Riempio la vasca con l'acqua tiepida e mi ci immergo completamente, tenendo la testa sotto il pelo libero finché non sento i polmoni reclamare aria.
Cerco di rilassarmi quanto più possibile e sorseggio un calice di vino bianco: voglio cercare di non pensare a niente se non a me stessa, ma il fatto che il cellulare continui a vibrare non mi aiuta affatto.
Gus mi sta inondando di telefonate e messaggi e, a giudicare dalla sua insistenza, deduco che la sua ragazza se ne sia appena andata. Non ha proprio vie di mezzo: o mi intasa le notifiche oppure sparisce per settimane senza neanche scrivermi un 'ciao'.
lilpeep:
> JJ, mi dispiace
> rispondi, ho bisogno di parlarti
> avrei voluto passare la giornata insieme a te, non volevo andasse così
> non sapevo che sarebbe venuta Layla a casa mia
> però che cazzo avrei dovuto fare?
> so che sono stato uno stronzo e che c'è poco da spiegare
> però per favore, richiamami quando avrai voglia di sentirmi
> mi dispiace, scusamiNon vorrei piangere, ma non riesco a trattenere le lacrime che iniziano a scorrermi silenziosamente lungo le guance, andando a mischiarsi con l'acqua della vasca.
Tutto quello che so è che non ho più voglia di rispondere a tono ai suoi giochetti da stronzo e non mi va più di tenergli testa: a questo punto devo riconoscere che è lui ad aver vinto. Mi sono lasciata trascinare in questa strano rapporto di finto odio che abbiamo costruito dal principio, ho voluto giocare con il fuoco ed ora non posso lamentarmi di essermi bruciata.
Ignoro tutti i suoi messaggi e le sue chiamate e cerco rifugio in Olivia. La videochiamo su FaceTime mentre sono ancora a mollo nella vasca da bagno, ho davvero bisogno di parlare con la mia migliore amica.
Dopo qualche squillo, lei mi risponde al telefono con un sorriso smagliante, che però si spegne alla svelta nel vedere la mia faccia decisamente poco allegra: "Hey, che succede?", mi domanda preoccupata.
Inizio così a raccontarle tutto quello che è successo dopo aver lasciato la festa di Wigs, senza tralasciare nessun particolare: Liv mi ascolta con la bocca spalancata e gli occhi sgranati, non dice nulla finché non concludo il mio racconto.
"Cioè, dimmi se ho capito bene: ti ha invitata per una colazione post-sesso ma Layla si è presentata a casa sua all'improvviso e si è portato a letto anche lei?".
Mi limito ad annuire, non c'è altro da aggiungere al suo riassunto perfetto.
"E adesso continua a chiamare ed a mandare messaggi perché vuole parlarti?".
"Esattamente", confermo continuando ad annuire con la testa.
"Dio, è assurdo", commenta con disappunto: "Come stai?".
In tutta risposta, sollevo le spalle facendole emergere leggermente dall'acqua e fingo un sorriso: "É okay".
"Non è okay, JJ. È uno stronzo e a me puoi dirlo".
"Hai ragione, non è vero che va bene così", cedo alla svelta: "So che non siamo niente, non stiamo insieme e non ci frequentiamo, però mi ha fatto male che non abbia avuto scrupoli a stare con Layla tre secondi dopo essere stato con me".
"Beh, JJ, non è esattamente così. Cioè, ufficialmente magari non siete niente, ma anche un cieco vedrebbe che tra voi c'è qualcosa. Vi siete entrambi ostinati a comportarvi come se non vi importasse l'uno dell'altra, ma è palese che invece vi piacete... credo che la cosa vi si sia ritorta contro".
Mi mordo il labbro trattenendo le lacrime: "Non voglio vederlo mai più, Liv. Lo odio".
Olivia mi guarda attraverso lo schermo del telefono con aria dispiaciuta, vorrei solo averla qui per farmi consolare da un suo abbraccio.
Lei tentenna per un po' e, dopo essersi presa qualche secondo per cercare di capire cosa dire e come farlo al meglio, riprende la parola: "Peep si è comportato di merda, è vero, ma se Tracy ti ha rincorsa giù per le scale per dirti quelle cose... io credo che ci tenga a te. E anche la canzone che ha scritto per te vorrà dire qualcosa, no? Conoscendolo, Gus avrebbe potuto non scriverti nulla dopo essersi portato a letto Layla: non mi sembra uno a cui importa di ferire i sentimenti delle tipe con cui passa la notte. Eppure ti ha mandato quei messaggi, si è addirittura scusato e non credo sia una delle sue solite strategie per romperti le palle, non avrebbe senso, anche perché ora ha ottenuto quello che voleva, quindi mi duole ammetterlo ma penso che sia sinceramente dispiaciuto per essersi comportato in quel modo inqualificabile".
Nel frattempo scorgo Nate passare alle spalle di Olivia. Lui si accorge della videochiamata in corso e mi saluta entusiasta, in netto contrasto con il tono della conversazione che ho tenuto finora: "Hey, JJ! Come stai?".
"Il tuo amichetto Peep è uno stronzo", Liv gli risponde al mio posto con fare irritato: "Quindi vattene perché sono incazzata con lui e, di conseguenza, anche con te!".
Wigs la guarda con aria confusa e tenta di difendersi: "Che ho fatto io?!", ma lei lo caccia malamente dalla stanza per tornare a parlare da sola con me.
Rido a questo buffo siparietto, distraendomi per un po'. So che, se l'ha trattato in quel modo, era solo per farmi sentire meno sola nei miei problemi.
"Odio i maschi, che palle essere etero", sbuffa con fare melodrammatico: "Comunque... tornando al discorso di prima, dicevo che forse Gustav è sincero nei messaggi che ti ha inviato. E con questo non voglio dire che è un povero angelo vittima di se stesso e che tu dovresti fargli da crocerossina per riportarlo sulla strada giusta e farlo diventare un bravo ragazzo, eh. Voglio solo fartelo notare per farti avere un quadro completo della situazione, visto che ora sei incazzata e vedi solo lo schifo che ha fatto".
Annuisco e mi limito a commentare con un semplice mh-mh. Non sono del tutto convinta di ciò che mi ha detto Olivia, è difficile capire quale è il vero Gus: quello dispiaciuto o quello che non ha alcuna pietà né empatia?
Immagino che una dormita possa aiutarmi a calmarmi e chiarirmi le idee, dopotutto sono sveglia da qualcosa come trenta ore e, anche se è pomeriggio presto, non vedo l'ora di mettermi sotto le coperte. Forse è un bene che questa giornata di merda si concluda prima del previsto, quindi saluto Liv e spengo il telefono per evitare di essere disturbata da messaggi e chiamate indesiderate.
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LET ME BLEED // LIL PEEP
Teen Fiction"Quando siamo soli dice di volermi e mi mangia letteralmente con gli occhi, mentre di fronte agli altri si diverte a sminuirmi ed umiliarmi. Chi cazzo crede di essere? (...) Vuole giocare con me? Va bene, ma da adesso in poi le regole le faccio io."...