Non sapevano quanti corridoi avessero già percorso, erano tutti uguali tra loro. E il caldo sembrava aumentare, o almeno per le tre ragazze di Nox dato che gli altri camminavano abbastanza velocemente rispetto a loro rimaste indietro. Ci dev'essere un qualcosa che possa aiutarci! Eirlys guardava per terra pensando quando notò la sua collana dal quarzo rosa. I cristalli!
«Perché ti sei fermata?» domandò Neiris accanto a lei ma non le rispose, non subito almeno. Toccò la pietra e questa scintillò per un secondo per poi illuminare tutto il suo corpo, i vestiti che cambiarono. Ora aveva esattamente i vestiti che solitamente indossava a Nox, quei pantaloni porpora e la giacca bianca piena di decori.
«Funziona, perché non ci ho pensato prima? Ora si sta bene.» disse guardandosi un po'. Le altre due si guardarono e fecero lo stesso, la guerriera con quei vestiti simili all'altra di un blu profondo e la corvina con semplici pantaloni neri e una maglia di un rosa chiaro con sfumature azzurrognole, esattamente come il colore e il riflesso della suo opale. Poi una cintura in cuoio come quei guanti aderenti alle mani di cui uno aveva le dita scoperte.
«Hai ragione, averlo saputo non avremo sofferto.» le disse quest'ultima, riprendendo poi a camminare per raggiungere gli altri verso un grande giardino all'interno del castello. Era molto simile a quello che stava all'esterno se non fosse che c'era molta più varietà di piante e fiori. Un grosso albero, una quercia, faceva ombra con i suoi rami lì dove già tre persone sembravano attenderli.
Una donna vestita di bianco e oro, la regina, li notò per primi sorridendo loro e raggiungendo le tre ragazze dai capelli rosa mentre il re e un giovane continuavano a parlare. E da quel giovane Eira non tolse lo sguardo minimamente appena entrò nella sua visuale. Ma cosa...
Era alto quasi quanto Awill che lo batteva però per i muscoli, poi dei capelli verdi come quelli del re, gli occhi come smeraldi, la carnagione olivastra. Anche lui come Serilda aveva qualche macchia colorata sul volto e le braccia nude sempre di verde.
Sua sorella notò il suo strano comportamento ma non fu solo lei a notarlo, difatti Xyla si avvicinò alla guerriera dandole una lieve spinta alla spalla con occhi maliziosi.
«C'è un po' di interesse per qualcuno? Pensavo fossi senza cuore a momenti.» le disse ridacchiando ed Eira la guardò truce.
«Sta zitta.» ribatté e la mora si allontanò con un sorrisetto furbo e raggiungendo Neiris.
«Che c'è?» le domandò invece Eirlys sapendo che la sua mente vagava indietro.
«L'ho già visto ma non mi viene in mente dove.»
«Nei ricordi del cielo? O qualche frammento del futuro?»
«No, era reale. Mi pare.»
Le due smisero di parlare appena il re si voltò verso tutti loro. Il volto era serio ma i suoi occhi lo ingannavano, aveva un lato dolce e compassionevole.
«Meera!» esclamò il ragazzo andando incontro alla Tellus che rimase per un attimo immobile prima di abbracciarlo.
«Atlas! Ma che hai fatto per essere così alto?» scherzò lei felice di vederlo e sentirlo dopo anni e lui le scompigliò lievemente i capelli affettuosamente. Nel mentre, il re si avvicinò ai nuovi arrivati assieme alla moglie.
«Piacere, sono Zahur e lei è Nevet. Sono abbastanza curioso di sapere cosa vi ha condotto qui, siete distanti da casa.» disse lui tenendo la moglie a braccetto che sorrise e basta. La cosa incuriosì Neiris ma le bastò poco per capire che non capiva molto la lingua universale.
STAI LEGGENDO
Figlie della Notte
FantasyIn mezzo ad un popolo nomade di antichi guerrieri se ne distingue uno molto particolare: Kari, la prima ragazza guerriera tra gli Ignis. Ma non è come tutti gli altri. È forte e agile come pochi, ammaliante come una dea con i suoi movimenti e il suo...