L'aria era tesa, come poteva non esserlo? Eirlys era stesa su quel letto nella stanza dove il Consiglio si radunava nonostante non volesse, continuando ad avere freddo e quel dolore continuo che le si spargeva ovunque. Shara e Neiris erano davanti al tavolo dove un pentolone bolliva grazie al fuoco creato da Awill mentre gli altri tre ragazzi di Nox erano in giro per recuperare gli ingredienti necessari per l'antidoto che, fortunatamente, erano facili da trovare in ogni parte di quei mondi magici anche nelle montagne. Xyla e il guerriero le stavano accanto a controllarla, i tre uomini erano andati via per portare in un luogo più sicuro Ulias.
«Starai bene.» le diceva Xyla ma la chiara sentiva che lo diceva più a sé stessa che a lei. Voleva consolarla, dirle che non doveva preoccuparsi, che il loro lavoro non serviva così tanto, o almeno in parte ma non riusciva nemmeno a dire una parola. La debolezza la odiava in quel momento più di tutto.
«Eccomi, ho quello che hai chiesto.» disse Candra entrano di fretta con una pianta in mano. Se solo riuscissi a parlare... Una fitta al braccio le fece stringere i denti e maledì quel ragazzo dei Tellus. Non hai idea di quel che ti succederà, te ne pentirai amaramente!
«Ehi, sta calma.» le disse Awill vedendola cercare di mettersi seduta invano.
«Non...» riuscì a dire flebile senza però riuscire a continuare.
«Non ti sforzare.» le disse ancora il guerriero e lei lo guardò. Era così gentile quel ragazzo, buono e che conosceva il dolore, non era freddo, meschino, rude come si diceva degli Ignis. Mi spiace averti giudicato male, chissà perché sei collegato a noi...
«Abbiamo il resto.» sentì dire da Oberon e Ilkay prima che la testa le girasse tutto d'un colpo. Chiuse gli occhi non sopportando di sentirsi così vulnerabile. Un calore si espanse dal petto, il suo potere stava cercando di guarirla e il veleno tentava di espandersi, scontrandosi tra loro dentro di sé in una lotta continua.
Eira... Le venne in mente quel nome e aprì gli occhi come ad essersi risvegliata da qualcosa all'improvviso. Il suo cuore cominciò a battere veloce e riuscì a trovare la forza per mettersi seduta, guardandosi intorno ovunque. Vedeva intorno quella ragazza ma sapeva che non fosse lì davvero, eppure tutto quello riuscì a mandarla nel panico, il fiato corto e affannoso.
«Shara, sta peggiorando.» disse Xyla preoccupata allarmando tutti.
«É al secondo stadio, inizia a vedere cose che non esistono, entra in uno stato confusionario dove non capisce più nulla.» disse senza togliere lo sguardo da quel liquido giallo gorgogliante. Mise i petali di quel fiore blu che Candra le aveva portato sperando che tutto funzionasse. Era brava nel creare veleni e i rispettivi antidoti, aveva imparato tutto da sola ma non li aveva mai provati in circostanze gravi e reali motivo per cui era più che agitata in quel momento. Deve funzionare, ti prego... Continuava a dirsi mentre Eirlys cominciava a dire parole senza senso, avvolta nelle sue stesse braccia sentendosi bruciare ovunque e sentendo il bisogno di quella forza che non aveva. Neiris le si avvicinò, prendendole il volto delicatamente tra le mani in modo da non spaventarla.
«Eir, sta calma.»
«Lei...» sussurrò ancora tremando, la pelle sudata e pallida, immagini spiacevoli che le apparivano senza sosta.
«Eir, Eir. Guardami.»
La sua amica sembrò averla sentita e per un attimo si calmò. Ma le immagini sfocate nella sua mente ripresero a tormentarla e ad annebbiare la realtà.
«No ferma.»
Neiris e Awill provarono a tenerla per evitare che potesse alzarsi in piedi ma lei cercava di divincolarsi sempre di più come alla ricerca di qualcosa che potesse alleviarle quel dolore e che facesse smettere quelle voci nella testa di parlare.
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Figlie della Notte
FantasyIn mezzo ad un popolo nomade di antichi guerrieri se ne distingue uno molto particolare: Kari, la prima ragazza guerriera tra gli Ignis. Ma non è come tutti gli altri. È forte e agile come pochi, ammaliante come una dea con i suoi movimenti e il suo...