|Chapter twenty nine|

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Elizabeth non piangeva più, non mangiava più, non parlava più.

Era il fantasma di se stessa.

Non le importava di seguire le lezioni, né tantomeno di aggiustare l'armadio svanitore.

Che le importava di morire, se le sembrava già di esserlo?

Era nella sala comune di Grifondoro, seduta su una poltrona davanti il camino acceso, guardando un libro senza riuscire a leggere una singola parola.

"...quindi probabilmente riguarda Malfoy...Oh, Eli" sussultò Harry quando la vide, entrando nella sala con Ron e Hermione.

"Ciao" mormorò lei, provando a camuffare la voce tremante.

"Hai saputo di Katie?" chiese Hermione, sedendosi poco distante da lei, così come Harry e Ron.

Elizabeth annuì chiudendo il suo libro. "Cosa è successo?"

Esitante, Hermione raccontò di come Katie fosse andata nel bagno dei Tre Manici di Scopa e fosse tornata tenendo un pacchetto senza nessun segno, di come avesse accettato di consegnare un pacco sconosciuto e di come, alla fine, il pacco avesse rivelato una collana maledetta.

"Che cosa è successo quando Katie ha toccato la collana?" chiese Elizabeth.

"Si è sollevata in aria" rispose Ron, prima che Hermione potesse parlare, "e poi ha iniziato ad urlare e ha perso conoscenza."

Elizabeth aggrottò le sopracciglia, sinceramente stupita da quella notizia. Aveva sentito dell'incidente di Katie, tutta la scuola non faceva che parlare di quello, ma aveva avuto altro a cui pensare e non ci aveva prestato attenzione.

"Chi vorrebbe farle del male?" chiese pensierosa.

"Penso che sia stato Draco Malfoy a dare quella collana a Katie, Elizabeth" sbottò Harry.

Ron si sfregò il naso in evidente imbarazzo, Hermione abbassò il volto dispiaciuta. Ma per qualche strana ragione, Elizabeth non sembrò sorpresa da quell'accusa.

Draco era sparito in bagno per molto tempo e, ricordò, che insistette che non si fermasse a parlare con Katie, quando la incrociarono fuori dal Pub.

"Harry..." sospirò Elizabeth. "Draco è un bullo, lo sanno tutti. Ma non rischierebbe di uccidere qualcuno, non è un assassino!"

Harry guardò per un momento Hermione, come se cercasse la sua approvazione per poter continuare a parlare. "Vi abbiamo seguito da Sinister" disse infine.

Elizabeth sentì un vuoto nello stomaco e un senso di nausea attraversarle il corpo, ma si costrinse a rimanere impassibile.

"Quindi?" chiese, facendo spallucce.

"Cosa ci facevate lì?"

"Non ero mai stata a Notturn Alley" rispose tranquillamente lei. "Volevo visitarla e il negozio del signor Sinister mi ha sempre affascinata."

"Malfoy voleva che Sinister gli dicesse come riparare qualcosa" disse Harry, con un tono di accusa.

"Cosa?" chiese con il suo stesso tono.

"Non lo so, ma non è questo il punto. Il fatto è che comprò qualcosa quel giorno e credo che fosse quella collana."

Elizabeth sorrise, mentre un senso di sollievo si insinuava in lei. Non avevano visto nulla, non sapevano dell'armadio.

"Tu hai visto Malfoy uscire dal negozio con un pacchetto simile?" chiese, ricordando chiaramente che Draco non comprò nulla quel giorno.

"No, ha detto a Sinister di conservarla in negozio per lui..."

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