|Chapter Fifty Three|

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Elizabeth aprì gli occhi, stringendosi al petto l'avambraccio sinistro; Draco, accanto a lei, si tirò su la manica delle vesti, notando il marchio nero scurirsi sempre di più.

Si vestirono immediatamente, guardandosi a malapena, senza trovare il coraggio di pronunciare una singola parola, e corsero tra i corridoi, fino alla Sala da pranzo.

"Harry Potter è a Hogwarts!"

Elizabeth si guardò intorno, vedendo numerosi mangiamorte sconosciuti, Bellatrix pronta a combatte, Narcissa che correva ad abbracciare Draco.

Anna le prese la mano e la guardò tristemente. "Sarà stasera" disse, accarezzandole il dorso con il pollice.

"No" sibilò Elizabeth, incontrando gli occhi impauriti di Draco.

Sapeva che la battaglia fosse imminente, ma non così tanto. Pensava che avrebbero avuto altro tempo, lo sperava.

"Mamma, io..."

Anna annuì comprensiva, prima di indossare una maschera fredda e distaccata. "I ragazzi entreranno prima a Hogwarts" gridò, attirando l'attenzione di tutti i mangiamorte. "Loro sanno come fare, passeranno inosservati... ci daranno un vantaggio."

Elizabeth provò un forte senso di gratitudine nei confronti di sua madre. Sarebbe riuscita ad avvisare Harry, aiutarlo.

I vari mangiamorte parvero contrari, ma alla fine accettarono.

Draco prese la mano di Elizabeth e fuggirono dal Manor.

Si smaterializzarono appena fuori, per poi ritrovarsi il grande castello davanti a loro. Le loro mani unite, i cuori che battevano alla stessa velocità.

"Andrà tutto bene" sussurrò Elizabeth, mentre si avvicinavano alla grande porta di legno. "Andrà tutto bene."

"...l'evacuazione verrà coordinata dal signor Gazza e da Madama Chips. Prefetti, al mio segnale, condurrete i ragazzi della vostra Casa, in ordine, verso il punto di evacuazione."

La professoressa McGranitt era al centro della sala grande, dietro di lei, i membri dell'ordine della fenice.

"Tu trova la tua bacchetta, io vado da loro" mormorò Elizabeth.

"No!" esclamò lui, prendendole la mano.
Tremava, i capelli biondi erano disordinati, il suo viso pallido per l'ansia. "Non separiamoci, Liz."

Lei prese il suo viso tra le mani e lo guardò. "Io ti amo, Draco. E avremo una vita per stare insieme, te lo prometto. Ma loro non mi ascolteranno se vedranno te al mio fianco."

Draco esitò un momento, prima di baciarla.

"Non morire" sussurrò contro le sue labbra.

"Non morire" ripeté lei, prima di vederlo scomparire.

Molti studenti sembravano pietrificati, mentre la McGranitt continuava a dare loro indicazioni.

"Stanno arrivando!" esordì Elizabeth, entrando nella sala.

Si voltarono tutti verso di lei: alcuni alzarono le bacchette, altri la guardavano spaventati.

"Avery!" sussurrò la professoressa McGranitt, premendosi una mano sul cuore. "Avery... tu qui!"

"Professoressa McGranitt, Lui sta arrivando" esclamò Elizabeth.

"Avery" ripeté la McGranitt, "stai bene?"

"C'è pochissimo tempo, Voldemort si avvicina. Professoressa, sa che Harry è qui!"

"Avery..."

"Bisogna pensare a Piton...no, lui è già scappato" farfugliò Elizabeth, "e far uscire gli studenti dal castello...perché sono tutti ancora qui? Dovrebbero essere già fuori!"

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