Capitolo 10

897 28 3
                                    

 Mi risveglio qualche ora dopo con ancora Damiano accanto a me, mi volto verso di lui e lo vedo sorridere, mentre getta fuori dalla bocca il fumo della sigaretta. Si è addormentato spegnendone una e si è svegliato accendendone un'altra, come suo solito.

"Buongiorno bella signorina" mi sussurra all'orecchio, poi si avvicina alle mie labbra e fa uscire dalla sua bocca l'ennesimo tiro di sigaretta.

"Smettila di provocarmi di prima mattina, soprattutto se devi andare via" affermo scostandomi le coperte di dosso e alzandomi dal letto, ancora nuda dopo essermi addormentata accanto a lui.

"E poi sarei io quello che non deve provocare?" mi chiede guardandomi, mentre mi dirigo in bagno a prendere l'accappatoio.

Per ripicca, quando esco dal bagno lo ritrovo senza coperte addosso e in tutto il suo splendore, qualcuno direbbe come mamma l'ha fatto.

"Vogliamo smetterla?" - gli domando per mettere fine a questa situazione che si è creata e che non andrà a finire nel migliore dei modi - "Sai bene che ci metto due secondi a fiondarmi su di te" lo stuzzico ancora una volta.

Così si alza dal letto e si riveste velocemente. So bene che se non avesse avuto infinite interviste da fare sarebbe rimasto qui con me ed è quello che vorrei, ma so anche che questi saranno i piccoli momenti che dovremmo goderci perché ne avremo sempre di meno. Ha vinto Sanremo, tra poco uscirà il disco, cominceranno i concerti e, anche se per la maggior parte del tempo sarò con la band per i costumi, a volte dovrò anche fare a meno di seguirli per gli altri innumerevoli impegni che mi attendono.

"Ci vediamo dopo, allora?" mi chiede mentre si avvicina alla porta della camera.

Annuisco e lo raggiungo per dargli un ultimo bacio prima di lasciarlo andare e mi passa davanti agli occhi tutta la serata che abbiamo trascorso insieme. Tutto ciò che è accaduto ieri sera, dalla foto alla vittoria, fino ad arrivare a noi due, soli, in questa stanza.

"Ti ascolterò in tutte le interviste, giuro" affermo prima che possa andare via.

Lascia la mia stanza per dirigersi nella sua e appena va via mi sintonizzo sul primo canale in cui andrà in onda la loro prima intervista da vincitori di Sanremo. Comincio a sistemare la camera e poi vado a fare una doccia. Mi aspetta l'Ariston per sistemare ciò che abbiamo lasciato lì ieri, un momento che odio perché dimostra veramente che tutto è giunto al termine.

I ragazzi, intanto, passano da un'intervista all'altra e non smetto di ascoltarli nemmeno per un secondo. Li porto con me anche all'Ariston, cerco di dargli da lontano tutto il mio sostegno, soprattutto quando, quasi tutti i conduttori, anziché soffermarsi sulla vittoria, continuano a chiedere insistentemente a Damiano chi è la ragazza della foto e quando possono, fanno anche vedere quell'immagine che ha già dato fin troppo fastidio.

Damiano viene sempre bloccato da Victoria e con il suo aiuto cerca di deviare l'argomento e di concentrarsi sulla vittoria al Festival di Sanremo. Ci sarà tempo per scoprire la sua vita privata. Eppure io ancora stento a credere che quella foto abbia fatto il giro del web. Mi frulla in testa da ore il pensiero di chi abbia potuto scattarla, ma purtroppo non mi viene nessun nome in mente, anche perché quel giorno all'Ariston eravamo in tantissimi, anche se in quel momento non c'era nessuno nei paraggi.

Poche ore dopo ci ritroviamo tutti al teatro per la puntata speciale di Domenica In con Mara Venier e tutti dovranno nuovamente esibirsi prima di concludere questa esperienza. Stavolta, però, sarò esente dal prepararli, ma sono comunque qui, nello stesso camerino che mi ha accompagnata in queste sere.

"Posso?" chiede una voce bussando con la mano sulla porta aperta.

Mi volto e mi ritrovo Antonio che mi sorride. I Måneskin non sono ancora arrivati, ma lo faranno a breve e già immagino la reazione di Damiano quando vedrà Aiello qui con me.

"Vieni, entra!" gli dico indicandogli la sedia accanto a me.

"Non ti ho vista ieri sera alla festa, successo qualcosa?" mi domanda curioso di sapere.

"Ero stanchissima, mi avete sfinita questa settimana" rispondo sorridendo.

"In parecchi hanno dato buca per questo motivo, anche Damiano" ammette e non capisco perché faccia solo il suo nome se in molti non si sono presentati.

"Ah si? Pensavo fosse venuto a festeggiare la vittoria!" esclamo incredula, come se non sapessi dove è stato Damiano tutta la notte.

"Ti avrei voluto vedere in quel vestito che avevi pensato apposta per te" - mi sussurra all'orecchio, ma io mi scosto senza farglielo notare - "E magari anche senza quel vestito" continua lasciandomi un bacio sulla guancia e in quel preciso istante Damiano e il resto del gruppo fanno il loro ingresso nel camerino.

Antonio va via senza dire nulla, mentre il viso di Damiano da sorridente e felice è diventato cupo e so già che si sta per scatenare un temporale. Non dice nulla, mi viene vicino e mi bacia delicatamente sulle labbra ed io mi meraviglio perché per molto meno ha reagito peggio. Nella mia testa continua a frullare la frase di Antonio che, fortunatamente, Damiano non ha sentito. Ma non mi spiego perché l'abbia detto. Antonio non ha mai mostrato interesse nei miei confronti, è sempre stato come un fratello per me e tutto questo sembra surreale.

Damiano mi prende la mano e mi trascina lontano da occhi indiscreti. Ho gioito troppo in fretta, il temporale sta per scatenarsi.

"Che voleva?" - domanda - "E' perché era ad un centimetro dal tuo orecchio? Cosa ti stava sussurrando?" chiede formulando una domanda dietro l'altra.

"Voleva sapere perché non ero andata alla festa di ieri sera. Gli ho detto che ero stanca" - gli spiego - "E per favore non facciamo drammi. Non ci faceva niente ad un centimetro dal mio orecchio. Mi stava salutando" concludo il discorso omettendo quello che Antonio mi ha sussurrato all'orecchio perché so che a Damiano non piacerebbe.

"Se me lo chiedi così, come posso fare drammi?" chiede sarcasticamente, lasciandomi un tenero bacio sul naso, poi scendendo verso le labbra e, infine, spostandosi verso il mio collo.

Ritorniamo dove ci sono gli altri in attesa che possano salire sul palco per esibirsi davanti a Mara Venier e i giornalisti presenti in studio.

Quando raggiungono lo studio, il pubblico li accoglie con un grande applauso ed io resto a guardarli sempre dai camerini: non ho proprio intenzione di lasciare andare queste mura, soprattutto quest'anno.

Dopo la loro esibizione, Mara Venier comincia a fargli delle domande, poi passa la parola ai giornalisti e tra di loro c'è anche il direttore del sito che ha pubblicato ieri sera la nostra foto. Mara gli da la parola e da quel momento in poi tutto ciò che mi circonda, cambia.

"Visto che state cercando di sviare in tutti i modi la domanda, non potete sviarla anche da zia Mara" - fa la sua premessa - "Damiano, vuoi dirci chi è la ragazza della foto?" chiede e vedo, ancora una volta, Victoria tenere per mano Damiano, ma stavolta lui non ci sta e prima che Vic possa prendere la parola, avvicina il microfono alla sua bocca e comincia a parlare.

"Abbiamo vinto Sanremo e siamo qui, purtroppo, a parlare di una foto scattata da chissà chi e pubblicata con un tempismo perfetto. Senza pensare che delle persone potrebbero aver avuto brutte reazioni, senza pensare ai sentimenti delle persone" - comincia a parlare ed io spero che quello possa essere il momento buono per mettere un punto a questo caos che si è creato - "Volete sapere chi è quella ragazza della foto? E io ve lo dico" - la sua voce si alza di un tono - "Non è nessuno, quella persona non è nessuno. Damiano dei Måneskin può baciare chiunque e non deve dare spiegazioni a nessuno. Non ho nessuna storia" sospira mentre il mio mondo è crollato perché non ho mai preteso rendesse pubblica la nostra storia, ma nemmeno che fingesse dopo una foto così evidente.

E' vero, non si capisce chi è la ragazza della foto e forse non l'avrebbero mai capito, non ci sono dettagli che possano ricondurre a me. Probabilmente, se avesse risposto Victoria, la storia sarebbe finita nel dimenticatoio e tutti avrebbero ricordato Sanremo per il trionfo del rock e non per una foto fatta circolare sui social. Ma Damiano, dopo un'intera giornata a cercare di deviare il discorso, ha pronunciato quelle parole, che fanno così male. Le lacrime cominciano a scorrere lente sul mio visto, mi alzo dalla sedia, prendo le mie cose dal camerino e vado via. Via dall'Ariston, via da tutto, ma soprattutto via da Damiano perché non c'è bisogno di nessuna spiegazione dopo quello che ho visto e sentito. Perché le sue parole pesano come macigni e per questo capisco che non c'è più posto per me, non c'è più posto per noi.  

E prometti domani a tutti parlerai di me || Måneskin || Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora