|Chapter thirty one|

1.5K 100 16
                                    

Dobby l'aveva riportata ad Hogwarts e, in quel momento, camminava tra i corridoi del castello verso la Sala Comune di Grifondoro.

Elizabeth era ancora sconvolta dal bacio con Fred ed era l'unica cosa a cui riusciva a pensare.

Stava salendo le scale, quando sentì la voce inconfondibile del professor Piton e immediatamente si nascose.

"...non possiamo permetterci errori, Draco, perché se ti fai espellere..."

"Io non c’entro niente con quella faccenda, va bene?"

"Spero che tu stia dicendo la verità, perché è stata una cosa maldestra e sciocca. Già sospettano che ci sia tu di mezzo."

"Chi mi sospetta?" disse con rabbia Malfoy. "Per l’ultima volta, non sono stato io. Lo so cosa sto facendo, non sono stupido!"

Elizabeth non riusciva a vederli da dove era nascosta, poteva solo sentire le loro voci. Stavano parlando del compito di Malfoy, ma non di quello riguardante l'aggiustare l'armadio svanitore, bensì un altro.

Ci fu una pausa e poi Piton disse con calma: "Ah...Vedo che zia Bellatrix ti ha insegnato l’Occlumanzia. Quali pensieri stai cercando di nascondere al tuo padrone, Draco?"

"Non sto cercando di nascondergli niente!"

"È per la ragazza, la signorina Avery, non è forse vero?" chiese Piton.

Ci fu un'altra pausa.

"Ascoltami" disse Piton. "Sto cercando di aiutati. Ho giurato a tua madre di proteggerti..."

"E Elizabeth?" chiese Draco. "A Elizabeth chi la protegge?"

"Le hai mentito riguardo una certa storia con la signorina Parkinson, per allontanarla, non basta?"

Mentito?

Aveva mentito. Non era andato a letto con Pansy, gliel'aveva solo fatto credere.

Voleva tenere Elizabeth lontano da quella situazione, non voleva che lei lavorasse con lui all'armadio.

Voleva proteggerla, tenerla al sicuro.

"Ho pronunciato il Voto Infrangibile, Draco..." disse Piton.

"E allora credo che invece dovrà infrangerlo, perché non ho bisogno della sua protezione! È compito mio, me l’ha affidato e lo sto facendo. Ho un piano che non può fallire, solo ci sta volendo un po' di più di quanto pensassi!"

"Se mi dici cosa stai cercando di fare, posso aiutarti..."

"Ho tutto l’aiuto che mi serve, grazie, non sono solo!"

"Stanotte però eri da solo."

"Avrei avuto con me Tiger e Goyle se lei non li avesse messi in punizione!"

"Se i tuoi amici Tiger e Goyle vogliono passare l'esame di Difesa contro le Arti Oscure, avranno bisogno di lavorare un po' più seriamente di quanto stiano facendo adesso."

Elizabeth uscì dal suo nascondiglio, mostrandosi a Draco e Piton, che la guardarono accigliati. "Difesa contro le Arti Oscure è una balla, una messa in scena, non è vero?" chiese, rivolgendosi al professore.

"È una messa in scena fondamentale per il successo!" rispose Piton. "Dove pensi sarei finito tutti questi anni, se non fossi stato capace di recitare? Adesso vattene!"

Draco serrò la mascella e strinse i pugni, mentre continuava a guardare la ragazza che aveva davanti.

"Tutto questo riguarda anche me" disse freddamente Elizabeth.

Portami a contare le stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora