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È mattina, tutti sono in sala grande per la colazione, anche la crew che si trova al solito posto di sempre a parlare degli stessi argomenti e a mangiare...beh, quello di sempre. Tutti sono presenti in sala grande tranne Megan e Matheo.

Loro due stanno alla torre di astronomia, hanno passato la notte lì e dalle loro condizioni non sembra che abbiano intenzione di seguire le lezioni oggi, cosa potrà mai fare un giorno di vacanza in fondo.

«Nostro figlio lo chiameremo Alexander» Megan ama quel nome «Oppure Ryan, già ho in mente il soprannome perfetto Ray oppure Ry, mi piacerebbe chiamare nostro figlio così 'hey piccolo Ry'» Matheo immagina già lui come padre, deve ammettere che ha paura ma ne è entusiasta al tempo stesso «Mh...si, anche Ryan è bello, ma vuoi mettere Alexander? Il suo soprannome sarebbe 'Lex' » entrambi sognano ad occhi aperti il loro futuro.

In questo momento si ritrovano sdraiati sul pavimento con solo una coperta che li copre, Megan è appoggiata al petto di Theo e lui le accarezza la spalla, la loro voglia è in frenabile e lo rifarebbero altre mille volte, adorano la sensazione di appartenersi completamente. Infatti dopo aver finito il discorso su quale nome attribuire al loro futuro figlio  decidono di rivestirsi in fretta e furia e tornare furtivamente nella camera di Matheo. Hanno altri programmi per la giornata e sicuramente uscire da quella stanza prima di cena non è tra questi.

Quando entrano Matheo chiude con un incantesimo la porta «Muffilato» E la insonorizza, Megan si è già tolta la felpa tenendo addosso solamente delle culotte nere, lui la guarda mordendosi un labbro e piano piano si avvicina a lei stringendole i fianchi e mettendo una mano all'interno dei pantaloncini strizzandole il sedere, lei lo bacia e subito la prende in braccio iniziando a camminare verso il bagno. Con un colpo di bacchetta la vasca si riempie di acqua e sapone, anche l'atmosfera cambia diventando più riservata.

Matheo si sfila la maglietta nera insieme ai pantaloni della tuta, poi con un gesto semplice spoglia anche Megan, entra prima lui nella vasca e poi porge una mano a lei permettendole di entrare. Si posizionano all'estremità della vasca e Theo inizia ad accarezzare la pancia di Megan, passando poi al ventre e in fine alla sua intimità, lei con una mano accarezza la sua guancia e dall'eccitazione sposta la sua testa nell'incavo del collo di Matheo che, con l'altra mano tocca il seno di lei.

Quando entra ed esce con due dita i gemiti di lei aumentano e lui lascia piccoli baci sul suo collo, poi si ferma in un punto iniziando a succhiarne la pelle e nel giro di pochi secondi si forma un segno viola, simbolo di appartenenza.

«Theo...ti prego» Non riesce più ad aspettare, lo vuole adesso «Cosa» Risponde continuando ad andare sempre più veloce «N-Non farmi venire così, n-no-...n-non resisto...più» Riesce a spiccicare a malapena qualche parola, il piacere è alle stelle «Dimmi cosa vuoi che ti faccia» Il tono di Matheo è pieno di passione, quasi che basterebbero quelle sei parole per far venire Megan.

Lui continua mentre Megan cerca di formulare una frase, ma non riesce quindi prende la mano di Matheo e la sposta, la guarda un po' confuso ma affascinato mentre lei si gira mettendosi a cavalcioni su di lui; se non è riuscita a spiegarlo a parole, i fatti sono stati il metodo giusto. Lei prende l'erezione di Theo e la spinge dentro di lei iniziando a fare su e giù, sempre più forte. Lui la regge dai fianchi mentre butta all'indietro la testa dal piacere.

«Cazzo» Lui geme e Megan va sempre più veloce fin quando non viene raggiungendo l'apice «Girati» Lei fa come gli ha detto e si alza da lui mettendosi nella posizione di prima, Matheo prende in mano la sua lunghezza e la mette dentro di lei mentre con la mano entra ed esce dalla sua vagina. Questo è nuovo per Megan, non l'ha mai fatto così ma è tranquilla, si lascia guidare da Theo.

«Ti piace?» Lui continua a baciarle il collo mentre prende fiato per formulare la frase «Dio, è fantastico!» Lei chiude gli occhi lasciandosi travolgere totalmente da quella bellissima sensazione.

Call Me MineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora