"Non hai proprio nessun dettaglio da darmi?" continuavo a chiedere a Federica mentre sfrecciavamo verso Cambridge nell'auto di Henry.
Lei scosse la testa e poi si girò verso i sedili posteriori, dove ero seduta "Non è che io sappia più di te, non l'ho vista molto in questi giorni"
Henry ridacchiò e i nostri sguardi si incrociarono nello specchietto retrovisore "Eve, calmati"
Incrociai le braccia al petto "Sono curiosa!"
Di solito ero io che mi sedevo sui sedili anteriori accanto a Henry, quel lunedì avevo fatto vincere Federica e così ero stata retrocessa a quelli posteriori.
"Se la sarà cavata" fece Federica "Spero che la lingua non sia stata un problema, come è andata la vostra cena di ieri sera?"
Istintivamente, i miei occhi si posarono su Henry e notai che le sue mani stavano stringendo il volante con più forza "Bene" le risposi "La mamma di Trevor ha criticato la mia torta, però"
Federica iniziò a ridere e fece alcune battute riguardo alle mie scarse abilità culinarie e alla mia ostinazione nel non volere ammettere le mie debolezze. Io e Henry incrociammo di nuovo gli occhi attraverso lo specchietto retrovisore, questa volta però mi guardò con gratitudine, ringraziandomi silenziosamente e con la sola potenza del suo sguardo.
"Ho sentito che oggi si trasferisce una ragazza nella stanza di Vicki" disse poi Federica mentre Henry parcheggiava fuori dal campus "Forse la incontreremo"
Repressi un brivido "Non mi piace il pensiero che qualcun altro dorma nel suo letto, è inquietante" nella mia mente rividi Vicki, stesa a terra accanto al suo letto, senza vita. Sapevo che Federica stava pensando lo stesso e cercai di essere allegra per entrambe "Magari sarà simpatica"
Lei scrollò le spalle "Saremo troppo impegnate per scoprirlo"
Scendemmo dall'auto e camminammo in silenzio verso il dormitorio, per poi trovare Greta e Shawn in piedi davanti alla scalinata dell'ingresso "Ehi" ci salutò la nostra amica, stringendo la mano al ragazzo.
Shawn sembrava abbastanza provato "Tutto bene?" gli domandai "Michael ti ha fatto allenare troppo?"
"No..." Shawn scosse la testa, poi guardò Henry "Da inglese a inglese, tu come hai fatto con i genitori di Evelyn?"
Henry ridacchiò, poi gli diede una pacca sulla spalla e i due iniziarono ad entrare nel dormitorio, seguiti tra di noi.
Mentre loro parlottavano, Greta ci raccontò brevemente come era andato l'incontro di Shawn con i suoi genitori: il ragazzo aveva provato a sorprenderli spiaccicando qualche parola in italiano, ma si era completamente perso quando i genitori della nostra amica avevano pensato che lui parlasse bene la nostra lingua. Shawn si era imbarazzo un po', ma Greta aveva fatto da interprete, visto che i suoi genitori non parlavano benissimo l'inglese.
"I tuoi cosa hanno pensato di lui?" chiese Federica.
Greta sorrise "Quello che pensano tutti Mi hanno detto che è un tesoro"
Era vero, in effetti: Shawn era tra i ragazzi più dolci che io avessi mai conosciuto, sempre disponibile ad aiutare in caso di bisogno e faceva un sorriso a chiunque lo guardasse. I lineamenti del suo viso erano ben definiti ma al tempo stesso dolci, in quel momento stava guardando Henry con i suoi occhi color nocciola, esasperato "Devo fare qualche corso di italiano" stava dicendo "Come incontrerò i suoi nonni? Ce l'avranno con me perchè non parlo bene italiano"
"Nemmeno mia madre parlava bene italiano, una volta arrivata in Italia" gli raccontai, per rassicurarlo "E la famiglia di mio padre non l'aveva accettata all'inizio, ma ora le cose sono cambiate"
"Ora le vogliono bene?"
La mia mente replicò il pranzo di Natale e del litigio che ci fu "Sì, assolutamente" raccontare tutta la storia sarebbe stato complicato e non mi andava, in più non l'avrebbe confortato. Henry mi lanciò un'occhiata accompagnata con un mezzo sorriso, sapeva che stavo pensando a quel momento.
Eravamo appena arrivati alla nostra porta e Shawn stava per replicare, ma si bloccò guardando una ragazza che stava camminando lungo il corridoio, andando verso la porta di Vicki. Così era lei che avrebbe preso il posto della nostra amica.
Non badò a noi, ma io, Shawn, Greta e Federica la guardammo curiosi: aveva i capelli scuri e una frangetta spessa, gli occhi erano marroni e coperti da degli occhiali da vista rotondi, in stile Harry Potter. Era abbastanza minuta, non avrei mai detto che fosse una studentessa universitaria a giudicare dal suo aspetto, c'era qualcosa di infantile nel suo viso.
Henry aveva rivolto un'occhiata fugace alla ragazza, come a dire che non gli importava granché chi fosse. Shawn, però, sembrava più sconvolto che curioso e un lampo di rabbia gli oscurò il viso "Quella ragazza" sussurrò, poi però serrò le labbra e scosse la testa, scacciando via un brutto pensiero.
"Cosa?" gli domandò Greta, mentre Federica cercava le chiavi della porta d'ingresso.
"Niente, amore" Shawn ritornò al suo solito sorriso e Federica ci permise di entrare nell'alloggio, anche se qualcun altro avrebbe preferito che rimanessimo fuori.
Michael imprecò e si raddrizzò non appena entrammo nell'alloggio. Prima del nostro arrivo, lui e Arianna erano stesi sul divano, entrambi senza maglietta, a quanto pare avevano appena iniziato.
Henry e Shawn distolsero immediatamente lo sguardo, mentre io e le ragazze scoppiammo a ridere mentre la nostra amica si infilava la maglietta in fretta e furia "Hai una tua camera, lo sai vero?" scherzai, divertita dal rossore sul suo viso.
"Andiamo, Evelyn" replicò Greta "Quando la passione ti prende..."
Michael roteò gli occhi, anche lui si era rivestito in fretta "Sempre un piacere vedervi, ragazze"
Shawn aveva ancora quell'aria pensierosa e Michael lo notò immediatamente "Che c'è?" gli chiese, assumendo un'espressione preoccupata.
"Niente" rispose l'amico, fingendo un'espressione rilassata "Gli allenamenti oggi mi hanno stancato, ma non posso dire lo stesso di te"
Michael sorrise e Arianna arrossì "Come è andato lo stage, ragazze?" domandò per cambiare argomento.
"Oggi Foster Senior mi ha ricordato di prendere un vestito per l'evento conclusivo" mi lamentai "Ma Jim mi ha detto che domani posso prendermi la giornata libera"
Arianna, che non era più rossa come prima, sorrise "Allora possiamo andare a fare shopping! Ti troveremo un vestito adatto"
Alzai le braccia, esultante "Così cercherai tu al posto mio!"
Federica incrociò le braccia "Non possiamo andare sabato? Io non ci sono domani!"
Tutte noi pensammo la stessa cosa contemporaneamente e ci girammo verso di Henry, che si ritrovò quattro ragazze che lo fissavano in maniera probabilmente inquietante "Okay, okay" alzò le mani in segno di resa "Federica, puoi avere anche tu la giornata libera se vuoi"
"Sì!" esultò lei "Grazie, signor Cooper"
Henry iniziò a ridere "Non chiamarmi mai più così"
Mi misi sulle punte e diedi un bacio sulle labbra a Henry e, in un momento in cui gli altri erano coinvolti in una conversazione sul Mayball che si sarebbe tenuto a giugno, Henry si chinò su di me e avvicinò le sue labbra al mio orecchio destro "Confido nella tua scelta di un vestito appropriato" la sensualità nella sua voce era disarmante, sapevo che il suo appropriato aveva un significato ben diverso da quello di Foster.
"Certo" gli risposi "E farò in modo di avere la più appropriata biancheria intima"
La voce di Arianna ruppe la bolla che si era formata attorno a noi "Evelyn! Ci stai ascoltando?"
Mi voltai di scatto verso di loro "Ehm..." feci "Sì, certo"
"Allora sei d'accordo!" Greta aveva un sorrisetto che iniziai a temere "Domani mattina andiamo a correre"
Sgranai gli occhi "No!" esclamai "Perchè?"
"Troppo tardi" scherzò Shawn "Hai segnato la tua condanna"
Grugnii frustrata mentre tutti attorno a me ridevano.
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Le sfumature della notte
RomanceSeguito de "Le sfumature del tramonto" Dopo una scioccante rivelazione, Henry, Evelyn e i loro amici dovranno affrontare altre difficoltà tra lacrime, angoscia e delusioni. Evelyn e le sue amiche credevano che il resto del loro primo anno a Cambridg...