Capitolo 22

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La luce del mattino entra dalla finestra e mi impedisce di continuare a dormire. Perché dormire è il mio hobby preferito e se potessi dormirei una giornata intera, soprattutto dopo aver fatto le ore piccole con le mie amiche ieri sera. Fortunatamente, nonostante lo spavento di ieri sera, sono riuscita a dormire tranquilla e credo mi abbia fatto bene sentire Damiano non appena rientrata a casa. Nonostante non fosse qui con me, la sua voce mi ha fatto tranquillizzare e non pensare a chi potrebbe avermi seguita, sempre se qualcuno mi stesse seguendo. Ho pensato al peggio perché è nella mia natura pensare al peggio, ma potrebbe anche essere qualche paparazzo che ha seguito Victoria, anche perché non hanno mai visto la famosissima fiamma di Damiano di faccia. Tutte le volte che sono stata fotografata con lui mi hanno sempre presa di spalle e, per questo, se mai dovesse essere stato un paparazzo a seguirmi, è perché provava a seguire Victoria.

Mi giro dall'altra parte del letto per evitare che la luce del sole mi entri negli occhi. Un profumo che conosco fin troppo bene mi invade le narici, sbatto le palpebre e poi spalanco gli occhi quando capisco che accanto a me, seduto, c'è Damiano, che continua a fissarmi.

"Che ci fai tu qui?" chiedo incredula stiracchiandomi e tirandomi su per lasciargli un bacio sulle labbra.

"Non sei felice di vedermi?" domanda a sua volta.

"Certo che sì, ma non mi aspettavo saresti venuto a svegliarmi" ammetto.

Dopo qualche mese dall'inizio della nostra relazione, Damiano ha fatto una copia delle chiavi di casa mia. Ed è per questo che spesso e volentieri me lo ritrovo qui senza preavviso. E la cosa mi fa più che piacere. Non conviviamo, ma è come se lo facessimo. Stiamo spesso insieme, lui dorme spesso qui, ma per il grande passo ci vorrà tempo e a noi va bene così.

"E ti ho portato anche questi" sventola una busta che emana un profumo di cornetti caldi.

Mi siedo al centro del letto e gli getto le braccia al collo perché mi conosce fin troppo bene, sa con cosa mi piace fare colazione, sa come mi piace svegliarmi e avere lui al mio fianco è sicuramente il modo giusto.

"Vado a fare il caffè allora" affermo spostando le coperte dalle mie gambe per alzarmi da letto.

Prima di uscire dalla camera mi volto e trovo Damiano che non riesce a togliermi gli occhi di dosso. Mi guardo nello specchio per capire se c'è qualcosa che non va, ma non trovo nulla di strano.

"Potresti dormire un po' più coperta?" domanda indicando la mia camicia da notte, dopo essersi passato la lingua tra le labbra.

Scuoto la testa e scoppio a ridere, senza rispondergli mi dirigo in cucina per preparare il caffè. La gelosia di Damiano non ha limiti e nonostante fossi sola in casa per lui avrei dovuto dormire più coperta, perché chissà chi essere invisibile avrebbe potuto vedermi. So bene che il gesto di passarsi la lingua tra le labbra lo fa quando più che restare lì a guardarmi, farebbe volentieri altro.

Dopo poco mi raggiunge in cucina e sento il suo braccio cingermi i fianchi, mentre l'altra mano scorre lenta sulla mia gamba scoperta e si infila sotto la camicia da notte.

"Smettila!" esclamo bloccando la sua mano con la mia.

"Mi accompagni a casa appena abbiamo finito di fare colazione?" domanda ad un tratto.

"Sei impazzito? A casa dei tuoi genitori?" chiedo incredula e comincio a collegare i suoi tentativi di convinzione di poco fa, stroncati sul nascere perché so bene che se incominciamo a stuzzicarci, la nostra giornata non inizierà mai.

"Non ci sono..."

"E se poi tornano mentre siamo lì?" lo tempesto di domande perché non sono mai stata a casa dei suoi genitori e non mi sembra il momento di doverli conoscere.

E prometti domani a tutti parlerai di me || Måneskin || Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora