo! -
- Ovvio che funziona, mi spacchi i timpani! -
- Muoviti e vestiti. Dobbiamo andare da mio padre. -
Forse Jesper era ancora insonnolito e non aveva sentito bene, ma non gli chiese di ripetere. Scese a fare colazione in quella casa fin troppo silenziosa, domandandosi dove fossero tutti.
- La domestica è al mercato, mamma è dalla sarta, il maggiordomo era già uscito prima che mi svegliassi e io sono autosufficiente, grazie. - rispose il ragazzo, ricordando che Inej vive con i suoi genitori.
- Ma non è pericoloso per lei? Cioè la stanno cercando, sono stati anche a casa sua, non sarebbe più conveniente stare da un'altra parte? - fece notare Jesper.
In effetti era così, ma la ragazza era stata lontano dai suoi genitori per quasi tre anni e adesso voleva recuperare il tempo perso.
- Oh, è così carino che ti preoccupi per lei! Inej è una ragazza davvero forte, riesce sempre a rialzarsi e voi siete grandi amici ma tranquillo, sono sicuro che sa cosa sta facendo. - concluse dandogli un bacio a stampo, si occuparono della colazione.Nel frattempo Inej a casa sua stava aiutando la madre a mettere in ordine e per un attimo le parve di essere tornata alla normalità.
- Papà, potresti sistemare il divano invece di restarci di sopra a leggere? -
Ma il padre non rispose, troppo impegnato nella lettura. No, ovviamente.
Ad un certo punto, la madre sobbalzò come se si fosse ricordata improvvisamente qualcosa.
- Tesoro, dove hai messo la scatola? - domandò al marito, mentre Inej le rivolgeva uno sguardo confuso.
- Dovrebbe essere nell'armadio. - rispose.
Ah ma certo, lei la consideri ma a non me, ottimo padre, direi, pensò scherzosamente.
La madre ricompare dopo qualche attimo con un piccolo pacco in mano e uno splendido sorriso in volto.
- Volevamo dartela il prima possibile, non sapevamo quanto saremmo rimasti qui a Ketterdam. -
Inej guardò quella scatolina colorata domandandosi cosa ci fosse di tanto importante. Poi la prese in mano mentre il padre prendeva un qualsiasi oggettino nelle vicinanze da utilizzare come segnalibro.
- La sta già aprendo? - si alzò dal divano per vedere la reazione della figlia.
Lei non sapeva cosa dire, un banale "è bellissima" non coglieva l'essenza di ciò che aveva tra le dita.
- Quando l'abbiamo vista, ci sei venuta in mente tu. -
- E abbiamo pensato di regalartela anche in occasione del nostro ricongiungimento. - completò la madre.
Era la collana più perfetta che avesse mai potuto desiderare. Semplice ma meravigliosa allo stesso tempo, come lei. Aveva una sottile catenella argentata e un ciondolo ovale con una lucida perla viola, magica e brillante.
Il viola era un colore che Inej l'aveva sempre affascinato per i suoi toni misteriosi.
- Io… non dovevate… Ehm, grazie e davvero, voi… -
I genitori interruppero la figlia cogliendo di sorpresa con un grande abbraccio, non c'era bisogno di aggiungere altro.
- Ti vogliamo tantissimo bene, amore mio. -
- Anch'io ve ne voglio. - ricambiò affettuosamente.
- Tu sei una ragazza speciale e meriti un regalo speciale, così ti ricorderai sempre di noi. -
Inej rispose stringendoli più forte, quasi si commosse. Era da così tanto che non li abbracciava, che non passava del tempo con loro. Gli erano mancati molto, tutta la sua famiglia gli mancava, ma la sua famiglia adesso si era allargata includendo dei particolari ragazzi di quella città.
Forse un giorno avrò il coraggio di andarmene, ma spero di ritrovarli ancora accanto a me, tutti.E mentre Inej passava un dolce momento in famiglia, anche Wylan volle andare a trovare l'ex membro della sua famiglia.
- Quindi non avevo capito male, stiamo veramente andando da tuo padre? -
Il rosso annuì deciso, voleva scoprire di più sui suoi traffici anche se non era sicuro che gliene avrebbe parlato così apertamente.
Ci aveva pensato la sera prima, quando per caso aveva trovato una vecchia lettera del padre dove probabilmente esprimeva il suo amore per il figlio prendendolo in giro per la sua dislessia. Wylan non aveva intenzione di farsi trattare in quel modo mai più da nessuno. Adesso voleva aiutare Kaz con la sua battaglia contro Pekka Rollins e per farlo gli servivano informazioni da uno dei suoi alleati più ricchi: Jan Van Eck, il suo crudele ex padre.
STAI LEGGENDO
Benvenuti a Ketterdam [IN CORSO]
FanfictionPekka Rollins deve morire. C'è uno straniero nel Barile. Un ricco ragazzino che ha sentito storielle e leggende di vecchi criminali. Uno studente che si è perso e che per caso, o per fortuna, incontrerà Manisporche. Vi consiglio anche di dare un'o...