E prometti domani a tutti parlerai di me || Måneskin || Damiano David

Capitolo 7

 Ancora qui, ancora tra queste mura, ancora a preparare i protagonisti di questa seconda serata del Festival di Sanremo. Si stanno esibendo gli altri 13 cantanti in gara che non sono saliti sul palco ieri e continuo a vagare tra i camerini per preparare tutti, ma soprattutto Elodie, co-conduttrice della seconda serata, che ha appena finito di eseguire il suo fantastico medley, lasciando a bocca aperta tutto il pubblico in teatro. Arriverò alla fine di questa settimana sfinita, ma so che alla fine ne sarà valsa la pena.

I commenti post-puntata di ieri sugli abiti dei presenti sono stati davvero soddisfacenti e, nonostante sia andata a dormire alle cinque di questa mattina e, con solo tre ore di sonno, sono super carica e fiera del lavoro che sto facendo.

Con Damiano siamo rimasti a chiacchierare tutta la notte e poi ci siamo addormentati l'uno nelle braccia dell'altro. E svegliarmi questa mattina, con lui al mio fianco mi ha fatto sentire bene, come non mi ero mai sentita prima.

La gara scorre via veloce e tra un'esibizione ed un ospite giungiamo al termine, in attesa della classifica generale della giuria demoscopica delle prime due serate. I Måneskin sono al 15esimo posto in classifica e spero questo possa non abbatterli, anche se nemmeno ieri sera l'hanno fatto.

Al termine della puntata ritorno in albergo distrutta e avrei bisogno solo di riposare, almeno per qualche ora in più rispetto alla serata di ieri, ma ho voglia di vedere Damiano, per capire la reazione che ha avuto alla classifica, lui così come tutto il resto della band.

'Birretta? Se sì, ti aspetto in camera' gli chiedo inviandogli un messaggio su Whatsapp appena rientro.

Passano solo due minuti e sento qualcuno bussare alla porta. Mi alzo dal letto e vado ad aprirgli. Quando spalanco la porta si guarda a destra e a sinistra prima di entrare, e poi si fionda sul mio letto. Mi siedo di fronte a lui con le gambe incrociate, dopo aver preso due birre dal frigobar.

"Che ne pensi della classifica?" gli chiedo.

"Quello che pensavo ieri" mi risponde sorseggiando il liquido ambrato.

So come la pensa riguardo queste cose, so bene che per lui è un modo per far di più, per dare il massimo sul palco, ancora una volta, anche domani, nella serata delle cover.

Restiamo ancora una volta a parlare, a giocare e a coccolarci e credo di star prendendo l'abitudine a tutto questo, spero solo che Damiano prenda lo stesso vizio. Perché certe notti somigliano ad un vizio che non voglio smettere mai.

Ci ritroviamo per la terza sera consecutiva tra queste mura e questa volta potrebbe andare per le lunghe visto che ad esibirsi saranno tutti i 26 cantanti in gara nella sfida dedicata alle cover delle canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana. Per il momento, però, tutto sta filando liscio e anche abbastanza velocemente.

Dopo aver sistemato gli ultimi dettagli dell'abito di Fasma, passo velocemente da Irama e poi mi fiondo nel camerino dei Måneskin e di Francesca e Fedez, che si esibiranno a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro.

Quando entro li trovo già tutti pronti per andare in scena, compreso Manuel Agnelli che dovrà duettare con i Måneskin. Questa volta, non devo fare nulla, sono perfetti nelle loro camice bianche corredate da un corsetto rosa cipria e un pantalone nero.

"Me lo stringi un po'?" - mi chiede Damiano mentre sono presa a guardare Fasma sul palco dallo schermo del camerino - "Vieni con me, però" continua prendendomi per mano dando uno sguardo agli altri in giro per capire se ci stanno guardando. Non pretendo che adesso faccia tutto alla luce del sole e apprezzo tantissimo i nostri momenti di intimità.

Mi porta in una piccola stanza all'interno del camerino, chiude la porta, poggia le sue mani sulle mie spalle e mi appoggia con la schiena vicino al legno freddo della porta.

"E' stretto abbastanza il corsetto, ma ho bisogno del tuo in bocca al lupo prima di salire sul palco" mi sussurra all'orecchio e poi mi sfiora il collo con le sue labbra, prima di raggiungere le mie e baciarmi.

Restiamo lì per qualche minuto a goderci un momento di tranquillità prima che debba ricominciare a girare per le quinte dell'Ariston in cerca di artisti da mettere in tiro prima dell'esibizione.

Mi lascia un bacio sulla fronte e poi riapre la porta. Fortunatamente gli altri sono impegnati a guardare l'esibizione di Bugo, mentre Francesca e Fedez prendono la strada verso il palco per esibirsi.

Mi fermo qualche secondo a guardare la loro esibizione e scoppiamo a ridere quando Fedez fa un salto durante uno stacco della canzone. Sono appoggiata al tavolo e Damiano è accanto a me, lo guardo ridere e resto incantata dal suo sorriso, come accade ogni volta che lo riserva solo a me. Lui si volta e mi trova a fissarlo. Siamo così vicini che nessuno si accorge che mi prende la mano e la tiene stretta a sé.

Al termine dell'esibizione di Francesca e Fedez, lascio un bacio ai miei ragazzi prima che possano dirigersi verso il palco per la performance, subito dopo Irama.

Resto in quel camerino a guardarli mentre prendono possesso del palco e cominciano a cantare la loro versione di 'Amandoti' dei CCCP. Le voci calde di Damiano e Manuel invadono l'Ariston, il suono potente del basso di Victoria, della chitarra di Thomas e della batteria di Ethan rendono tutto così completo, per non parlare dell'effetto che il loro look ha su quel palco.

Dopo l'ennesimo applauso da parte del pubblico, i ragazzi lasciano il palco e dopo qualche minuto tornano in camerino, dove ci sono io con Francesca e Fedez.

Damiano mi raggiunge, ancora una volta, come accaduto dopo l'esibizione della prima serata. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia.

"Amami ancora, fallo dolcemente, un anno, un mese, un'ora. Perdutamente" mi sussurra dopo essersi staccato dalle mie labbra, dedicandomi una frase della canzone che ha appena finito di cantare.

In quel momento capisco che, in fondo, Victoria aveva ragione: siamo entrambi perdutamente innamorati dell'altro, ma non abbiamo il coraggio di ammetterlo e forse lui ha iniziato facendolo in questo modo.