Capitolo 41

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"So che mi prenderai a schiaffi, ma ho provato a chiamarlo, senza risultato. Non risponde. Ho chiamato più e più volte prima che tu mi dicessi cosa ti fosse accaduto, anche se mi avevi detto di non farlo. Ma so che hai bisogno di lui quando sei in queste condizioni, nonostante la sfuriata di prima" spiega le motivazioni della sua chiamata e non mi sento di dirle qualcosa perché so che l'ha fatto in buona fede.

"Ritieniti salva solo perché non ho la forza di fare nulla!" - ammetto e provo a sorridere - "Quante volte l'hai chiamato?" chiedo per cercare di capire che fine abbia fatto.

"Non lo so, ma tante e non ha mai risposto. Ho riprovato anche ora che sono andata a prendere la medicazione, ma nulla. Per non parlare dei messaggi che gli ho inviato, ma l'ultimo accesso su Whatsapp risale a quando ci siamo salutati. E so che stai pensando che è strano perché lo sto facendo anche io".

Ha ragione, è strano che Damiano non risponda al telefono. Solitamente ce l'ha sempre vicino e risponde a quasi tutte le chiamate che gli arrivano, ma stavolta non l'ha fatto anche se a chiamarlo è stata Victoria.

"Non provo a chiamarlo io perché sarebbe inutile. Ma cosa avete fatto dopo che sono andata via?".

"Ha accompagnato tutti noi a casa, me per ultima, e poi non l'ho più sentito. Con tutto ciò che sta accadendo, non vorrei gli fosse accaduto qualcosa" ammette e comincio a preoccuparmi anche io.

Sta accadendo di tutto in questo periodo e dopo me avrebbero potuto puntare lui, potrebbe essere chissà in quale posto con qualcuno che potrebbe fargli del male, proprio come hanno fatto poco fa con me. Comincio a farmi mille pensieri, mille domande e comincio a chiedermi dove possa essere andato e perché sia sparito così, all'improvviso, senza rispondere più, nemmeno a Victoria che è la sua spalla destra. E se avesse deciso di lasciare tutto e andare via? Anche se mi sembra impossibile dopo tutto il successo che stanno ottenendo e l'Eurovision è alle porte. E se avesse deciso di mettere fine alla nostra storia senza nemmeno dirmi addio? Non so se sarebbe capace di farlo dopo ciò che abbiamo condiviso, nonostante le litigate, le discussioni e gli infiniti vaffanculo che ci diciamo ogni volta che litighiamo, siamo legati da un qualcosa di indissolubile e non sparirebbe mai senza dirmi addio o senza dirmi che non vuole più avere a che fare con me. Ma adesso è sparito e chissà quando deciderà di farsi sentire o vedere di nuovo.

Provare e riprovare, è questo che da qualche ora Vic ed io stiamo facendo per rintracciare Damiano. O meglio, è lei che lo sta chiamando insistentemente, senza nessun risultato, mentre io sono in attesa di capire dove sia e per quale motivo non risponda a telefono. Non basta ciò che mi è capitato qualche ora fa e la paura che sento ancora scorrere nelle vene, a completare la situazione già abbastanza tragica ci si mette anche Damiano. Sono davvero preoccupata per lui e Vic lo stesso. Abbiamo provato a chiamare anche Ethan e Thomas, ma nessuno dei due sa dove sia. Hanno provato a rintracciarlo anche loro con dei messaggi, ma non hanno ricevuto risposta.

"E se chiamassimo Marta? Magari lei sa dove possa essere" mi passo una mano tra i capelli e sono così stanca che vorrei solo chiudere gli occhi e attendere il nuovo giorno, ma so che non sapere di lui mi porterebbe a non dormire.

"No, non possiamo chiamare Marta. Se non sa dove sia, comincerebbe a dare di matto. Prima o poi dovrà farsi vivo" - ammette Victoria mentre riprova a chiamarlo ancora una volta - "Piuttosto tu perché non vai a riposare un po'? È davvero tardi e sei piuttosto scossa, non puoi accumulare altro stress e, tra l'altro, non hai voluto mangiare niente, almeno cerca di dormire" mi implora anche se sa che questa situazione legata alla tentata violenza subita non mi farebbe dormire nel migliore dei modi. Annuisco e mi alzo dalla sedia su cui sono seduta da quando sono arrivata. Non mi sono mossa da lì e Vic è rimasta tutto il tempo al mio fianco. Mi ha implorato di mettere qualcosa sotto i denti, ma la nausea si è impossessata del mio corpo da quando quelle mani hanno cominciato a toccarmi e al solo pensiero di dover ingoiare qualcosa, mi sento male. Lascio un bacio sulla guancia a Vic e mi dirigo verso la sua camera per provare a riposare un po'. Rilassarmi è ciò di cui ho bisogno, ma nel silenzio della sera, quando le luci si spengono e la notte sta per calare, i brutti pensieri vengono a galla e ho sempre fatto fatica ad eliminarli per avere un sonno profondo. Entro in camera e il mio unico obiettivo è il letto, perché nonostante la mia mente non mi lascerà dormire, ho bisogno di stendermi e di chiudere almeno gli occhi per provare a cancellare quello che è accaduto qualche ora fa, ma soprattutto per evitare di pensare al fatto che Damiano sia scomparso.

E prometti domani a tutti parlerai di me || Måneskin || Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora