6 - Cammini incrociati

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La neve era così fredda e bella, luminosa ai raggi seppur deboli del sole. Se a lei piaceva alle altre non tanto o anche per niente. Era faticoso camminare sulla neve e con un freddo tagliente come quello della Terra di nessuno per la maggior parte delle persone nei Quattro Mondi.

«Ehi Hana aspetta, sei troppo veloce.»

Lei si voltò verso la ragazza che aveva parlato e che si era appoggiata ad un tronco d'albero. Era bassa, magra, capelli bruni fino metà schiena, pelle olivastra, occhi marroni, labbra carnose. Tutto faceva sembrare di lei una persona vissuta al sole ed era così.

«Scusa Xyla.» le disse fermandosi ad aspettare le altre in viaggio con lei.

«Già, sei molto agile ma noi non così tanto.» disse un'altra ragazza che la raggiunse. I suoi capelli erano rossi, le labbra sottili, gli occhi blu-verdi, la pelle lentigginosa e anche lei era di statura bassa rispetto a sé.

«Per una volta sei d'accordo con me Shara.»

«A quanto pare la neve vi fa andare di comune accordo.» disse un'altra che Hana conosceva bene in quanto cresciutasi insieme a lei. Aveva la pelle chiara, i capelli neri a caschetto con la frangia che sapeva delle volte le dava fastidio. Era alta qualche centimetro meno di lei e abbastanza agile, gli occhi blu come la notte.

«Ma voi due.» cominciò a dire Xyla guardando Hana e la sua amica Neiris con il fiatone.

«A Sentio vi arrampicavate sulle montagne per essere così agili?»

«Più o meno.» rispose Neiris proseguendo e raggiungendo senza troppi problemi la sua amica.

«Io direi di fermarci qui per la notte, sembra abbastanza sicuro no?» propose Shara.

«Così sembra.»

Hana sospirò e guardò bene intorno a sé, sembrava tutto tranquillo. Era una zona dove gli alberi erano vicini tra loro e pieni di rami. È abbastanza sicuro, il vento non si sente molto qui.

«Ora, Hana monti tu le tende dato che sei brava in questo.»

«Cosa?» esclamò la ragazza guardando Xyla che le sorrise divertita.

«Dai ti aiuto.» ridacchiò Shara. Insieme le due ragazze sistemarono tutto ciò che avevano con sé mentre la bruna provò ad accendere un fuoco e Neiris cercava dei pezzi di legno adatti per esso. Erano in viaggio da molto ormai ed erano anche un pò stanche a camminare quasi senza sosta. Non si conoscevano così tanto bene tutte e quattro tra loro, ma viaggiare verso la stessa meta da sole era molto pericoloso in tempi di guerra. Per quello avevano deciso di unire le forze. Erano diverse e diffidenti inizialmente, tuttavia erano bastati pochi giorni per fidarsi e cominciare a fare amicizia, legando le une con le altre.

«Ragazze silenzio.» disse Xyla all'improvviso e loro obbedirono. La ragazza venendo da Sentio percepiva ogni minimo rumore e segno di pericolo che non era affatto male come dono quando si stava in una foresta indifese e la bruna aveva affinato molto bene la sua dote negli anni.

Un rumore ancora, dei passi. Prese un bastone non avendo armi e guardò davanti a sé. Poi qualcuno con un cappuccio apparì tra gli alberi.

«Chi sei?» le chiese ma lui non rispose.

«Parli la mia lingua?»

«Sì.»

La voce era quella di una ragazza e in quel momento era lievemente roca, forse per il freddo pungente che aumentava con l'arrivo della notte.

«Vieni avanti.»

La ragazza non protestò e si avvicinò di qualche passo.

«Togliti il cappuccio.»

Figlie della NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora