20 - Contatto magico

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Una voce la chiamò, nonostante fosse lontana la sentì e la riconobbe subito. L'aveva sentita per anni e anni, dolce, melodiosa ma anche severa quando ce n'era bisogno. Aprì gli occhi e si ritrovò a fluttuare nel vuoto, stelle ovunque, il cielo nero, costellazioni infinite. Guardò alla sua destra e una donna di luce bianca apparve. Elegante, dolce, dai lineamenti armoniosi, occhi apprensivi. Tutto era nella sua testa in un certo senso e lo sapeva bene, non era la prima volta che si ritrovava in una situazione del genere.

«Leana.»

La ragazza sorrise pronunciando quel nome e le si avvicinò mentre la donna di luce fece la stessa cosa.

«Sono passati due anni da quando ci siamo viste ormai. Sei cresciuta molto.» le disse la donna sistemandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio, quel tocco delicato. Ormai la ragazza era alta quanto lei e si assomigliavano abbastanza.

«Posso?» aggiunse poi. Hana non se lo fece ripetere e dopo aver fatto un gesto con la mano apparve tra loro un pezzo di una probabile sfera data la forma. Era una pietra trasparente e a tratti azzurrognola, lucida, levigata. Leana la prese tra le dita di luce appena definite.

«Bisognerà darle un'occhiata e vedere se è intatta per certi aspetti. Visto che ci sei riuscita?»

Hana sorrise timidamente mentre si toccò i lunghi capelli sciolti.

«Riguardo ai ragazzi che sono con noi...»

«Hanno anime pure, possono restare. Sapevamo del loro arrivo.»

«Perché Awill doveva venire fino alle montagne?» le domandò poi la ragazza che era stata come una figlia.

«Non è il momento per saperlo ora. Siete stanchi, feriti, scombussolati. Serve la massima lucidità. Ma lo scoprirai e non solo tu.»

«Invece...»

In testa le era passato anche altro, un punto fisso che da giorni la tormentava e a cui cercava una determinata risposta a confermare tutto.

«Kari, è lei il guerriero imbattibile di cui mi parlavi? Che avrei potuto trovare lungo il mio percorso?»

La donna le sorrise. Il colore del serpente di Kari era così scuro, profondo come la notte... E se fosse...

«Se tu credi che sia lei così sarà, se non vuoi crederlo non lo sarà. La scelta è anche sua oltre che tua d'altronde.»

Perché deve essere così enigmatica questa donna? Leana sembrò voltarsi e diventare più pallida, stava andando via.

«Aspetta!»

Sembrò riapparire per ascoltarla, era la prima volta che lo faceva. Più volte ci aveva provato ma invano, eppure quella volta la stava ascoltando e sembrava non crederci.

«Ho... ho girato tutti i Mondi ma non ho percepito nulla, la sua aura, la sua forza, nessuna traccia.»

Si morse il labbro inferiore, il cuore che le batteva veloce.

«È ancora viva? Io... io devo saperlo.»

«Ti manca?»

Hana deglutì la saliva a fatica, le faceva male quel vuoto al petto.

«Da impazzire. Manca la parte di me più folle e fredda, che mi da sui nervi facendomi vedere le cose come stanno nonostante i nostri modi di ragionare differenti.»

Sentiva già le lacrime prepotenti ma le cacciò via. A lei non faceva differenza essere vista vulnerabile ma aveva fatto una promessa e lei doveva mantenerla. Leana le sorrise di nuovo, riapparendo più luminosa.

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