Da quando era in mezzo agli Ignis aveva cercato di capire cosa fosse successo al suo corpo, il perché gli occhi e i capelli fossero cambiati. Aveva trovato un posto tranquillo e sicuro per fare ciò, oltre che lontano dal campo per evitare problemi ai guerrieri. Non poteva sapere cosa sarebbe potuto succedere, magari cose anche gravi con la sua magia fuori controllo. Così era rimasta tutte le notti e anche qualche ora durante il giorno accanto a quella pozza d'acqua, talvolta ci si immergeva notando che, con i raggi lunari che si riflettevano sullo specchio d'acqua, quello strano potere diventava più forte.
Durante il giorno aiutava Siorl o chiunque dovesse addestrare per bene i ragazzini che presto avrebbero iniziato a partecipare agli scontri, controllava i perimetri del campo e rinforzava le armi dei guerrieri grazie alla sua magia con cui poteva lavorare con i metalli. Fortunatamente, dopo l'ultimo attacco dove si era svegliata tra gli Ignis e aveva usato il suo potere del serpente, non c'erano stati più avvistamenti. In più la ragazza aveva creato con la magia una barriera che rendeva invisibile agli occhi altrui il campo, o per lo meno ai nemici o chi non aveva buone intenzioni.
Di notte si concentrava su quel potere che, da quanto aveva capito fino a quel momento, le consentiva di guardare i ricordi senza dover raggiungere il Lago dei Ricordi. Non sapeva come fosse possibile, o almeno, aveva un'ipotesi: la sua energia si era quasi fusa con quella del cielo e doveva aver preso da esso alcune scorciatoie per sapere cose legate al passato, presente e futuro. Ancora però non capiva come funzionasse la cosa, al momento le era capitato solo un paio di volte di riuscire a vedere un ricordo di qualche altro capo di Nox, seppur per qualche secondo.
Un rumore le arrivò flebile alle orecchie essendo da tutt'altra parte con la mente, letteralmente. Questo però bastò per distrarla e farla ritornare alla realtà, aprendo gli occhi e alzando lievemente il volto che era rimasto chino. La vista rimase ancora per qualche istante opaco e poi andò a definirsi nel momento in cui i suoi occhi tornarono del loro colore normale.
Nonostante il buio e i lievi raggi lunari, distinse una figura davanti a sé con i piedi nell'acqua e che la fissava immobile, senza alcuna reazione. Nemmeno quando si alzò in piedi e si mise addosso i pantaloncini e il toppino in pelle, come in trance. Così si avvicinò attraverso l'acqua riuscendo a vedere meglio chi fosse essendo stata distante e ancora sotto l'effetto del nuovo potere che la stordiva un po' quando tornava alla realtà.
Sorrise appena quando le fu davanti, inclinando la testa da un lato osservando l'altra senza ancora alcuna reazione. Per risvegliarla le accarezzò il volto con la mano e funzionò, i suoi occhi sembrarono realizzare che il calore del suo corpo era vero, si fecero più vividi.
La mano dell'altra raggiunse la sua ancora incredula mentre gli occhi si fecero lucidi e la guerriera ridacchiò, avvicinandola a sé e abbracciandola, le braccia intorno al collo, una mano a giocherellare con i capelli candidi.
Le era mancata se doveva essere sincera e anche per l'altra era stato così, forse anche di più. Difatti sentì le sue braccia avvolgerla e stringerla a sé come a non volersi separare e sapeva che le sue lacrime ormai erano incontrollate. Non le piaceva molto apparire e svanire in quel modo facendola soffrire ma non l'aveva voluto lei. Non c'erano parole né pensieri tra loro, solo i loro lievi respiri accompagnavano il vento che spirava muovendo piano le fronde degli alberi come a non volerle disturbare.
«Possiamo rimandare il tuo voler sterminare Loro, Lys? In questo momento mangerei tutte le scorte degli Ignis!» disse poi cercando di sdrammatizzare un po' e la sentì ridacchiare e staccarsi da sé.
«Ma...» iniziò a dire la povera ragazza che non ci capiva più nulla.
«Ahi! Perché l'hai fatto?» aggiunse quando Eira le diede un pizzicotto sul braccio prima di iniziare a camminare.
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Figlie della Notte
FantasíaIn mezzo ad un popolo nomade di antichi guerrieri se ne distingue uno molto particolare: Kari, la prima ragazza guerriera tra gli Ignis. Ma non è come tutti gli altri. È forte e agile come pochi, ammaliante come una dea con i suoi movimenti e il suo...