3.

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la mattina seguente mi alzo alle 09:00, l'orario in cui ieri ho impostato la sveglia, dato che avrei avuto il treno alle 10:00.

mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno, faccio una doccia, una volta finito lavo i denti, passo le varie creme e mi trucco leggermente per poi scegliere cosa mettere.

smaterializzo i miei bagagli al piano di sotto per poi prendere telefono, bacchetta e scendere per la colazione.

scendo le solite scale e arrivo alla sala da pranzo, mia madre non c'è, strano, non è da lei, mentre, però c'è mio padre con la sua nuvoletta rossa e il suo sketch.

«buongiorno, la mamma?» domando curiosa, no che mi dispiacesse la sua mancanza ma è strano che non sia scesa per degnarmi della sua indignazione.

«buongiorno Meg, ha detto che non si sentiva bene ed è rimasta un po' a letto» dice con un sorriso mio padre.

«oh, va bene» rispondo non molto convinta sedendomi per prendere una mela rossa «ripassino?» dice come sempre divertito mio padre con un sorrisetto stampato in faccia.

alzo gli occhi al cielo a mia volta divertita «so che ti piace farlo, procedi pure» dico ridendo «oh grazie adoro sembrare serio» dice soddisfatto per poi schiarirsi la voce e iniziando «1: qualsiasi evento o fatto strano che ti capita in presenza dei tuoi amici mortali puoi spiegarli dicendo la verità, non ti crederebbero» dice inizialmente serio ma poi il suo tono si trasforma in ironico.

«2: se decidessi di rivelare il volto da demone dovrò accettarne le conseguenze...le so a memoria» aggiungo divertita per colpa di mio padre.

mio padre tutti gli anni mi ricorda queste "regole" giusto per sembrare autoritario e serio ma puntualmente ogni anno fallisce nel suo intento.

«c'è un'altra regola» dice mio padre questa volta serio, evidentemente è importante «la tua immortalità potrebbe svanire in caso proverai affetto nei confronti di una persona in sua presenza» dice anche un po' preoccupato.

io sono tranquilla, non mi sarei mai innamorata ne avrei provato affetto per una persona, non sono una ragazza che si fidanza e tutte queste smancerie.

«non c'è pericolo, non mi piace avere rapporti di questo tipo» dico finendo la mela «anche io pensavo questo e credimi se ti dico che ho esperienze di questo tipo» dice sempre serio.

«pff e va bene, starò attenta, ora vado vengo per le vacanze di natale» dico alzandomi e andando da mio padre per dargli un bacio sulla guancia.

«fai la brava demone, sono fiero di te» dice dandomi un bacio sulla fronte e io sorrido.

vado all'ingresso e saluto anche gli elfi domestici per poi smaterializzarmi al binario 9 ¾.

arrivo e poso i bagagli, faccio per salire sul treno ma vengo fermata da una voce familiare, quella di Pansy, mi giro e in effetti è proprio lei.

«baby, come stai?» dice lei abbracciandomi e io ricambio «ciao tesoro, tutto bene» la saluto ed entrambe saliamo sul treno entrando in una carrozza in cui ci sono Blaise, il mio migliore amico, e Draco, un altro mio amico.

«piccola, sei sempre più bella» mi fa un complimento Blaise che sta seduto vicino a Draco mentre io e Pansy ci mettiamo di fronte a loro.

Call Me MineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora