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Mi sveglio la mattina dopo la festa con un gran mal di testa e Olivia che dorme di fianco a me nel letto dandomi la schiena. Indossa una mia vecchia t-shirt che deve aver rubato dal mio armadio per mettersi comoda; le lenzuola sono completamente raggomitolate ai suoi piedi, lasciandole così scoperte le gambe e il sedere.

Mi sento un po' in colpa per aver bevuto e fumato tanto da costringerla a prendersi cura di me e rinunciare così all'unica ragione per la quale ha voluto andare a quel party, ovvero passare la notte con Nate.

Si è assicurata che non mi vomitassi addosso e mi ha tenuto i capelli mentre rimettevo tutto l'alcol che avevo ingerito con la testa dentro alla tazza del cesso, poi mi ha preparato qualcosa di caldo per aiutare il mio stomaco a darsi una sistemata e infine mi ha messa a letto, accarezzandomi i capelli finché non sono crollata.

Mi stropiccio gli occhi e allungo il braccio verso il comodino, cogliendo l'occasione per stiracchiarmi un po'. Non saprei dire che ore siano, perché le tende scure della stanza schermano completamente la luce esterna. Recupero così il telefono e mi rendo conto che sono già le tredici passate e noto al contempo di avere diverse nuove notifiche.

tracyminajjj, smokeasac, omgimwigs e altri 4 hanno iniziato a seguirti.

Neanche ricordo di aver condiviso con loro il mio nome utente di Instagram ieri sera.

Apro l'app e inizio a curiosare i loro profili. Mi rendo immediatamente conto che tutto ciò che mi hanno raccontato sulla musica non sono storie gonfiate, ma è qualcosa di concreto. Hanno un gran seguito, quasi tutti superando già i centomila seguaci e hanno centinaia di foto pubblicate, la maggior parte delle quali sono relative ai loro progetti in uscita, ma non mancano anche quelle in cui mostrano orgogliosi qualche vestito o gioiello particolarmente costoso.

Mi alzo dal letto stando attenta a non svegliare Olivia e, dopo aver preso un'aspirina, mi avvio in cucina per preparare la colazione, nonostante sia più che altro ora di pranzo.

Mischio un po' di latte, farina e uova in un contenitore con l'intenzione di sorprendere Liv con dei pancakes, ma la mia attenzione viene richiamata da una nuova notifica che fa illuminare lo schermo del mio iPhone.

lilpeep:
> hey, ripresa da ieri sera?

Guardo la sua chat di Instagram senza sapere bene cosa rispondere. L'ultima cosa che mi aspettavo era un messaggio da parte sua e, dopo averci pensato un po', alla fine mi convinco che la cosa migliore da fare è non rispondergli affatto: ieri ero strafatta e ubriaca, ma ricordo molto bene come mi ha trattata. Lascio così il suo messaggio in visualizzato, ma non faccio nemmeno in tempo a chiudere l'app per tornare a mescolare il mio impasto, che vengo raggiunta da altri messaggi da parte sua.

lilpeep:
> baby
> dai voglio solo sapere se stai meglio
> non ignorarmi
> so che stai vedendo le notifiche
> babeeee
> ti va di passare a fumare da me e Tracy più tardi?
> in realtà l'erba è solo un pretesto, so che tutto ciò che vuoi è Lil Peep
> 😈😈😈
>

lilpeep:> baby> dai voglio solo sapere se stai meglio> non ignorarmi> so che stai vedendo le notifiche> babeeee> ti va di passare a fumare da me e Tracy più tardi? > in realtà l'erba è solo un pretesto, so che tutto ciò che vuoi è Lil Peep > 😈😈😈>

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> dai non fare la difficile con me
> 😩😩😩😩

Guardo la foto che mi ha inviato e roteo gli occhi verso il soffitto, cercando a restare concentrata sul mio miscuglio di farina e latte. Lascio che continui a scrivere nella mia chat, certa che prima o poi si stancherà di mandare messaggi a vuoto e smetta di tormentarmi.

Proprio mentre sto facendo cuocere l'ultimo pancake nella padella, sento i passi di Olivia lungo il corridoio e la vedo comparire in cucina. Ha i capelli raccolti in uno chignon disordinato e ha dei residui di mascara che le anneriscono le occhiaie.

"Che profumino", constata avvicinandosi curiosa ai fornelli, con gli occhi ancora assonnati: "Da quando in qua ti metti a cucinare?"

"É il mio modo per ringraziarti per esserti presa cura di me ieri". Le sorrido allungandole un piatto con un paio di pancake su cui ho già versato dello sciroppo d'acero.

Liv mi lancia un bacio volante con la mano, poi si siede a tavola ed inizia a mangiare prima ancora che io abbia finito di preparare la mia porzione.

"Allora, con Nate?", domando sistemandomi sulla sedia accanto a lei.

"Beh, la serata non è finita come speravo per colpa di qualcuno", mi dice scherzando, con la bocca ancora piena: "Ci siamo solo baciati, niente di che, però non è affatto male. Mi ha lasciato il suo numero e penso ci rivedremo uno di questi giorni per un apputtanamento".

Strabuzzo gli occhi e quasi mi strozzo con del succo d'arancia per colpa delle risate: da dove cazzo le è uscito quel termine?

Liv cerca inutilmente di mantenersi seria e, trattenendosi dal ridere anche lei, cerca di spiegarmi: "Apputtanamento: è solo un appuntamento per scopare, che c'è di tanto divertente?"

Mentre io continuo a sghignazzare e fatico a tornare in me, la mia amica si alza per prendere un pacco di biscotti dalla credenza e mi domanda: "Piuttosto, cosa hai combinato con Peep ieri sera?"

La sua domanda mi coglie alla sprovvista, tanto che sussulto e torno immediatamente seria. Non le ho detto niente di lui, né del breve incontro al tavolino dei liquori né di quando mi ha raggiunta sul balcone mentre cercavo di riprendermi un po' dalla botta; ma immagino si sia comunque accorta che abbiamo passato del tempo insieme.

Non che volessi nasconderglielo, ma non ho molto da dire a riguardo: si è solo divertito ad infastidirmi tutta la sera, non perdendo occasione per mostrarsi in compagnia della sua ragazza e facendo allusioni nei pochi istanti in cui siamo stati soli.

La guardo storta e roteo gli occhi al cielo, scuotendo la testa nel tentativo di chiudere alla svelta l'argomento: "Niente, non c'è assolutamente nulla tra noi, te lo garantisco".

"JJ, quel tizio non ti scollava gli occhi di dosso", insiste lei.

Ripenso al viso di Gus illuminato dalla luna, al modo in cui le sue labbra reggevano la sigaretta, ai tatuaggi che gli decoravano le braccia pallide e alle parole che mi aveva sussurrato con voce profonda facendomi sentire improvvisamente un nodo allo stomaco.

"Liv, è solo uno stronzo esaltato, uno convinto di poter avere tutto ciò che vuole".

Le allungo il telefono per mostrarle i messaggi che mi ha inviato poco fa e le racconto della rivelazione di Tracy, del breve momento di gentilezza in cui si era preoccupato per me offrendomi dell'acqua e del modo in cui era cambiato drasticamente nel momento in cui era arrivata quella ragazza.

"Olivia, te lo giuro, mi sembra bipolare. Dice che vuole baciarmi e due secondi dopo si prende gioco di me davanti agli altri, trattandomi come una cretina. Non ho tempo né voglia di stare appresso ad una persona del genere".

La mia amica mi guarda trattenendo una risata, scuotendo la testa divertita: "Jessica, Jessica, Jessica..."

"Che c'è?!"

"Ti conosco troppo bene, smettila di fingere che che non ti importi di lui".

"Piantala di dire stronzate". Mi alzo dal tavolo di scatto, sistemando i piatti sporchi nella lavastoviglie: "Non sono idiota, ho capito che vuole una sola cosa da me. Peccato per lui, perché non ho la minima intenzione di stare al suo gioco: se pensa che sia come tutte le altre tipe, si sbaglia di grosso".


***
NDA: raga se avete pensato a Polka2 nel leggere il termine apputtanamento fate bene perché è esattamente da quella canzone che l'ho rubato, grazie Gué per lo spunto.

LET ME BLEED // LIL PEEPDove le storie prendono vita. Scoprilo ora