28.

636 22 0
                                    

Cole e Dylan escono fuori casa quindi decido di alzarmi per andare a vedere se fosse tutto apposto, ma Lana mi ferma «lascialo stare» dice lei come se questa scena si fosse già ripetuta parecchie volte «ma-» dico preoccupata «si comporta sempre così, non l'ha ancora accettato, tranquilla gli passerà» dice Noah quindi annuisco e mi metto seduta.

Continuiamo la cena parlando e scherzando, «quindi se ho ben capito sei anche tu una strega» dice Maia mangiando un po' di carne «si esatto» dico con un sorriso bevendo un sorso di vino «voi in che scuola andate?» chiedo rivolta a Maia e Noah «andiamo alla Beauxbâtons» risponde Noah «una scuola...affascinante» dico cercando di camuffare il mio disprezzo verso quell'istituto di magia, hanno tutti la puzza sotto il naso.

«tranquilla, anche a me non piace, sono tutti troppo perfetti, vorrei cambiare a dire la verità» dice Maia e io tiro un sospiro di sollievo divertita «perché non venite tutti a Hogwarts? Vi faccio conoscere tutti i miei amici» propongo con un sorriso «sarebbe fantastico!» dice Maia «devo seguire la nostra sorellina, è un pericolo quindi suppongo che verrò anche io» dice Noah e Maia lo guarda male mentre io rido.

«che ne pensi Lana?» domando «non ho poteri magici, so solamente controllare il tempo e volare» dice lei «hai tutti i requisiti per Hogwarts, anche io all'inizio non sapevo di avere dei poteri ma col tempo e con la pratica li ho scoperti e rafforzati» dico con un sorriso «allora credo che valga la pena provare» dice ammiccando un sorriso.

«verrai anche tu El?» domando notando che è taciturna «ma si, magari mi trovo un ragazzo fatto bene» dice lei divertita e tutti scoppiamo a ridere.

Dopo cena i nostri genitori ci lasciano un po' da soli per avvertire gli elfi di preparare le varie stanze. Noi invece andiamo fuori per cercare Dylan e Cole. Li troviamo su una panchina che fumano una canna e noi ci avviciniamo.

«ragazzi ma che cazzo fate? Vi sembra il caso di drogarvi a casa di nostro padre? Cosa penserà?» domanda Maia arrabbiata «sorellina, rilassati l'unica cosa che può farmi è succhiarmi il cazzo» dice Dylan tutto fatto e io stringo i pugni, ma come osa parlare così di nostro padre?

«Dylan stai esagerando, smettila» lo rimprovera Noah «non mi interessa, lui ci ha abbandonato e non sapeva neanche della nostra esistenza» dice ancora con la voce da fatto «Dylan smettila, lui ci ha invitato qui a casa sua per conoscerci e rimediare ai suoi errori» dice Cole che sembra più sobrio di Dylan.

Decido di avvicinarmi e mi abbasso per guardare negli occhi Dylan, sono rossi e le pupille sono dilatate «Dylan so che non è semplice, neanche io sapevo della vostra esistenza fino ad oggi, ma cerco di prenderla con filosofia, prova anche tu a fare uno sforzo...per favore» dico con tono dolce e calmo «Megan ha ragione, dobbiamo vedere il lato positivo, ci siamo ritrovati tutti» dice Lana con un sorriso «come fate a non odiarlo?» domanda come se stesse sputando veleno.

«perché so come è fatto, non voleva farvi soffrire e vuole sempre il meglio per la famiglia anche se ha dei comportamenti che dimostrano il contrario» spiego con un sorriso «dagli una possibilità» aggiungo in fine quasi supplicante.

«ringrazia che non lo conosco e non so ancora come è fatto, ma al primo errore per me lui è morto» dice alla fine con rabbia e io sorrido per poi alzarmi; «beh avrai intenzione di condividere spero» dico divertita indicando la canna, lui la guarda e me la porge per poi sorridere, faccio un tiro e lui mi fa sedere sulle sue gambe, mentre gli altri si siedono sulla panchina di fronte e io passo il drum ai miei fratelli.

Finiamo una canna e siamo ancora sobri, mi ricordo che nella borsetta dovrei avere dell'erba quindi la cerco «forse dovrei avere qualcos'altro» dico cercando nella piccola borsetta la bustina, dopo poco la trovo e la prendo «qualcuno ha cartine e filtri?» domando e Noah prende dalla tasca dei jeans delle cartine mentre Elisabeth dalla borsetta prende i filtri. Me li porgono e «sai rollarla?» domanda Cole un po' divertito «non sono tanto ingenua come credi» dico divertita «touchè» dice per poi porgermi il tabacco.

Call Me MineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora