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Mi sveglio di soprassalto, con il cuore che batte a mille a causa del rumore di passi che attraversano il salotto. Penso subito che ci sia un ladro in casa, ma realizzo dopo qualche secondo che questa mattina c'è anche Gustav.

Mi sollevo di scatto con il busto e lo vedo avvicinarsi alla porta d'ingresso a grandi falcate, senza preoccuparsi minimamente di me che sto dormendo sul divano.

"Te ne vai?", lo sorprendo schiarendomi la voce.

Lui sussulta leggermente e si volta nella mia direzione, mi guarda dalla parte opposta del salone con un sorriso stampato in faccia.

"Certo", risponde semplicemente, afferrando la maniglia.

Davvero stava cercando di sgattaiolare via approfittando del fatto che stessi ancora dormendo? Come può anche solo pensare di scappare senza nemmeno una singola spiegazione, dopo che l'ho accolto in casa mia? Va bene essere stronzi, ma questo è troppo.

"Perché sei venuto qui ieri sera?". Mi alzo e lo raggiungo con un balzo prima che possa sgusciare fuori come se niente fosse.

"Baby, ero solo fatto. Non farti strane idee", mi risponde scoppiando a ridere.

"Lo so, mi sono accorta che non eri per nulla sobrio", dico sollevando gli occhi al cielo: "Intendo, perché anziché venire qui, non sei andato dalla tua ragazza o da qualche tuo amico? Ti conosco a malapena".

Lui solleva un sopracciglio e si rimette a ridere: "Layla? A parte che sono incazzato con lei al momento, ma comunque non stiamo davvero insieme, è complicato. Te l'ho detto, ho esagerato con le droghe e non so perché sono venuto da te, fine della storia".

Faccio qualche passo verso di lui e gli punto un dito contro, la mia pazienza è arrivata al limite e io non ce la faccio più ad essere gentile e comprensiva con lui: "Vuoi rispondere alla mia cazzo di domanda? Penso di avere il diritto di sapere perché ti sei presentato qui completamente fottuto dalle droghe, aspettandoti che mi prendessi cura di te e ti lasciassi dormire qui. Hai detto qualcosa riguardo ad un litigio con la tua ragazza, hai detto che non volevi stare solo e che avevi bisogno di me. Che cosa significa tutto ciò?".

Il mio intento non è certo quello di essere invadente o di farmi i cazzi suoi, fondamentalmente non mi interessa sapere cosa è successo nei dettagli. Ho solo bisogno di dare un senso al suo comportamento e mi da fastidio il fatto che stia eludendo il punto della situazione, parlandomi del suo rapporto con Layla e nascondendosi dietro alle sostanze.

Lui sembra sorpreso nel sentirmi alzare i toni, però mi guarda dritto negli occhi senza alcun timore nel sostenere il mio sguardo incazzato.

Solleva quindi una mano e mi mette in ordine una ciocca ribelle di capelli, posizionandola dietro al mio orecchio; poi si passa la lingua tra le labbra e fa uno dei suoi soliti odiosi sorrisetti.

"Baby, ritieniti fortunata perché non resto mai a dormire a casa delle tipe che mi scopo. Anche se non so quanto tu possa reputarti una privilegiata, visto che ero talmente sballato che nemmeno ci ho provato a portarti a letto".

Le parole gli escono dalla bocca con estrema calma, come se fosse normale parlare in questi termini, poi mi stampa un bacio sulla fronte ed esce di casa.

Io non ho saputo reagire in alcun modo: sono rimasta completamente immobile ad ascoltarlo, stordita dal suo comportamento e incapace di pronunciare anche solo una sillaba per ribellarmi a quel trattamento. Si sarebbe meritato uno schiaffo in faccia, ma tutto ciò che ho saputo fare è stato guardarlo andare via restandomene impalata.

Non appena la porta si richiude alle sue spalle, scaglio il telefono contro la parete in uno scatto di rabbia. Il dispositivo cade a terra con un tonfo, mostrando immediatamente un'enorme crepa sul display.

"Vaffanculo!", grido consapevole che non possa comunque sentirmi.

Sento una singola lacrima scivolarmi lungo la guancia ma la asciugo in un batter d'occhio, non voglio piangere per lui e mi obbligo a non versare nessun'altra lacrima per un ingrato del genere: non dico che mi aspettassi qualcosa da parte sua, ma almeno un grazie. O anche solo non essere trattata come se il mio gesto di gentilezza gli fosse dovuto.

Non ho dormito un cazzo per lui, ho la schiena a pezzi per aver passato la notte sul divano e sono stata dilaniata dalla preoccupazione: mi sono chiesta per ore se fosse successo qualcosa di grave, se alla base del suo stato di alterazione ci fosse qualche brutta storia. Per qualche secondo ho addirittura creduto che, per quanto fossero le droghe a parlare, forse volesse davvero rivedermi e dare un senso a questo strano rapporto di odio e attrazione che c'è tra noi. Come ho fatto a pensare che in lui ci fosse del buono?

Per quanto io possa comportarmi come la più stronza e insensibile del mondo, come se niente sia in grado di tangermi; lui sarà sempre un passo avanti a me.

Non capisco perché non la smetta: Los Angeles è piena di ragazze disposte a dargli esattamente quello che cerca senza troppi fronzoli od ostacoli, perché diavolo si è fissato con me e non mi lascia in pace? Sono così incazzata che voglio solo bere, nel tentativo di dimenticarmi di lui per sempre.

Vado a raccogliere il telefono da terra e, senza pensarci due volte, apro la chat di Tracy.

> hey Tracy, come stai? 💓
senti, mi stavo chiedendo...
non è che stasera hai in programma una delle tue feste?
Ne avrei davvero bisogno 🤯

LET ME BLEED // LIL PEEPDove le storie prendono vita. Scoprilo ora