Quando Elizabeth si svegliò, Draco non c'era più. Sospirò e si mise seduta, strofinandosi gli occhi assonnati.
Sarebbe dovuta andare con sua madre a Diagon Alley per comprare tutto l'occorrente per la scuola, ma aveva paura.
Le sembrava che tutti sapessero chi fosse, cosa fosse diventata. Ma si fece coraggio e si alzò, costringendo se stessa a lavarsi e vestirsi.
Quando uscì fuori dal Manor, c'era già sua madre ad aspettarla, insieme a Narcissa e Draco.
"Passeremo sicuramente inosservate" sussurrò Elizabeth alla madre, indicando con lo sguardo Narcissa.
E come sospettava, molte delle persone che incrociavano avevano lo sguardo impaurito e preoccupato, mentre mormoravano cose inappropriate.
"Penso sia meglio andare al negozio di Madama McClan prima" disse Anna appena arrivarono. "Elizabeth ha bisogno di vestiti nuovi."
"Si, Anna" rispose Narcissa, "Draco ha bisogno di una toga nuova...sei cresciuto così tanto" aggiunse guardando il figlio.
Draco e Elizabeth sbuffarono e entrarono nel negozio.
"Scusa se non c'ero al tuo risveglio" sussurrò Draco alla ragazza. "Mia madre mi cercava."
Elizabeth annuì e gli poggiò una mano sul braccio. "Non preoccuparti."
Quando distolse lo sguardo dal ragazzo, vide il riflesso di Harry, Ron e Hermione alle sue spalle.
Si voltò immediatamente e le sembrò che il mondo intero fosse sparito.
Si guardarono intensamente, come se non sapessero come comportarsi. Voleva abbracciarli, ma non poteva.
Se qualcuno l'avesse vista, se Voldemort avesse saputo del loro rapporto, l'avrebbe considerata una traditrice e probabilmente avrebbe ucciso lei e sua madre immediatamente.
"Elizabeth" disse Harry, "stai bene."
La ragazza annuì, facendo un passo avanti verso di loro, ma si bloccò quando vide Harry e Ron afferrare le bacchette.
"Lo sanno", pensò.
Draco le prese un braccio, tirandola dietro di lui, e guardò il trio con aria di sfida.
"Non voglio vedere bacchette sguainate nel mio negozio!" sentenziò Madama McClan, dopo che sia Harry che Ron avevano puntato le bacchette su Malfoy.
"Mettetele via" disse freddamente Narcissa a Harry e Ron. "Se attaccate ancora mio figlio, o la sua amica, posso assicurarvi che sarà l’ultima cosa che fate."
"Davvero?" rispose Harry, facendo un passo avanti e fissando Elizabeth. "Adesso sei amica dei Mangiamorte?"
"Se non lo sei diventata anche tu" aggiunse Ron.
"Ron!" esclamò Hermione.
Elizabeth iniziò a respirare pesantemente, una sensazione di asfissia la pervase.
Anna la prese, prima che potesse cadere a terra; Draco la guardò preoccupato per un momento e poi si voltò più arrabbiato di prima verso Harry.
"Potter..."
"No, Draco!" Narcissa sorrise, prima di portare l'attenzione a Harry. "Vedo che l’essere il favorito di Silente ti ha dato un falso senso di sicurezza, Harry Potter. Ma Silente non c’è sempre a proteggerti."
Harry guardò l’intero negozio con aria di sfida. "Wow, guarda un po', ora non c’è! Perché non ci prova, allora? Potrebbero anche trovarle una cella doppia ad Azkaban insieme con quel perdente di suo marito!"
Ron sghignazzò sonoramente, mentre Hermione continuava a guardare Elizabeth.
"Non osare parlare a mia madre in quel modo, Potter!" ringhiò Malfoy.
"Va tutto bene, Draco" disse Narcissa, "mi aspetto che Potter si riunisca col suo caro Sirius prima che io mi riunisca con Lucius."
Harry sollevò la bacchetta.
"Harry, no!" lo ammonì Elizabeth, mettendosi davanti a Draco.
Lui le mise un braccio intorno alla vita e la trascinò dietro di lui, ancora una volta. "Ferma" disse duramente.
"No!" esclamò lei. "Harry devi smetterla! Tu non sai nulla, non hai alcun diritto di parlare in questo modo!"
Harry le si avvicinò. Erano passati solo pochi mesi dall'ultima volta che l'aveva visto, ma era diventato più alto e portava i capelli più corti. "Penso che questa manica sinistra debba scendere ancora un po'" disse, toccando la stoffa della maglia, "potrebbe vedersi qualcosa."
Elizabeth spalancò la bocca per lo stupore e aggrottò le sopracciglia, allontanando il braccio dal tocco del ragazzo.
"Andiamo, tesoro" disse Anna, iniziando ad uscire dal negozio.
"Assolutamente" disse Narcissa, "ora so che tipo di feccia frequenta questo negozio."
Detto questo, si avviarono a grandi passi fuori dal negozio, Malfoy ben attento ad urtare Ron il più duramente possibile mentre passava.
Elizabeth si fermò per un momento, voltandosi a guardare Harry, Ron e Hermione. "Il mondo non è diviso in persone buone e mangiamorte" disse, sorridendo con nostalgia. "Ricordi, Harry?"
Uscì con la testa bassa e seguì a stento la conversazione tra Anna e Narcissa.
Draco camminava accanto a lei in silenzio; ogni tanto allungava la mano verso la sua, ma la ritraeva quasi immediatamente.
"Madre, devo andare" disse dopo un po', accarezzando la spalla della donna.
"Porta con te Elizabeth" rispose lei, indicando la ragazza con lo sguardo.
"Ma.."
"Lui vuole che lei partecipi, è il momento!" lo interruppe lei. "Ovviamente se Anna è d'accordo."
Anna guardò Elizabeth dispiaciuta e annuì.
Draco e Elizabeth si inoltrarono a Notturn Alley, la strada dedicata alle Arti Oscure. La ragazza scrutò le vetrine mentre le superavano e nessun negozio sembrava avere clienti.
"Cosa ci facciamo qui, Draco?" chiese.
"Siamo quasi arrivati" rispose lui. "Stammi vicino, Liz."
Entrarono in un lugubre negozio, Magie Sinister, che vendeva una gran varietà di oggetti malvagi.
In mezzo a casse piene di teschi e vecchie bottiglie, Draco iniziò a parlare animatamente con il Signor Sinister, un uomo untuoso e curvo. Aveva una strana espressione, un misto tra rancore e paura.
"Ho bisogno di sapere di più su come riparare un armadio svanitore" disse Draco. "Lei può aiutarmi?"
Elizabeth ascoltava attentamente la conversazione, mentre stringeva inconsciamente la giacca nera di Draco tra le mani.
"Può darsi" rispose Sinister. "Tuttavia è necessario che io lo veda. Perché non lo porta al negozio?"
"Non posso" disse Malfoy. "Deve restare fisso. Volevo solo chiederle cosa fare."
Sinister si leccò nervosamente le labbra. "Be’, senza vederlo, posso solo dire che è un lavoro veramente difficile, forse impossibile. Non posso garantire nulla."
"No?" chiese Malfoy, "Forse questo le darà maggiore fiducia."
Si mosse verso Sinister e alzò le vesti, liberando il marchio nero. Poi gli si avvicinò all'orecchio e, facendo in modo che Elizabeth non sentisse, sembrò minacciarlo; Sinister sembrava veramente spaventato.
"Ne parli con qualcuno" disse Draco, "e ci sarà una punizione. Conosce Fenrir Greyback? È un amico di famiglia, farà una visita improvvisa di tanto in tanto per essere sicuro che al problema sia rivolta tutta l’attenzione necessaria."
"Non ci sarà alcun bisogno di..."
"Questo lo decido io" rispose Malfoy. "Be', è meglio se andiamo" aggiunse prendendo la mano di Elizabeth.
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Portami a contare le stelle
FanfictionDraco Malfoy e Elizabeth Avery. Serpeverde e Grifondoro. Lei era il sole e lui era la luna. Un'abbinamento perfetto. Una coppia meravigliosamente contraddittoria. Erano destinati a stare insieme. Destinati ad amarsi per sempre. Il loro unico probl...