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respiriamo la stessa aria fin quando lui non si allontana passandosi una mano sui capelli come se stesse facendo uno sbaglio, io però lo prendo per il colletto della maglietta nera e lo avvicino a me baciandolo.

inizialmente non ricambia ma poi lo approfondisce chiedendo accesso alla mia lingua e io acconsento.

il sapore di menta delle sue labbra si mescola perfettamente con il mio alla fragola, è una sensazione bellissima.

per la prima volta sento le farfalle allo stomaco, il che non è un bene, quindi decido di staccarmi per evitare l'inevitabile.

ci guardiamo negli con entrambi le labbra gonfie, lui si allontana e si ricompone, sta per parlare ma richiude subito la bocca per evitare di far uscire fuori qualche frase insensata, io naturalmente me ne accorgo e muoio dalla curiosità di sapere.

«sei venuto qui solo per darmi il regalo?» domando innocentemente è molto curiosa «volevo s-scusarmi per stamattina» dice facendo una smorfia alla parola "scusa" .

«ti scusi per il crucio o per avermi minacciata?» domando divertita «anche per il mio comportamento, forse potremmo cercare di andare d'accordo e magari diventare amici» dice sforzandosi ad ogni parola gentile, ma in fondo è sempre Matheo.

«ti lascio col beneficio del dubbio» dico fredda, non so perché ma non mi fido pienamente di lui, ha un comportamento strano, totalmente diverso da stamattina.

«non ti conviene farmi aspettare, sono abituato all'immediato» è di nuovo lui, dice per poi smaterializzarsi con la solita nube nera.

rimango impalata per qualche istante per poi tornare alla realtà con qualcuno che bussa alla mia porta.

«demone mio, sei sveglia?» sento la voce di mio padre «solo un momento papà» dico per poi andare in fretta alla cabina armadio e infilarmi una maglietta con uno short.

«entra pure» dico per poi sedermi sul letto e lui entra «ciao papà, dimmi pure» dico io con un sorriso.

«volevo darti una cosa» dice sedendosi vicino a me «oh hai una collana nuova» nota e io la guardo per poi nasconderla sotto la maglia.

«già c'è l'avevo» dico io cercando di camuffare la mia bugia «comunque vorrei darti una cosa che potrebbe salvarti la vita» dice serio e io lo guardo confusa.

«pensavo di essere immortale...ho anche imparato a governare la maledizione Imperio»dico non capendo «tesoro, come ti ho detto 3 mesi fa, se dovessi innamorarti diventeresti vulnerabile, sotto ogni aspetto» dice preoccupato.

inizio a preoccuparmi anche io, perché prima quando ho baciato Matheo ho provato una strana sensazione, che neanche con Derek ho provato.

«quindi tu devi dirmi se dovesse capitarti, così io sarò più sicuro e so come comportarmi» dice ancora preoccupato «in realtà forse c'è qualcuno, ma non sono sicura» dico abbassando la testa.

«tranquilla, puoi dirmi tutto demone mio» mi tranquillizza mio padre «questa collanina me l'ha regalata Matheo Riddle, prima si è smaterializzato in camera mia...vedi io l'ho baciato» dico fermandomi un momento.

mio padre mi guarda comprensivo perciò continuo «ecco, quando l'ho baciato ho provato una strana sensazione, non l'ho mai provata prima, neanche con Derek» spiego e mio padre fa un respiro profondo.

«non ti preoccupare, anche se ti dovessi innamorare di un Riddle noi ti sosterremo sempre e soprattutto ti proteggeremo» dice mettendomi una mano sul ginocchio per tranquillizzare.

poi prende dal taschino della sua giacca una moneta, la sua moneta, donata in generazione in generazione dall'inferno.

«questa moneta mi ha salvato la vita, ti chiederai come è possibile che io sia morto visto che sono immortale...sai ero con la "detective" tua madre Chloe, la stavo aiutando a risolvere un caso e quando le cose stavano diventando troppo "pericolose" mi diceva di andarmene però io continuavo a dire la verità, cioè di essere immortale, lei però non ci credeva quindi le ho detto di spararmi, quando l'ha fatto ho sanguinato per la prima volta e sentivo dolore» mi racconta mio padre toccandosi la gamba.

«in quel momento ho supplicato mio padre, per la prima volta in vita mia, e dal nulla è apparsa questa moneta che mi ha riportato in vita, ora voglio che c'è l'abbia tu» dice porgendomela e quando la stendo sul palmo della mia mano inizia a volteggiare a rallentatore nell'aria.

rimango qualche istante ad osservare la moneta per poi chiudere la mano «grazie papà, è bellissima» dico quasi commossa per poi abbracciarlo e lui ricambia.

ci stacchiamo «ti aspettiamo di sotto, Maze e Amenadiel tornano a Los Angeles» dice alzandosi e io annuisco.

vado in bagno per truccarmi leggermente rendendomi presentabile, poi prendo la bacchetta e scendo.

arrivata al piano di sotto vedo zio e Maze con le valige che parlano con Pansy e i miei genitori, io mi avvicino «piccolo demone, vieni qui» dice Maze abbracciandomi forte «ci rivedremo presto» dico con un sorriso.

ci stacchiamo e vado verso mio zio «fai la brava piccolina» dice sempre serio «non ti prometto nulla zio Ame» dico divertita abbracciandolo.

salutano anche gli altri per poi partire per LA, noi invece passiamo un po' di tempo a parlare e giocare e poker magico.

io e mio padre facciamo coppia mentre mia madre e Pansy giocano insieme.

«dai Luci stiamo facendo un'amichevole, non abbiamo tutta la vita davanti» sbuffa mia madre esausta di aspettare la mossa di mio padre «veramente io e mia figlia si» dice divertito per poi fare finalmente la mossa.

«showmagic!» dice Pansy e mia madre le batte il cinque e io rido ripensando all'impegno di mio padre mentre lui sbuffa deluso.

«un altro giro?» chiedo mentre Angel viene al nostro tavolo «Angel si scusa con i signori per aver interrotto il gioco, Angel voleva informarvi che la cena è pronta, Angel se ne va» dice facendo un inchino «grazie Angel, arriviamo subito» dice mio padre con un sorriso e il piccolo elfo se ne va.

ci dirigiamo alla sala da pranzo e prendiamo posto, gli elfi ci servono le varie portate e noi iniziamo a mangiare.

«ripensandoci il mio ritorno a Hogwarts è un'opportunità per distruggere quel depravato di Oliver Baston» dico mangiando un'altro boccone.

«cosa vorresti fare tesoro?» domanda mia madre bevendo del vino rosso «tante cose» dico con un ghigno vendicativo.

«sappi che se dovessi ucciderlo la mia vendetta sarà molto fredda» dice mio padre divertito «e naturalmente io sarò al tuo fianco» dice Pansy.

«non prendetevela, ma è una cosa che voglio fare da sola, senza altri mezzi» dico un po' mortificata «se dovessi cambiare idea io avrei già un paio di punizioni da dargli» dice mio padre con un sorriso e io annuisco divertita.

finiamo di mangiare e passiamo ancora un po' di tempo a parlare, finché non torniamo tutti nelle nostre stanze per dormire.

Note Autore:
Buongiornoooo, oggi nuovo capitolo!!!
Vi vorrei informare anche sulla nuova storia, alla fine ho deciso di pubblicarla alla fine di questa e cercherò di seguire la trama di Harry Potter con solo piccoli cambiamenti.
Vi chiedo come sempre di votare e commentare la mia storia e grazie ❤️

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