Capitolo 30

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Essendo il mio compleanno, avevo deciso di esagerare in tutto: due giri sul London-Eye, un'ordinazione esageratamente grande dal McDonald, il trucco eccessivamente luccicante e un vestito che non ricordavo nemmeno di avere.
Dopo aver decorato la casa per la festa, avevamo pranzato tutti insieme (io e le ragazze avevamo insistito per il McDonald) e poi io e Henry eravamo andati a Londra, facendo ogni cosa che mi andasse. Henry, prevedendo le mie richieste, aveva già comprato dei biglietti per la celebre ruota panoramica.
Mancavano circa venti minuti alle otto, ma mi concessi qualche minuto per guardare il mio riflesso allo specchio: i miei occhi, circondati da tutto quel nero, sembrano ancora più verdi, per non parlare dei brillantini che Federica mi aveva spruzzato su tutto il viso che luccicavano sotto la luce. Le labbra erano tinte con un rossetto bordeaux opaco, che risaltava con l'oro chiaro del vestito, ricoperto da paillettes. Era una tutina che si fermava con una finta gonna a metà coscia ed era aderentissima, con un grande spacco posteriore ovale che mi lasciava quasi tutta la schiena scoperta. Le maniche arrivavano fino al gomito e lo scollo a V davanti non era profondo.
Shawn e Michael accompagnarono noi quattro ragazze alla casa, Henry era ritornato a Londra per prendere Trevor e vedere se Dylan avesse voglia di venire, ma gli avevo consigliato di non pressarlo. Dopo quella conversazione a casa di Henry, i rapporti tra me e Dylan erano tornati quelli di prima e io ne ero felice, così come lo era Henry. Non ci aveva detto niente per non ferirci, ma anche lui si era reso conto che il suo migliore amico e la sua fidanzata evitavano di parlarsi e, sebbene non lo avesse espresso ad alta voce, il suo sollievo era palpabile. Avevamo incontrato Dylan a Londra prima di tornare a Cambridge, perchè voleva farmi gli auguri di persona.
Michael e Shawn si misero in un angolo a parlottare mentre Arianna sistemava gli snack sul tavolo da pranzo. Greta prendeva le giacche degli ospiti, Federica apriva loro la porta e io gli accoglievo con un sorriso. Le prime ad arrivare furono Vicki, Lizzie e Josie, che mi abbracciarono forte dandomi gli auguri "Wow!" esclamò Vicki "Quindi è questo il rifugio d'amore?"
"È una casa bellissima" mormorò Josie guardandosi attorno.
"Grazie" risposi "Il merito è di Henry, però"
Lizzie diede la giacca a Greta "Se non stesse con te, ci proverei con lui" scherzò, aiutando la mia amica a sistemare i copricapo.
Risi alla sua battuta, ma nel frattempo arrivarono Dave e Caleb, gli unici altri due membri della squadra di basket che avevo invitato.
I miei amici mi avevano fatto un regalo di gruppo, così Arianna mi mise in mano una busta color oro dicendomi che era da parte di tutti loro. Dentro ci trovai una scatolina marrone con degli orecchini pendenti e una collanina, entrambi con un punto luce delicato e elegante.
"Ragazzi!" mi coprì la bocca con la mano "Sono bellissimi, grazie!" mi mancavano proprio degli orecchini sofisticati e, senza indugiare, li tolsi dalla scatola per metterli alle orecchie, Federica mi aiutò ad agganciare la catenina della collana al collo.
Josie alzò le braccia al cielo "Meno male che ti piacciono!"
Abbracciai le mie amiche per ringraziarle, perchè sapevo che erano state loro a sceglierlo, e poi la mancanza di Sam, Cosimo, Mario e Alessio si fece sentire, ma li avevo sentiti in videochiamata quel pomeriggio e la nostalgia si era alleviata.
Dopo una decina di minuti arrivarono anche Logan e Nate, con un pacchetto bianco e rettangolare "Buon compleanno!" Nate mi salutò con un cenno mentre Logan, molto più espansivo, mi abbracciò. Nessuno dei presenti li conosceva, ad eccezione di Vicki che, a quanto pare, aveva avuto un incontro appassionato con Logan dopo l'evento di beneficienza di Natale. Si presentarono stringendo la mano a tutti, per poi guardarmi insistenti dicendomi di aprire il regalo.
"È anche da parte di Dylan e Chris" fece Nate mentre io scartavo il pacchetto "Non potevano venire, ma ti fanno gli auguri"
Chris mi aveva mandato un messaggio un paio d'ore prima, dicendomi che in quel periodo era in Irlanda dalla famiglia della sua fidanzata e che non poteva venire alla festa. Gli avevo risposto di non preoccuparsi e che ci saremmo visti un'altra volta.
Il quartetto di uomini mi aveva regalato un telefono ultima generazione, così nuovo che avevo paura di romperlo "Oh" mormorai "Ragazzi, non dovevate davvero"
"Ma stai zitta!" mi disse Logan "All'inizio non sapevamo cosa regalarti, poi a Dylan è venuta l'idea geniale di un telefono! Nate non era mai entrato in un negozio della Apple, per cui era entusiasta"
"Ho sempre comprato online" si giustificò l'altro arrossendo "Ti piace? L'abbiamo preso bianco perchè abbiamo visto che il tuo vecchio telefono è di quel colore"
Abbracciai entrambi contemporaneamente, allargando le braccia "È stupendo, un pensiero bellissimo! Grazie mille, davvero"
Loro sorrisero soddisfatti e io mi affrettai a mandare un messaggio a Dylan e a Chris per ringraziarli. All'appello mancavano solo Henry e Trevor, il resto degli invitati c'era già. Fui tentata dal mandargli un messaggio o dal chiamarlo, ma alla fine lo lasciai stare pensando che sarebbe arrivato non appena possibile.
Io e Greta avevamo già dato da bere a tutti e chi voleva, poteva andare nella sala da pranzo per prendersi qualcosa come patatine al barbecue o al peperoncino. C'erano anche delle tortillas con due coppette di salsina messicana, quello era il mio snack preferito.
Non avevo idea di come avesse fatto, ma Shawn aveva collegato un microfono alle casse della televisione per il karaoke e stava aspettando impazientemente e con un sorriso allegro che qualcuno iniziasse a cantare.
Circa una decina di minuti dopo, Henry entrò assieme a Trevor e io andai a salutarli, alzandomi dal divano "Dite addio all'attenzione di Evelyn!" scherzò Vicki "Logan, smettila di fissarmi!"
Henry, vedendo come mi ero vestita e truccata per la serata, mi lanciò un sorriso e uno sguardo che poteva voler dire solo una cosa "Io e te. Dopo. Letto"
Anche lui era bellissimo, con la camicia bianca, la giacca di pelle nera e i jeans. Gli avevo detto io di vestirsi in maniera informale perchè quella era una festa in casa, non c'era bisogno della sua solita cravatta.
Sorrisi mentre gli baciavo velocemente le labbra, per poi abbracciare Trevor che mi diede gli auguri in maniera un po' goffa "Buon compleanno, questo è per te"
Nel piccolo pacchetto rosso c'era dello spray al peperoncino e un fischietto, all'inizio fui un po' confusa ma lo ringraziai comunque con un sorriso.
"Non è molto sicuro girare da sola la notte, così puoi difenderti" mi spiegò, arrossando.
Mi sentii una stupida per non averlo capito prima, così gli feci un altro sorriso un po' più sincero e lo abbracciai di nuovo con entrambe le braccia "Un pensiero premuroso, grazie mille, non uscirò mai senza"
Trevor parve sollevato e si tolse la giacca, consegnandola a Greta che si era avvicinata prontamente. Io e Henry eravamo da soli nel corridoio dell'ingresso e ne approfittammo per un minuto "Come è andato il viaggio?" domandai, riferendomi a Trevor.
Mi accarezzò i capelli con una mano, passandovi attraverso le dita "Bene, perchè dovrebbe essere il contrario?"
"Non lo so" scrollai le spalle "Era così per chiedere"
La mia finta indifferenza non lo ingannò e questo scatenò in lui un sorriso d'affetto "Non preoccuparti di me e Trevor, va bene? Andiamo d'accordo, mi piace"
"Okay" incrociai le braccia "Sapevi del regalo dei tuoi amici?"
"Sì certo, non ti piace?"
Contorsi l'espressione in una smorfia "È stupendo, ma è troppo! È un telefono nuovo, uscito solo qualche mese fa!"
"E quindi? Evelyn, devi imparare ad accettare i regali senza troppi pensieri. Se te l'hanno comprato, è perchè possono farlo" mi mise una mano sulla guancia "Non preoccuparti per gli altri, va bene? Pensa un po' a te stessa"
"Ci provo"
"Ora andiamo" iniziò a camminare cingendomi le spalle "Stasera devi cantare per tutti i presenti"

Le sfumature della notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora