49 - Andare contro le regole

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Attendevano tranquillamente il ritorno del giovane capo degli Ignis e quello di Nox già da qualche ora ormai. I ragazzi avevano informato Arnold della loro temporanea scomparsa e aveva detto loro, sempre più preoccupati quando l'attesa si fece più lunga, che il tempo nel luogo in cui i due erano scorreva più lentamente rispetto al mondo reale. In più, le domande che Awill aveva erano tante perciò non era semplice riuscire a trovare ogni singola risposta.

«Chissà cosa stanno scoprendo.» sospirò Xyla annoiata seduta ai piedi di un albero, Meera dietro di lei a toccarle i capelli intenta a farle una treccia. Accanto a loro Shara che osservava meravigliata quel libro sui cristalli che Ilkay le stava mostrando raccontando ogni cosa che sapeva vedendola piuttosto curiosa e affascinata. I due fratelli dai capelli neri invece erano assieme alla madre a parlare, Neiris che raccontava ciò che aveva visto fuori e senza fermarsi un secondo. Si era ripresa più che bene dopo quei giorni di disperazione e non solo lei, infatti tutti in quelle mura avevano tirato un sospiro di sollievo. Ma solo perché non sapevano nulla di ciò che Eirlys aveva visto, di cui anche qualcun altro ne era a conoscenza molto bene.

«Chi sei?» disse Lennris all'improvviso accanto ai suoi amici Arnold e Rylan vedendo una donna mai conosciuta davanti a sé avvicinarsi sempre di più. Era alta e magra, dal portamento elegante ma al tempo stesso freddo, privo di quel qualcosa di rassicurante. I suoi occhi erano rossi come rubini, capelli neri e lisci che le ricadevano sulle spalle. La pelle era molto chiara a confronto ad essi e le sue labbra erano rosse e sottili, dritte. Persino il vestito bianco che indossava dalle maniche lunghe cadeva tutto dritto in perfetta sintonia con la sua portatrice.

«Un ex capo di Nox, ho preceduto il predecessore di Jader. Mi chiamo Daya.» rispose lei con voce pacata e neutra. Tutti si stupirono, che ci faceva in carne ed ossa quella donna tra loro? Che fosse accaduto qualcosa di importante, grave?

«Sto aspettando Eirlys, come voi posso presumere.» disse lei come a sapere ciò che pensavano, era pur sempre un potere piuttosto comune leggere la mente tra le persone di Nox.

«Non sappiamo quando tornerà da...» iniziò a dire Ilkay ma fu interrotta da una voce che conosceva senza nemmeno farlo di proposito.

«Ehi non potete capire cosa...Daya?»

Eirlys era appena apparsa dal nulla con affianco Awill, il povero guerriero sembrava un po' scombussolato ed era capibile dato il suo guardarsi intorno spaesato come se fosse capitato lì senza preavviso.

«Cosa fai qui?» domandò Eirlys alla donna che conosceva inclinando la testa da un lato un po' confusa. Dato che era un ex capo l'aveva vista più di una volta quando aveva parlato con Loro ma mai se l'era ritrovata in carne ed ossa, solitamente lo faceva Leana.

«Dovrei prendere l'arma. E parlarti.» disse lei guardandola negli occhi e la ragazza annuì non dando troppo peso inizialmente a ciò che disse, troppo presa da ciò che aveva scoperto e intenzione di fare. Infilò la mano nella tasca sentendo un pezzo di metallo freddo e liscio e lo prese. Per un attimo Daya guardò scettica quella biglia bianca e blu ma si rilassò quando si illuminò diventando la spada che il cielo mandò tra quelle mura anni addietro. Fece per prenderla ma qualcuno parlò mettendosi tra Daya ed Eirlys che continuò a tenere in mano la spada stupita da quella presenza che si era contrapposta a loro due.

«Leana, ti avevo detto di non venire qui. D'altronde possiamo rimanere in carne ed ossa per poco ed è pure rischioso.» la rimproverò la corvina fissando la giovane donna dai capelli blu e viola che aveva davanti a sé. Vedendo entrambe a confronto si vedeva chiaramente che Daya avesse un aspetto più grande di Leana, doveva avere almeno dieci anni in più per il suo sguardo severo e maturo.

«E nemmeno tu se è per questo.» disse la nuova arrivata guardandola seria e forse anche un po' arrabbiata. Questo Eirlys non lo capì, normalmente era calma e gentile anche se sapeva che poteva diventare irritante ma in rari casi.

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