Capitolo 50

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Nonostante stessimo insieme già da tanto, non mi ero ancora abituata alla furtività di Henry quando sgusciava via dal letto e da me. Un raggio solare, scampato alla tenda bianca della finestra, mi solleticò le palpebre, spingendomi a socchiudere gli occhi. Allungai un braccio verso la parte del letto di Henry "Mhm" mugugnai quando il mio braccio cadde sul materasso "Ti odio" aggiunsi quando lo vidi in piedi accanto al letto che si infilava la giacca del suo completo che indossava la sera precedente "Perchè sei così silenzioso quando vai via?"
Mi fece un sorriso storto, che vidi solo in parte perchè i miei occhi continuavano a chiudersi "Tanti anni di pratica"
Normalmente, avrei roteato gli occhi a questo suo commento, ma mi limitai a rigirarmi tra le coperte e a bofonchiare qualcosa che nemmeno io compresi.
"A proposito di pratica" fece lui, avvicinandosi a letto e sedendosi sul capezzale del letto "Sono le sette, non devi andare a correre?" il suo tono beffardo mi vece voltare verso di lui.
Lo guardai male "Non è mattina"
"Ah..." ora i miei occhi erano aperti e lo vidi sorridere "La mia fidanzata mattiniera"
Mi trascinai sul letto fino ad appoggiare la testa sulle sue ginocchia, circondandolo debolmente con le mie braccia "Non andare via" richiusi gli occhi.
Henry mi sistemò i capelli dietro l'orecchio, scoprendomi il profilo del viso "Tu avrai anche la giornata libera, ma io no" la sua mano percorse le curve dei fianchi "Non volevo svegliarti"
"Mhm" tornai a guardarlo, alzando la testa verso il soffitto e, quindi, verso di lui "Non puoi rimanere per un'altra mezz'ora?"
"Devo andare" replicò lui con un po' di amarezza, nemmeno lui voleva tornare a Londra "E tu ti devi alzare"
Serrai ancora di più la mia stretta "No..."
"Devo farti alzare con la forza?"
Non ebbi il tempo di replicare, perchè lui iniziò a farmi il solletico ridendo dei miei vani tentativi di liberarmi da lui "Smettila!" lo implorai, non riuscendo a respirare per quanto ridevo "Henry, giuro che ti ammazzo mentre dormi!"
Henry si fermò per qualche secondo, per farmi respirare "Come sei minacciosa!" mi schernì, facendomi quel sorriso storto che io avevo voglia di baciare, ma lui riprese a farmi il solletico.
Non sapendo quanto fosse effettivamente utile quella mossa, lo afferrai per le spalle e lo trascinai giù da me, il suo corpo sopra il mio. Come ci succedeva ogni volta che eravamo così vicini, ci guardammo negli occhi con il fiato mozzato, perdendoci l'uno nell'altro.
"Ora vado" disse dopo avermi lasciato un bacio sulle labbra e sulla guancia, rise davanti al mio scontento, ma si alzò comunque finendo di sistemarsi i vestiti.
"Ti mando una foto del vestito quando torno a casa" gli dissi, sedendomi sul letto e appoggiando la schiena al muro.
Accennò un sorriso "Non farlo, voglio vederlo per la prima volta all'evento"
Inarcai un sopracciglio "Non è mica un vestito da sposa, non porta sfortuna"
La mia era una battuta, ma lui si irrigidì per un secondo, reazione troppo breve per essere notato da chiunque, ma non per me "Mi piace l'effetto sorpresa" rispose, tornando alla sua solita espressione beffarda.
Mi alzai dal letto e aprii la cassettiera per prendere una tuta "Come desideri"
Dopo altri baci, Henry mi lasciò da sola e io mi diressi verso il bagno per fare una doccia. A quanto pareva, erano tutte le mie amiche erano già in piedi e pronte per uscire. Cercai di prepararmi il più velocemente possibile, indossando dei leggings neri e una maglietta lunga, infilandomi poi le scarpe da ginnastica e una felpa grigia. Mi legai i capelli in una coda alta, me li ero tagliata di recente e la coda non venne lunga come quella di Arianna o Federica.
Incontrammo fuori dal dormitorio Michael e Shawn, che indossavano i pantaloncini da basket e una maglietta sportiva, entrambe le loro ragazze li salutarono con un bacio.
"Ti sei svegliata!" mi prese in giro Shawn "Credevo che non saresti venuta"
Feci spallucce "Ringraziate Henry, è lui che mi ha svegliata"
"Basta parlare" fece Michael con un sorriso "Ora si corre"
Roteai gli occhi, ma iniziai a correre con tutti gli altri. Arianna, Michael, Shawn e Greta correvano in una fila allineata, andavano anche abbastanza veloci. Federica li avrebbe raggiunti con facilità, ma avevo la sensazione che stesse andando piano per non lasciarmi da sola. Non che io non potessi andare veloce, ma mi sarei stancata molto più velocemente e non volevo collassare a terra, loro avevano più resistenza di me.
Michael si guardò dietro, posando gli occhi su me e Federica "Forza, ragazze! Da ubriaco riuscirei a correre più veloce di me!"
Federica la prese come una sfida personale e fece uno scatto per raggiungerlo, così io rimasi a circa due metri di distanza da tutti loro. Mi presi quel momento per osservare il gruppo davanti a me: Shawn continuava a cercare una qualsiasi scusa per toccare Greta, che fosse una carezza, o una presa per non farla inciampare I suoi occhi permettevano a chiunque di vedere il suo amore per lei. La adorava, come se fosse una divinità e lui suo discepolo.
Michael era diverso, invece, perchè lui amava Arianna con tutto se stesso ma lo mostrava molto meno, tuttavia coglieva ogni occasione per girarsi verso Arianna e sorriderle. Dopo il suo scivolone con Cassie, ce l'aveva messa tutta per riconquistare la fiducia della mia amica ed era diventato più premuroso. Arianna guardava dritto davanti a sé, fingendosi di non accorgersi di Michael che la guardava come se volesse catturare ogni singolo istante e imprimerlo nella mente.
E poi c'era Federica, che in quel periodo aveva sofferto più di tutti.
Luke aveva provato a chiamarla più volte, ma lei aveva bloccato il suo contatto e così i tentativi del ragazzo per riconquistarla erano cessati. Aveva capito anche lui che ormai era finita e sinceramente non mi importava che ci stesse male. Se la meritava quella sofferenza, che non era minimamente comparabile a quella di Federica. Mi preoccupavo dell'evento conclusivo dello stage perchè Luke ci sarebbe dovuto essere per forza, ma mi ero già promessa che lo avrei tenuto d'occhio per tutta la serata ed evitato che interagisse inutilmente con la mia amica.
Stufa di stare dietro di loro, feci uno scatto e mi misi al passo con loro, che avevano rallentato.
"Non sei ancora morta?" scherzò Arianna.
"Mi vedrete ancora per molto" ribattei, premendomi la mano contro il fianco dolorante "Ora però possiamo fare una pausa?"

Dopo una doccia e una colazione abbondante al Valerie's, andammo tutti a fare compere, con l'obiettivo di trovare un vestito per me e Federica. Michael e Shawn non erano molto felici, ma il primo era rimasto per ordine di Arianna e il secondo perchè voleva stare più tempo possibile con Greta.
Esplorando i vari negozi, ci eravamo comprate anche qualche altro capo d'abbigliamento come dei jeans in un negozio vintage o delle magliette carine, io e Federica ci portavamo le nostre buste, mentre Arianna e Greta avevano affidato le loro a Michael e a Shawn, che avevano borbottato un po'. Shawn, gentile com'era, si era proposto di portare anche le nostre, mentre Michael ci aveva avvertite di non chiederglielo. Io e Federica, comunque, avevamo rifiutato per non caricarlo troppo, dato che Greta si stava dando alla pazza gioia.
"Ma non dovevate cercare un vestito?" si lamentò Michael, lanciando uno sguardo di supplica ad Arianna "È un'ora che andiamo in giro per negozi e non avete ancora trovato niente, io ho fame!"
Arianna gli scompigliò i capelli e gli diede un bacio veloce sulle labbra "Non abbiamo ancora trovato il vestito perfetto per loro due!"
Michael roteò gli occhi "Io non vi capisco"
Shawn diede una spallata a Michael e rise "Tu accetta passivamente e basta"
"Evelyn!" esclamò Federica "Entriamo lì dentro! Ho visto un vestito che sarebbe perfetto per te!"
Ci fiondammo dentro il negozio, Michael il più veloce di tutti perchè sperava che l'odissea dello shopping trovasse lì la sua conclusione.
Federica ci aveva visto giusto: era un abito semplice, ma stupendo. Era di seta, color verde petrolio, arrivava fino alle piedi e avrei dovuto indossare dei tacchi alti. Quello era l'ultimo modello della mia taglia, così andai subito a provarlo nel camerino per vedere come mi stesse e rimasi meravigliata quando mi vidi allo specchio. Si intonava perfettamente alla sfumatura di verde dei miei occhi e adoravo il modo in cui il busto aderiva al mio corpo, mettendomi in risalto il seno. La scollatura a V c'era sia sulla parte anteriore sia su quella posteriore, poi c'era una fascia dello stesso colore del vestito che stringeva la vita e da quella, cadeva una gonna morbida le cui pieghe creavano un gioco di ombre sul tessuto del vestito. Quello era il mio vestito e, quando uscii dal camerino, anche gli altri furono della stessa opinione, tranne Michael che voleva solo andare via, perciò per lui qualsiasi vestito sarebbe stato quello giusto.
Nel frattempo, anche Federica aveva trovato un vestito per lei: era di velluto blu, aveva uno scollo a cuore e le bretelle sottilissime. Aderiva perfettamente al corpo, mostrando le curve del petto e dei fianchi, poi a metà coscia si apriva in uno spacco che lasciava scoperta la gamba sinistra. Anche il suo arrivava fino a terra, ma lei aveva già trovato delle scarpe bianche da abbinare.
"Wow!" commentai "Non hai mai indossato niente di più sexy!"
"Lo so!" squittì lei, saltellando nel vestito "È bellissimo vero?"
Il blu e il rosso dei suoi capelli creavano un effetto spettacolare, le ricadevano sulle spalle in onde di fuoco. Si guardò allo specchio e si fece un cenno, come a concordare con un pensiero che non voleva condividere ad alta voce.
Avrei scommesso con assoluta sicurezza che in quel momento stava pensando alla faccia di Luke quando l'avrebbe vista.




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