Quando arrivarono nella Sala comune, la tristezza era generale; non sembrava neanche che avessero vinto la partita.
Elizabeth era ancora arrabbiata, ma non con Draco, bensì con sé stessa.
Credeva davvero che Malfoy sarebbe cambiato per lei?
Certo che no, ma ci aveva sperato.
"Dov'è Ron?" chiese Elizabeth a voce bassa.
Harry scosse il capo.
"Credo che ci stia evitando" rispose Hermione.
In quel preciso istante, il ritratto della Signora Grassa si aprì e Ron entrò; era molto pallido e aveva neve sui capelli.
"Dove sei stato?" chiese ansiosa Hermione.
"In giro" borbottò Ron.
Indossava ancora la divisa da Quidditch, si avvicinò al camino e sprofondò nella poltrona più lontana da Harry, senza guardarlo.
"Mi dispiace" mormorò, guardandosi i piedi.
"Di cosa?" chiese Harry.
"Di aver pensato di poter giocare a Quidditch" rispose Ron. "È tutta colpa mia."
"No, Ron! La colpa è di Malfoy" disse Elizabeth, sedendosi accanto a lui.
"Se non fossi un tale disastro a Quidditch."
"Questo non c'entra niente."
"È stata quella canzone a farmi impazzire"
"Senti, smettila, d'accordo?" sbottò Harry. "Va già abbastanza male senza che tu ti addossi la colpa di tutto!"
Ron non rispose, guardò il fuoco con aria infelice. Dopo un po' disse tristemente: "Non mi sono mai sentito peggio in vita mia".
"Questo è troppo!" esclamò Elizabeth, andando a passo svelto verso l'uscita della sala.
"Dove vai?" chiese Hermione, seguendola per la stanza, ma non ricevette risposta e tornò a sedersi.
Elizabeth avrebbe sfogato tutta la sua rabbia su Draco.
Gli avrebbe fatto capire che l'aveva ferita, gli avrebbe detto tutto ciò che pensava di lui, quanto lo odiava.
Senza neanche rendersene conto, stava correndo nei sotterranei. Disse la parola d'ordine, che aveva sentito pronunciare dal ragazzo qualche sera prima, e si precipitò verso la sua stanza.
Quando aprì la porta, Draco era appena uscito dalla doccia. Ancora bagnato e con i capelli in disordine, indossava solo un asciugamano in vita.
"Sei un idiota" urlò Elizabeth, spingendolo. "Perché sei così orribile?" e ancora un'altra spinta. "Pensavo ci tenessi a me" stava per spingerlo di nuovo, ma Draco fu più veloce.
Le bloccò i polsi e la spinse contro il muro.
"Sei solo una bambina" le ringhiò contro.
"E tu un idiota!"
"Perché devi difendere sempre Potter?"
"Perche devi essere sempre un'idiota?"
"Ti scopi Weasley!"
"L'ho detto per ferirti, stupida serpe!"
"Io ti odio"
"Io ti odio di più"
"Non immagini cosa ti farei per quanto ti odio"
Elizabeth rimase in silenzio, mentre sentiva la mano del ragazzo salire e stringersi sulla sua gola.
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Portami a contare le stelle
FanfictionDraco Malfoy e Elizabeth Avery. Serpeverde e Grifondoro. Lei era il sole e lui era la luna. Un'abbinamento perfetto. Una coppia meravigliosamente contraddittoria. Erano destinati a stare insieme. Destinati ad amarsi per sempre. Il loro unico probl...