Da un lato Gustav, dall'altra George.
Non solo metaforicamente, ma anche fisicamente.
Da una parte del salotto Peep, che indossa un cappello da aviatore giallo, l'ennesimo bizzarro della sua collezione, tiene in equilibrio sulle ginocchia un bong in vetro ad ha il viso chinato sopra mentre aspira il fumo in compagnia di Tracy, Dylan e Layla. Dall'altro lato della stanza invece George, con le maniche della camicia arrotolate per mettere in mostra il tatuaggio che si è fatto di recente, beve un drink dopo l'altro ignorandomi completamente mentre chiacchiera distrattamente con Nate e finge di divertirsi.
E' il compleanno di Tracy e ha invitato tutti quanti a casa sua, per festeggiare insieme. Stranamente ha deciso di non fare nulla di eclatante e si è limitato a volere attorno a sé solo amici stretti, niente sconosciuti o tipe random che ha contattato su Instagram come al solito. Solo musica, alcol, qualche droga e gente a cui tiene.
Appoggiata con la schiena contro la parete, fumo una sigaretta mentre Olivia mi sta raccontando entusiasta di aver conosciuto la famiglia di Nate lo scorso weekend; ma io non la sto affatto ascoltando: ci provo, ma non riesco a fare a meno di affogare nei miei stessi pensieri che però non posso condividere con lei.
Liv sa solo una piccola parte di quello che è successo: le ho raccontato della serata che ho passato a prendermi cura di Gus, del successivo litigio con Bexey e di tutte le conseguenti paranoie sull'essere innamorata; ma ho omesso tutto ciò che è accaduto solo poche ore dopo. Ho evitato appositamente di menzionare il piccolo dettaglio in cui Peep si è presentato a casa mia con una bottiglia di Hennessy e ci siamo saltati addosso.
Ho promesso di non parlarne con nessuno e, anche se vorrei liberarmi di questo peso con la mia migliore amica, so che non posso correre il rischio che la notizia esca fuori e che arrivi malauguratamente alle orecchie di Bexey. Liv lo direbbe sicuramente a Wiggy, che probabilmente ne parlerebbe in confidenza con qualcun altro, creando una vera e propria valanga di merda pronta a travolgermi.
"Terra chiama JJ, ci sei?". La voce squillante di Liv mi riporta alla realtà, facendomi uscire dal labirinto che è diventata la mia testa negli ultimi giorni: "Hai ascoltato almeno una parola di quello che ho detto?".
"Scusami", borbotto per cercare di discolparmi: "E' che stasera George non è nemmeno venuto a salutarmi, a quanto pare ce l'ha ancora con me".
"Jessica Jane" mi richiama con un tono esasperato: "Siamo ad una cazzo di festa di compleanno, vuoi davvero passare la serata a lagnarti per un litigio? Se è innamorato come dice, avrà la pazienza di aspettare e rispettare i tuoi tempi, ma tu smettila di preoccuparti per le cose che non puoi controllare! Hai proprio bisogno di rilassarti con una bella canna", taglia corto spazientita, sollevando gli occhi al cielo: "Dai, andiamo a chiedere a Tracy se ce ne fa su una".
Non ci provo neanche ad oppormi, Liv mi afferra per un braccio e mi trascina verso il divano dove è seduto il suo obiettivo. Si posiziona quindi davanti a lui con un sorriso e gli occhi da cerbiatta, con il classico sguardo di chi deve chiedere qualcosa.
"Hey, festeggiato!", esordisce allegra: "Hai voglia di rollarci un joint?", chiede senza girarci troppo attorno, indicando con un cenno del capo il pacco d'erba abbandonato sul tavolino del salotto. Io resto dietro di lei con la testa bassa, intimidita dal fatto che, proprio accanto a Tracy, siano seduti sia Gus che Layla, la quale, non appena si accorge della mia presenza, alza di scatto la testa dal bong e mi fulmina con lo sguardo.
"Ma come!", cerca di ribellarsi scherzosamente Tracy: "E' il mio compleanno, dovrei essere io quello servito e riverito!"
"Non rompere, mi sono appena fatta le unghie e faccio fatica con le cartine", dice lei, alzando le mani davanti al viso per mostrare fiera il suo nuovo smalto rosa shocking.
"Sono artigli quelli, non unghie! Sono più affilate dei miei cazzo di coltellini", ride il ragazzo, allungandosi verso il tavolino per prendere un po' d'erba ed il grinder: "Lo faccio solo perché sono un gentiluomo".
"Non avevo dubbi", ribatte Olivia facendogli un occhiolino, mentre lui inizia a mettersi al lavoro. Vedo Gus fare lo stesso in silenzio: anche lui recupera dal tavolino un po' di fumo, lo inserisce nel grinder e poi lo dispone nella cartina mentre la sua ragazza aspira una grossa boccata dal bong senza mai scollarmi gli occhi da dosso.
Una volta pronta, Tracy porge la canna ad Olivia, tenendola per il filtro: "Ecco a lei, principessa!", scherza facendo anche un piccolo inchino con la testa.
Liv gli manda un bacio volante e afferra con un sorriso il bottino: "Grazie, sei il migliore".
Facciamo per andarcene, ma la voce di Peep ci ferma inaspettatamente: "Aspettate", esordisce girando la cartina piena e passandosela tra le labbra per chiuderla: "Due ragazze, due canne. E' matematica di base".
"Okay, mi correggo", Liv scoppia a ridere ed indica Gus con un dito: "Sei tu il migliore".
Il ragazzo si allunga leggermente in avanti con la schiena, afferrandomi il polso: "Tieni", mi dice poggiandomi il joint nel palmo nella mano con un sorrisetto furbo.
Strattono il braccio per liberarmi dalla sua presa e cerco di ignorare lo sguardo infuocato di Layla, che tira una gomitata al suo ragazzo per rimetterlo al proprio posto: "Girane una anche a me", si lamenta lei, ma Gus la ignora totalmente e si rivolge invece a Tracy.
"Bro, devi imparare che le fanciulle vanno viziate", gli spiega, palesemente poco sobrio: "Le tipe non ammettono mai quello che vogliono davvero, quindi se una ti chiede di regalarle un paio di Louboutin, tu prendile anche un paio di Zanotti. Se vuole fare un giro per la città, tu prenota un volo e portala a Parigi. Se le piace farsi di pillole, offrile tutte le benzodiazepine che hai... Dio mio, fratello, devo insegnarti proprio tutto!".
Tracy lo guarda male, con le sopracciglia aggrottate e una faccia perplessa, confuso da questa lezione di vita non richiesta che Gus ha deciso comunque di impartirgli: "Devo chiedere a Layla se metti davvero in pratica quello che dici?", lo sfida, per poi rivolgersi direttamente alla ragazza: "Dai, raccontaci di tutte le cose che Peep ti ha regalato senza che tu gli chiedessi niente".
Lei scoppia in una risata sarcastica ed incrocia le braccia al petto: "Come sempre, quando è sballato, dice una marea di stronzate solo per dare aria alla bocca", rivela in tono scocciato: "Non ha idea di come ci si comporti con una ragazza, figuriamoci viziarla".
Peep si volta quindi verso Layla, ruotando il collo e guardandola con un ghigno: "Babe, non essere ipocrita, non mi pare ti lamentassi così tanto di me la scorsa notte", dice leccandosi le labbra e facendole l'occhiolino.
"Sta zitto", si difende lei, raddrizzandosi con la schiena in maniera istintiva: "Sei strafatto, non esagerare".
Ma Gus non la sente nemmeno e continua a calcare la mano: "Puoi sempre trovarti qualcun altro che abbia più soldi di me e che ti riempia di regali costosi", ride divertito spostando una ciocca di capelli dietro all'orecchio di Layla, per poi rivolgersi a noi altri: "Ma io lo so come funziona il cervello femminile: una volta che trovate un ragazzo che vi fa impazzire a letto, non vi importa di nient'altro. Non esistono sentimenti, regali, cene... Niente, non riuscite ad allontanarvi da chi vi sa soddisfare tra le lenzuola. Olivia, JJ, dico bene?".
"Vaffanculo, per stasera ne ho abbastanza delle tue stronzate", urla Layla, che si allontana infastidita, passando in mezzo tra me ed Olivia e tirando ad entrambe una spallata. Tracy scoppia a ridere divertito, mentre io mi sforzo di restare impassibile e Liv contrae il viso in una smorfia disgustata: "Peep, te lo giuro, sei incommentabile!", gli rinfaccia prendendomi per un braccio e tirandomi via.
Un istante prima di voltarmi, però, incrocio il mio sguardo con quello di Gus: i suoi occhi brillano nella luce fioca della stanza, sono arrossati per il fumo ma sono comunque vispi e reattivi; si inchiodano su di me mentre si morde il labbro inferiore e lo intrappola fra i denti rivestiti di diamanti rosa.
"Godetevi la mia erba, ragazze!", urla divertito, sovrastando il volume della musica, rivolgendosi però alle nostre spalle.
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LET ME BLEED // LIL PEEP
Ficção Adolescente"Quando siamo soli dice di volermi e mi mangia letteralmente con gli occhi, mentre di fronte agli altri si diverte a sminuirmi ed umiliarmi. Chi cazzo crede di essere? (...) Vuole giocare con me? Va bene, ma da adesso in poi le regole le faccio io."...