35 - Cambiamenti

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Aprì subito gli occhi ritrovandosi nel mondo reale e non più in quel contatto magico e cercò di alzarsi in piedi anche se cadde a terra, il corpo era lievemente intorpidito ma non ci mise molto a riprendersi.

«Stai bene? Sei più pallida del solito.» le disse Xyla, vicino a lei, notando la sua agitazione e i suoi occhi disorientati.

«Sì sì, devo solo...» non finì la frase che iniziò subito a camminare, erano le sue gambe a portarla chissà dove. In poco arrivarono in una piccola radura dove enormi alberi si mostravano in tutta la loro eleganza con foglie variopinte. Non c'era molta gente in quel luogo, ma sembravano tranquille e felici.

«Ehi, cercate anche voi Eir?» sentirono chiedere da Amos di nuovo tra loro con affianco la madre. Tutto era confuso, come se non fosse davvero lì.

«In realtà stavamo seguendo tua sorella.» gli disse Shara dato che la corvina non rispose. Sembrava così felice quel ragazzo che sorrise alla madre avvolgendole un braccio intorno al collo ma si preoccupò un poco vedendo la sorella da tutt'altra parte.

«Perché i vostri capelli sembrano... Non so, strani?» chiese Awill osservandoli bene e distraendoli. In effetti, le chiome dei tre parevano si stessero illuminando. Era alquanto insolito.

«Oh, qui non arriva molta luce di notte, perciò siamo noi a crearla involontariamente. I nostri capelli si illuminano lievemente.» spiegò loro la donna raggiante abbracciando i suoi figli nonostante le loro lamentele di lasciarli.

«Wow!» esclamarono le due ragazze notando che i capelli dei due fratelli stavano diventando di un blu lievemente fluorescente. Intorno a loro altre persone erano nella stessa situazione, solo con colori diversi come giallo o un verdognolo per chi era biondo, rosso o rosa per i capelli come quelli di Shara seppur pochi, viola e blu per i corvini, e molti altri di diverse tonalità. Ma più distinguibile tra loro era sicuramente una persona in particolare che parlava abbastanza animatamente con quasi tutti i membri del Consiglio, seduta su un grande masso. 

Avevano una colorazione esattamente come il tramonto, partiva da un violetto ad un rosa per poi sfumare ad un arancio alle punte. E mentre l'ambiente si scuriva assumendo un colore bluastro della notte, loro la raggiunsero dopo che lei si voltò a sorridergli, come a sentirsi sollevata nel sapere che stessero bene.

«Sono stupendi i tuoi Eirlys!» esclamò Xyla riconoscendola e facendola ridacchiare mentre si scioglieva i capelli dalla coda dandole fastidio dopo tutte quelle ore.

«Grazie. Tutto bene?» aggiunse vedendo la sua amica strana.

«Sì sì. Sono solo un po' scombussolata.»

L'ambiente nel frattempo si trasformò diventando così magico e misterioso ma anche inquietante in un certo senso. I cristalli si illuminarono tutt'intorno a loro creando una lieve luce e il capo di Nox guardò davanti a sé e, giocherellando con i suoi lunghi capelli, riprese a parlare.

«Quindi, lo ripeterò solo un'altra volta. Alcuni di voi sono liberi dal titolo che vi era stato dato, gli unici che voglio che rimangano sono Rylan, Arnold, Cassian, Lennris e Rowan.»

Un brusio tra tutti gli Anziani davanti a lei si alzò e fece cenno di fare silenzio e porre qualche domanda nel caso ne avessero.

«Ma non sono pochi solo loro cinque?» domandò Bastian. Non se l'era presa come molti altri per la scelta della ragazza, almeno poteva riposare per il resto dei suoi giorni tranquillamente e non avere tante responsabilità alle spalle. Lei scosse la testa, aveva già pensato a tutto.

«Non saranno gli unici, ho aggiunto Oberon, Ilkay, Candra e Neiris.»

A sentire il suo nome la corvina la guardò stupita non sapendo nulla, riprendendosi dalla sua trance.

Figlie della NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora