Caos, macerie, polvere, tuoni, nuvole grige minacciose, urla lontane, tracce di incantesimi, il calore del fuoco, il vento impetuoso. Non si capiva più niente da nessuna parte, tutta Ater tremava e non si sapeva più per cosa né come si fosse arrivati a quel punto: erano apparsi in giro per le vie degli strani cristalli colorati nel momento in cui delle nubi magiche si erano radunate verso la torre più alta del castello della Regina; poi apparirono loro, alcuni Sentio da quei cristalli e il vento strappò ogni cosa facendo crollare case e attirando l'attenzione di decide e decine di guardie già armate.
Fu a quel punto il turno degli Ignis, le pietre brillarono di rosso fuoco, lo stesso che questo popolo creò bruciando i corpi dei nemici, coloro che provavano a scappare però venivano presi e imprigionati da robuste e forti radici degli alberi della palude, gli animali più feroci si cibavano dei corpi famelici. Era opera dei Tellus.
Ogni popolo era impegnato in quello scontro, tutti facevano del loro meglio per poter dare la fine ad una pazzia che andava avanti da troppo tempo. Nessuno però aveva mai mosso effettivamente un dito contro tali idee folli, solo con l'arrivo dei capi di Nox qualcosa era cambiato e quello era sempre stato il volere del cielo notturno, colui che continuava a guidare le sue figlie.
Non era esattamente uno scontro alla pari quello tra le due sorelle e Keres: le prime erano abili con la magia e il loro potere del serpente era più radicato rispetto alla seconda che, però, conosceva i segreti di Ater e di quel castello. Esso infatti sembrava continuamente muoversi. Era difficile da spiegare la sensazione che si percepiva addosso e nell'aria ma la donna dai capelli rossi, mentre cercava di schivare i colpi abilmente di Eira nella sua forma animale, riusciva a comandare le mura dell'edificio. Questo rispondeva, faceva cedere il terreno sotto il serpente blu come la notte che schivava in fretta il colpo, oppure cadevano massi nel tentativo di bloccarla ed Eira ritornava ad essere una ragazza per qualche istante.
«Dev'esserci un modo per bloccarla!» si disse a denti stretti mentre si lasciò avvolgere nuovamente dalla luce chiara che le permise di cambiare forma. Keres non mollava per niente la presa, continuava a volersi avvicinare ad Eirlys ancora accanto ai Cuori e riusciva ad allontanarla di poco ogni volta. Se solo non ci fosse nessuno qui l'avrei già fatta fuori! si disse mentre con la coda colpì l'altra prima che potesse fiondarsi sulla sorella.
Poi strisciò verso di lei e con uno scatto evitò il suo morso che però ricambiò sul suo corpo, sentendo un grido di dolore seguito dal suo accasciarsi a terra, la polvere intorno che si alzò, il pavimento che tremò. Quello fece infuriare Keres che, nonostante avesse una profonda ferita sanguinante, riuscì a riprendersi e tornare allo scontro.
«È più difficile di quanto pensassi!» si disse Eirlys invece, una mano sulla barriera magica. Cercava di separare in qualche modo i Cuori, la sua mente pensava ad una soluzione più in fretta che poteva senza però voler portare i Cinque Mondi alla distruzione. Perché, in realtà, bastava un passo falso e tutto saltava per aria.
«Solo il sigillo di Nox sembra avere una connessione più debole rispetto agli altri, d'altronde risponde al volere del cielo e di me ed Eira. Ma se lo togliessi si creerebbe uno squilibrio e chissà cosa accadrebbe!»
Era frustrata, agitata, nervosa, preoccupata. Sentiva dietro di sé sia Keres che Eira perdere energie, riusciva a vederle anche dal riflesso sulla lama della spada.
«La spada... forse mi sto concentrando troppo sull'insieme e non sui singoli.» iniziò a pensare rielaborando le informazioni che aveva a disposizione. Quell'arma era in grado di contenere tutti i sigilli, i quali erano collegati ognuno al proprio popolo, erano la vita di essi e senza la loro esistenza non sarebbe esistito più nulla. In essi vi era una parte dei poteri di ogni Mondo, la loro essenza. Però, perché proprio quella spada era in grado di custodire tali poteri senza che collassassero o si fondessero tra loro?
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Figlie della Notte
FantastikIn mezzo ad un popolo nomade di antichi guerrieri se ne distingue uno molto particolare: Kari, la prima ragazza guerriera tra gli Ignis. Ma non è come tutti gli altri. È forte e agile come pochi, ammaliante come una dea con i suoi movimenti e il suo...