|Chapter three|

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"Lo sapevo!" urlò Ron, scagliando i pugni in aria.

"Dovevano assolverti" disse Hermione, che si teneva una mano tremante sugli occhi, "non c'erano argomenti contro di te, nessuno".

"Sembrate tutti piuttosto sollevati, però, considerando che sapevate già che ce l'avrei fatta" osservò Harry sorridendo.

"Cosa sta succedendo?" chiese Elizabeth entrando in cucina, stiracchiandosi.

Non aveva dormito tutta la notte, per colpa degli incubi, ed era crollata dopo l'alba.

Fred la prese in braccio, girando su se stesso, urlando "Assolto!"

La mise di nuovo a terra, sorridendole, le prese il viso tra le mani e le lasciò un bacio sulle labbra.

"Fred!" urlò la signora Weasley, asciugandosi il volto nel grembiule.

"Mamma stanno festeggiando" rise George.

Intanto Elizabeth era ancora ferma ad elaborare ciò che era appena accaduto, mentre Hermione la scuoteva delicatamente.

"Basta!" urlò il signor Weasley, ma sorrideva anche lui. "Ascolta, Sirius, Lucius Malfoy era al Ministero".

"Che cosa?!" domandò Sirius.

"Sì, l'abbiamo visto parlare con Fudge al Nono Livello. Silente deve saperlo."

"Assolutamente" disse Sirius. "Glielo diremo, non ti preoccupare".

"Venite qui, voi!" ordinò la signora Weasley mentre suo marito usciva dalla cucina. "Il pranzo è pronto".

Ron e Hermione si sedettero davanti a Harry e Elizabeth, felici come mai. La tetra casa sembrava all'improvviso più calda e più accogliente.

"Certo, quando Silente è comparso al tuo fianco, figuriamoci se ti condannavano" disse Ron allegramente, distribuendo mucchi di purè di patate in tutti i piatti, e Harry si batté una mano sopra la cicatrice.

"Che cosa succede?" chiese Elizabeth, preoccupata.

"La cicatrice" borbottò Harry. "Ma non è niente".

Nessuno degli altri si era accorto di nulla: tutti si stavano servendo e festeggiavano per l'assoluzione di Harry; Fred, George e Ginny continuavano a cantare. Hermione era piuttosto agitata, ma prima che riuscisse a dire qualcosa, Ron intervenne allegramente: "Ce l'ha fatta! Ce l'ha fatta! Ce l'ha fatta!"

~

Durante i giorni successivi arrivarono anche tutte le loro lettere da Hogwarts, mentre erano nella stanza di Harry ad ipotizzare chi potesse essere il nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure.

"Silente ha avuto serie difficoltà a trovarne uno quest'anno".

"Non c'è da stupirsi, se pensi a che cosa è successo agli ultimi quattro, no?" disse George. "Uno licenziato"

"Uno morto" aggiunse Fred.

"Uno con la memoria rimossa" ricordò Elizabeth.

"E uno chiuso in un baule per nove mesi" concluse Harry, contandoli sulle dita. "Sì, capisco."

"Cos'hai, Ron?" chiese Fred. "Sei arrabbiato perché ho baciato Eli?"

La ragazza provò a nascondere il viso tra le mani, mentre lo sentiva letteralmente andare a fuoco per la vergogna.

Harry si voltò verso Ron, l'amico era assolutamente immobile, con la bocca un po' aperta, e fissava la sua lettera da Hogwarts.

"Cosa succede?" chiese Elizabeth, avvicinandosi a Ron per guardare la pergamena da sopra la sua spalla. Anche la sua bocca si spalancò.

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