14 - L'agilità del terribile guerriero

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Hana si svegliò all'improvviso, il corpo freddo e la mente in quel momento vuota. Era seduta tra la neve, intorno il buio stava lasciando spazio al giorno.

«Ti senti bene? Ho provato a svegliarti vedendoti agitata ma non riuscivo.»

La voce di Neiris le arrivò alle orecchie e guardò davanti a sé dove la sua amica la guardava preoccupata.

«S-sì. Niente di che. Credo.»

«Credi?»

«Non so, mi sembra di aver visto qualcosa ma... non ne ho alcun ricordo, come se alla fine non avessi visto nulla.»

«Sarai stanca. Hai dormito solo qualche ora e anche gli altri giorni non è che tu abbia fatto diversamente.»

«Può essere. Kari?»

La corvina la guardò stupita.

«Sta bene, si è svegliata poco fa ed è andata a farsi un giro. Awill dice che lo fa spesso. Come te, sai, in fondo vi assomigliate. Poco ma io lo vedo. Perché non provi a lasciarti andare? Non sembra male in realtà nonostante abbia quel modo di fare freddo, tagliente e cupo.»

Hana si morse il labbro, non si era comportata proprio bene con quella ragazza e un pò le dispiaceva, sapendo che lei non era così realmente. Dovrei lasciar perdere i miei pensieri per una volta. Se penso troppo arrivo a non pensare ripeté parole sentite anni addietro. Sorrise appena e prese per mano la sua amica.

«Grazie per essere venuta.»

«Non credo saresti sopravvissuta senza di me.»

«Ma che modesta.»

«Ma certo!»

Risero appena insieme e guardarono il cielo notturno che le salutava, il vento che spirava libero intorno a loro, il profumo della libertà che tanto avevano bramato.

Avevano ripreso il loro percorso e più si avvicinavano più Kari sentiva l'agitazione salire, di nuovo. Si era ripresa e sentiva tutte le sue forze scorrerle lungo il corpo ma non aveva detto niente riguardo alle voci che aveva sentito, nemmeno al suo amico. Si sarebbe preoccupato troppo sapendo la sua situazione mentale caotica.

«Sicura di star bene?» sentì la voce di Hana affianco e si stupì, da quando le parlava con un tono quasi dolce, preoccupato?

«Sì grazie.» le rispose solamente smettendo di guardarla e continuare il suo tragitto. Poi però si bloccò per una fitta, di nuovo. Scosse la testa guardandosi intorno. Ma perché proprio ora!? Stava cominciando ad agitarsi e arrabbiarsi con tutto.

«Non credo tu stia realmente bene.» le disse di nuovo quella ragazza dai capelli grigi. Lei sospirò, forse poteva parlarle, non sembrava di cattivo umore quel giorno. Ancora più strano.

«Non lo so, continuo a sentirmi strana e la cosa mi da sui nervi.»

«Hai sempre il controllo sui tuoi movimenti ma non vale con i tuoi pensieri presumo. No?»

«L'unico modo per smettere di pensare è combattere, muovermi, mi distrae da tutto. Seguo il vento, ma quando tutto ritorna alla normalità ritorno a pensare.»

«Non ti sfoghi parlando anziché con il movimento?»

«Con Awill ma molto poco. Cerca di aiutarmi per quel che può.»

«Per te non è la stessa cosa però.»

«Già.»

Hana la guardò un pò dispiaciuta, era un'anima disorientata. Forse potrei aiutarla a ricordare una volta arrivati.

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